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I termini di adesione dei seguenti ricorsi, promossi da Anief, Radamante ed UDIR, sono prorogati di alcuni giorni.
E' possibile ancora aderire previa registrazione a portale ed iscrizione.

ANIEF
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE PERSONALE SCOLASTICO - scadenza 10/01/2022
https://anief.org/ricorsi/obbligo-vaccinale/ricorso?id=1256:ricvaccino&cid=142:obbligo-vaccinale


GDL - RICORSO CONTRO LE SOSPENSIONI DA OBBLIGO VACCINALE - scadenza 30/01/2022
https://anief.org/ricorsi/obbligo-vaccinale/ricorso?id=1257:sospensioni-obbligo-vaccinale&cid=142:obbligo-vaccinale


RADAMANTE
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE PER TUTTE LE CATEGORIE - scadenza 10/01/2022
https://radamante.org/index.php?option=com_anief&view=ricorso&id=49:ricorso-contro-obbligo-vaccinale-per-tutte-le-categorie-di-lavoratori&cid=69:obbligo-vaccinale&Itemid=983


UDIR
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE DIRIGENTI SCOLASTICI - scadenza 10/01/2022
https://www.udir.it/iscrizione-ricorsi/ricorso-contro-obbligo-vaccinale-dirigenti-scolastici.html?view=ricorso&id=44:ricorso-obbligovac-ds&cid=78:obbligo_vaccinale

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Il 2021 è alle spalle: è stato un anno difficile, contrassegnato ancora da Covid, con le scuole costrette a ricorrere spesso alla didattica a distanza, ma soprattutto con il Governo che non è stato in grado di mettere nelle condizioni migliori i docenti e il personale scolastico per garantire le lezioni in presenza.
Anief nel corso degli ultimi 12 mesi ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per pungolare il legislatore nell’assicurare una didattica comunque di qualità, ma anche per difendere i diritti dei lavoratori, docenti e Ata, precari e di ruolo, che mai come in questo periodo di pandemia hanno pagato il conto di norme sbagliate e di un contratto di categoria da rivedere in molte parti.
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Il Ministero dell'Istruzione ha fornito alle scuole le prime indicazioni relative alla proroga dei contratti dei docenti e ATA assunti in più per la gestione dell'emergenza sanitaria.
il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota n. 1376 del 28 dicembre 2021 con le prime indicazioni relative alla proroga dei contratti dell’organico docente e ATA assunto in più, a settembre, per la gestione dell’emergenza sanitaria.
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Anche la Corte Costituzionale sostiene la tesi del sindacato: assumere a tempo indeterminato serve a contrastare l’abuso dei contratti a termine. La posizione è giunta con la sentenza 250/21 del 21 dicembre scorso, con cui i giudici sono intervenuti in ordine a una questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale del Lavoro di Massa, su un contenzioso riguardante rapporti di lavoro con contratti di somministrazione presso le pubbliche amministrazioni. Secondo Orizzonte Scuola, la sentenza della Corte contiene alcuni “principi che possono essere in linea generale di riferimento anche per la scuola. dove la stabilizzazione pare ad oggi essere un miraggio”. Inoltre, la Corte aveva già chiarito con un’altra sentenza, la n. 89 del 2003, che la diversificazione, tra il settore pubblico e il settore privato, della disciplina dei rimedi dell’inosservanza delle regole imperative sul contratto di lavoro a termine non si traduce in una illegittima e discriminatoria riduzione della tutela attribuita al pubblico dipendente. Ne consegue che quella di assumere in ruolo il personale “altro non è che una questione di volontà politica che il legislatore dovrebbe raccogliere”: pertanto l’immissione in ruolo “sarebbe costituzionale, legittima e rispettosa dello Stato di diritto, cosa che il precariato ripetuto negli anni non lo è”.
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