Si è costituita, con sede legale a Cento (FE), ARTEM DOCERE Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell’ arte.
Associazione culturale senza scopo di lucro, si pone come punto di riferimento per i singoli individui ed enti che direttamente o trasversalmente operano nell’ ambito della didattica delle arti visive, e persegue, tra gli importanti scopi a livello nazionale e internazionale, l’ obiettivo di tutelare l’ Istruzione Artistica attraverso il raccordo con l’ Alta Formazione Artistica e le sue Istituzioni, e per l’ ampliamento dei fondamenti pedagogici dell’insegnamento del Disegno e della Storia dell’arte in tutti gli ordini di scuola e indirizzi.
Per tutte le province:
Gli sportelli di consulenza in presenza sono sospesi fino al 26 di Agosto. Le consulenze via e-mail, invece, continueranno, con possibili ritardi nei tempi di risposta.
Nuova vittoria per Anief e per l'avv. Irene Lo Bue, legale del giovane Sindacato per le province di Modena, Parma e Piacenza. Il giudice del lavoro della provincia di Piacenza ha stabilito, in sede di udienza di merito, che la docente precaria, illegittimamente posta "in coda" a seguito del blocco degli spostamenti delle GAE voluto dal Ministero, avrebbe dovuto essere inserita "a pettine" con il suo punteggio nelle graduatorie predisposte dall'AT della provincia. Di conseguenza alla collega precaria deve essere riconosciuta l'immissione in ruolo retrodatata per gli anni 2009-2010. L'AT di Piacenza dovrà procedere alle procedure per l'immissione in ruolo.
In data 9 luglio 2013, il giudice del lavoro del Tribunale di Bologna, dott. Maria Luisa Pugliese, ha definitivamente riconosciuto la stabilizzazione di una docente precaria di Bologna, che si era rivolta all'ANIEF per la ben nota vicenda "a pettine". Anche in questo caso, l'avv. Tiziana Sponga, referente legale dell'ANIEF per le province della Romagna, ha dimostrato l'illegittimità del collocamento "in coda" che fu all'epoca imposto dal MIUR.
Il giudice ha immediatamente riconosciuto in sede di merito che la docente avrebbe avuto diritto, già dal 2009/2010, al contratto a tempo indeterminato e ne ha stabilito l'immediata immissione in ruolo, retrodatata e su posto "accantonato", per la provincia di Cuneo. Il giudice ha stabilito altresì la condanna alle spese per l'Amministrazione e "di lite" per il MIUR.