L’avviso in Gazzetta Ufficiale. Lo svolgimento della procedura è sicuramente importante, perché porterà, se va bene il prossimo anno scolastico, a coprire molti degli oltre 3 mila posti liberi da Dsga, visto che a oggi un posto su tre è in media assegnato in reggenza o a un assistente amministrativo facente funzione. Tuttavia, non si comprende per quale motivo lo Stato non abbia previsto di fare accedere alle prove scritte i 600 assistenti amministrativi facenti funzione con più di 36 mesi di servizio svolto o di indire il concorso per soli titoli previsto dalla legge sul 30% dei posti disponibili. E con loro anche altri lavoratori che avevano acquisito quel diritto sul campo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “L’unica cosa che è stata fatta è stata la sottoscrizione, tra Miur e sindacati maggiori, di un accordo tampone senza prospettive: non si comprende, invece, perché non ci si è prodigati per stabilizzare come Dsga tutti quegli assistenti amministrativi che nell’ultimo ventennio hanno sopperito al problema dei posti vacanti, accettando l’incarico su ruolo superiore. Una decisione incomprensibile, aggravata anche dal fatto che da nove anni è stata bloccata la mobilità professionale: se si fosse proceduto nell’attivarla, oggi avremmo tutti i posti coperti nei profili superiori. Ecco perché Anief ha deciso di depositare il ricorso in tribunale per far partecipare agli scritti i facenti funzione, gli Ata con 5 anni di servizio e chi ha superato la prova pre-selettiva con la sufficienza: l’obiettivo è andare a determinare delle prove suppletive, dedicate a chi è stato estromesso in modo ingiusto”