Ma bisogna rivedere le politiche sul reclutamento per sconfiggere la piaga del precariato. Per Pacifico, infatti, accanto ai concorsi si devono assumere tutti i precari chiamati nel corso degli anni per non disperdere risorse umane preziose che hanno dedicato la loro vita da silenti lavoratori dello Stato.
"La scuola sta facendo squadra, sta lavorando compatta. Sta dando una grande lezione di resilienza unità, capacità organizzativa. Sta dimostrando ancora una volta il proprio valore a tutto il Paese, lavorando a testa bassa per il bene di tutti”. Sono parole importanti quelle pronunciate oggi dalla ministra per l'istruzione Lucia Azzolina intervenendo alla Camera dei Deputati con una informativa urgente. Riferendosi anche alla politica, a cui ha chiesto di essere altrettanto collaborativa, Azzolina ha detto che "in questa occasione, ancor più che in altre, lasciatemelo dire, credo debba stringersi attorno al tema della ripresa delle attività didattiche in presenza, che merita di essere affrontato con serietà e consapevolezza".
“Raccogliamo l’invito a collaborare con la ministra dell’Istruzione – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – consapevoli comunque che per noi si tratta di proseguire il percorso sinora tracciato ma a condizione di rivedere profondamente la politica sul precariato scolastico. È chiaro, da parte dell’amministrazione e del Governo, che occorrono sforzi importanti, avvalendosi di una quota importante dei fondi UE derivanti dal Recovery Fund. Ad iniziare dall’adeguamento del personale, che deve essere maggiore, lo dicono anche le Regioni, rispetto ai soli 50 mila docenti e Ata indicati sinora, peraltro pure con contratti a termine: servono almeno 200 mila nuovi insegnanti, amministrativi, tecnici e ausiliari, lo diciamo da inizio di maggio. È una esigenza primaria, quella di costituire classi da non più di 15 alunni, anche per non rischiare di andare sotto al metro minimo di distanza “bocca a bocca” imposto dal Cts, nominare personale in più, che diventa vitale per lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in locali aggiuntivi e senza doppi turni, didattica a distanza o ritorno alla DaD. Come rimane prioritario garantire la copertura delle cattedre dal primo giorno di scuola, in modo da evitare riduzioni del tempo scuola”.
Roma, 28 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Siamo sempre più convinti che tornare alla didattica a distanza sarebbe una sconfitta per la scuola e gli studenti, perché, oltre a proporre un'offerta formativa ridotta, si andrebbe a compromettere il ritorno al lavoro ordinario delle tantissime famiglie nelle quali entrambi i genitori hanno un impiego". A dirlo Marcello Pacifico presidente nazionale Anief
I nuovi banchi con le rotelle per il distanziamento sociale hanno innescato dibattiti e polemiche che sono ancora in corso. La scuola si prepara ad una nuova visione della didattica. Sarà inoltre indispensabile rivedere ed aggiornare i protocolli di sicurezza a scuola e le prove di evacuazione con i relativi comportamenti da assumere in caso di terremoto e non solo
Cominciano a materializzarsi le richieste di incremento di organico delle scuole, a seguito delle rilevazioni effettuate in tutti gli istituti le scorse settimane per determinare gli spazi aggiuntivi e così rispettare il distanziamento degli alunni “bocca a bocca” imposto dal Comitato Tecnico Scientifico, in modo da prevenire contagi da Covid19. Dall’Ufficio scolastico regionale della Toscana, dopo un accurato confronto con le istituzioni locali, è emerso che “servirebbero quasi 3.600 insegnanti e oltre 3.100 dipendenti Ata in più per il nuovo anno scolastico”, scrive la stampa specializzata. Se si proietta la richiesta anche alle altre regioni, emerge un fabbisogno molto vicino ai 200 mila posti rivendicati ormai tre mesi fa dall’Anief.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “I 160 mila docenti e Ata da aggiungere rappresentano una quantità di posti molto più vicine alle nostre richieste di 200 mila posti aggiuntivi, piuttosto che a quelle del Governo che ha detto di volere al massimo incrementare gli organici degli insegnanti del personale docente e Ata di non oltre 50 mila unità di docenti e Ata in più, peraltro licenziabili in qualsiasi momento laddove dovesse esservi l’esigenza di un secondo lockdown. Il numero di lavoratori da assumere deve essere quattro volte pari a quello annunciato, che vanno tutti inquadrati nei ruoli dello Stato e non con un contratto di lavoro ‘usa e getta’, senza preavviso e nemmeno l’indennità di disoccupazione”.
Anief pubblica le risposte alle domande frequenti sulla compilazione delle domande per le Graduatorie provinciali supplenze e le graduatorie d’istituto rivolte ai docenti che in questi giorni stanno compilando la domanda per le supplenze. Risposte specifiche anche riguardo la situazione dei docenti con diploma magistrale inseriti in GaE, docenti di ruolo con riserva, docenti di ruolo che vogliono avvalersi dell'art 36 CCNL (o 59 CCNL se ATA), servizio specifico e aspecifico come inserirlo e tanto altro
Anief avvia i ricorsi per ampliare l’inserimento degli aspiranti insegnanti in prima e seconda fascia delle nuove GPS e nelle relative Graduatorie di Istituto. Intanto il sindacato ha organizzato degli incontri webinar: giovedì 30 luglio “Presentazione domanda GPS e GI strumento musicale e liceo coreutico (Tabella titoli artistici)”; segui i nuovi incontri on-line promossi dal sindacato per i ricorrenti Itp/Afam o con Diploma Magistrale. Chiedi una consulenza in presenza o a distanza
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