Con la protesta nazionale di oggi, le organizzazioni sindacali chiedono di cambiare le norme del decreto legge 73/2021, assumere su tutti i posti autorizzati senza vincoli dalla prima fascia e seconda fascia delle GPS, sciogliere le riserve dopo il superamento dell'anno di prova, avviare corsi di abilitazione e specializzazione per i precari con titoli sprovvisti all'interno di un doppio canale di reclutamento che garantisca il 50% dei posti agli idonei dei concorsi e risarcisca i supplenti per l'abuso dei contratti a termine.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Con le attuali norme previste dal decreto legge Sostegni-bis approvato dal Governo, la maggioranza dei 250 mila supplenti chiamati ogni anno rimarrebbe fuori. Risultato: con le attuali novità introdotte, il Governo recluterebbe 30 mila insegnanti su quasi 113 mila prima dell'inizio dell'anno scolastico, pochissimi dei 27 mila su posti di sostegno, toccando il record negativo degli ultimi sei anni, nonostante un reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo dei diritti sociali presentato da Anief e ripetute lettere di messa in mora della Commissione europea sulla reiterazione dei contratti a termine nella scuola italiana. Ecco perché - conclude Pacifico - siamo tutti concordi come sindacato all'utilizzo del doppio canale di reclutamento”.