Il 6 marzo 2020 si svolgerà la “Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili M’Illumino di Meno”, siamo giunti alla sedicesima edizione. Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione sosterrà l’iniziativa. Quest’anno l’iniziativa è dedicata ad incrementare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi con l’obiettivo di invertire il cambiamento climatico e frenare il riscaldamento globale
Pacifico (presidente Anief e Udir): lo abbiamo chiesto da tempo, sarebbe opportuno iniziare con una settimana di sospensione e poi valutare se estenderla fino alle vacanze pasquali. Siamo disponibili a partecipare a un incontro urgente per affrontare questo serio problema
Il progetto, ha detto la titolare dell’Istruzione, ha messo al centro la scuola, così da superare il tasso di abbandono scolastico che grava sui territori delle regioni meridionali: come in Campania (19%), in particolare a Napoli (22%), ma anche in alcune province siciliane, dove si supera il 30%. Le risorse stanziate serviranno a ridurre il divario, in materia di istruzione, con le regioni del Nord. Già dal prossimo anno scolastico - ha proseguito Azzolina - sarà attiva una Task Force nelle regioni del Mezzogiorno per ampliare offerta formativa, incrementare docenti e tutor, realizzare laboratori e ammodernare le strumentazioni, potenziare le attività pomeridiane nelle scuole.
Anief reputa positiva la decisione del Governo di concentrare gli sforzi per risollevare l’istruzione pubblica del Meridione. Perché solo ampliando gli organici è possibile attuare sdoppiamenti di classe, in presenza di un’elevata quantità di iscritti, e di tenere sempre aperte le scuole del Sud, dove occorre riallineare i livelli di apprendimento. “Per avere un riscontro agli annunci della ministra Lucia Azzolina – precisa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è bene però che ora giungano risorse nuove, finalizzate allo scopo, attraverso il Def di primavera: produrre uno sforzo importante, con investimenti veri, significa incrementare gli organici del personale scolastico, creare nuovi laboratori e attrezzature, attuare il tempo pieno e in generale aumentare quello passato a scuola. Non ci si può certo fermare all’emendamento del M5S al decreto Milleproroghe, che, pur nella sua positività, va a cancellare meno di mille classi pollaio, a fronte di oltre 15 mila oggi ancora esistenti nelle nostre scuole”
Domani, il CSPI fornirà il suo parere in merito ai nuovi bandi per la scuola. Quindi a breve saranno pubblicati i bandi specifici. Avvia subito la tua preparazione scegliendo i corsi telematici di Eurosofia. Puntiamo da sempre alla qualità e all’innovazione, ci avvaliamo della collaborazione di docenti esperti
Per l’aumento dei posti per conseguire la specializzazione, l’ammissione alle prove scritte di tutti coloro che otterranno il punteggio minimo di 18/30 alle preselezioni e contro l’esclusione dei docenti AFAM, degli educatori, dei diplomati per la classe A-66, degli educatori e dei Dottori di ricerca senza i 24 CFU.
Confermata, inoltre, l’esclusione di coloro che alle preselezioni non rientreranno nel doppio dei posti previsti per ogni ordine e grado nonostante anche nel caso abbiano raggiunto il punteggio minimo di 18/30 ai test. Infine, rimane aperta la ferita dei posti del tutto insufficienti attivati in molte regioni.
Per tutte queste ragioni, ANIEF avvia specifici ricorsi, ai quali è possibile aderire on line entro il 12 marzo.
Dopo il via libera del Senato, la legge n. 8 del 28 febbraio 2020 è giunta in Gazzetta Ufficiale ed il provvedimento è entrato in vigore il 1° marzo. Tutte le novità sulla scuola: dallo stop a 800 classi pollaio alla pubblicazione entro il 30 aprile dei bandi di concorso, ordinari e riservati, previsti a loro volta dalla Legge 159/2019; dai contenuti del concorso straordinario della secondaria alle modifiche alle prove Invalsi, fino all’assunzione in ruolo anche dei candidati a capo d’istituto risultati idonei.
Secondo Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, “si poteva e doveva fare molto di più, specialmente per il reclutamento del personale precario che continua a essere lasciato fuori in modo illegittimo, nonostante sia presente nelle graduatorie di istituto e ata 24 mesi. Migliaia di docenti saranno licenziati la prossima estate dopo che hanno superato l’anno di prova e hanno insegnato da diversi anni. Sono ancora vigenti i ricorsi avvero le procedure per la selezione dei dirigenti scolastici. Tantissimi insegnanti non avranno accesso al concorso riservato soltanto per la scuola secondaria. Il Governo ci convochi e ci ascolti per risolvere la supplentite”
Trovano conferma le riserve del Governo verso l’applicazione dell’autonomia differenziata applicata all’Istruzione pubblica. Nei mesi scorsi, il titolare degli Affari Regionali aveva risposto alle pressioni dei governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dichiarando che “la scuola è dello Stato e ha un profilo unico”, per cui “non c’è nessun margine di trattativa” sui “concorsi dei docenti”. Adesso Francesco Boccia torna sull’argomento e ribadisce che come ministro ha “dovuto spiegare ad alcune regioni del nord che vanno tenuti fermi i principi della continuità didattica e dell’unità della scuola, da nord a sud, nei grandi centri urbani e nelle aree interne”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, interviene sul tema ricordando che “la sentenza n. 242 del 2011, emessa dalla Corte Costituzionale, ha confermato l’inapplicabilità delle istanze regionaliste sulla scuola: nella fattispecie, la valutazione dei punteggi nel reclutamento del corpo docente, diversa da quella concordata con lo Stato a livello nazionale, non è praticabile, nemmeno nelle province a statuto speciale. Allo stesso modo, teniamo a ricordare al ministro per gli Affari regionali che la regionalizzazione di altre funzioni, come la formazione delle scuole e delle classi, debba continuare a mantenere dei parametri nazionali, anche se sganciata dagli attuali rigidi parametri e legandola invece più alle esigenze del territorio: il pericolo da scongiurare è che l’interesse politico-locale possa prevalere sulla formazione degli alunni e sul diritto allo studio. Ecco perché occorre mantenere una cabina di regia nazionale”
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
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