Anief lancia i ricorsi per ampliare l’inserimento degli aspiranti insegnanti in prima e seconda fascia delle nuove GPS e nelle relative Graduatorie di Istituto. Tra i titoli che le nuove Tabelle svalutano o non considerati anche Master e corsi di perfezionamento da 60 CFU, diplomi di specializzazione biennale, certificazioni linguistiche, titoli artistici per strumento musicale o servizio militare prestato non in costanza di nomina e tanto altro ancora. Chiedi una consulenza in presenza o a distanza
Al ministero dell’Istruzione sostengono di avere ben presente le carenze di docenti e Ata di ruolo, ma anche delle tante supplenze da coprire. “Per questo – ha detto la ministra Lucia Azzolina - abbiamo chiesto al MEF oltre 80 mila assunzioni a tempo indeterminato per i docenti. Non solo: grazie alle risorse stanziate con il decreto rilancio, avremo più docenti e ATA da distribuire su tutto il territorio nazionale. L’Amministrazione ministeriale sta lavorando in queste ore alla distribuzione delle risorse agli Uffici Scolastici Regionali. A giorni saranno formalizzate”.
Replica il sindacato Anief: il problema che si pone sul breve periodo non è però risolvibile con i concorsi, i cui vincitori entreranno forse in ruolo nel 2022. Come non basta assumere 50 mila docenti e Ata “usa e getta” per assolvere al problema degli spazi aggiuntivi dovuti al distanziamento tra gli alunni. Le nuove “call veloci” e Graduatorie permanenti per le supplenze sono delle ottime iniziative, però pregiudicate dalla mancata inclusione dei precari delle graduatorie d’istituto, nel primo caso, e del cambiamento in corsa delle regole d’inclusione e di valutazione nel caso delle Gps.
Ieri, 29 luglio 2020, ha avuto luogo l’incontro tecnico in videoconferenza con la Direzione generale del Ministero dell’Istruzione per gli ordinamenti scolastici e la valutazione, riguardante la Didattica Digitale Integrata (DDI). Per ANIEF ha preso parte all’incontro il professore Orazio de Giulii. Da quanto emerge dalle linee guida per la didattica a distanza per i docenti si prospetta un anno particolarmente impegnativo. Con le “le Linee Guida per la progettazione del Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI)”, infatti, sono previste, comunque, attività didattiche digitali sincrone e asincrone. Tutto questo senza considerare minimamente o in via del tutto residuale il personale docente precario che non sarà adeguatamente formato e dotato delle idonee attrezzature se non “in via residuale rispetto agli alunni e solo ove il fabbisogno da questi espresso sia completamente soddisfatto”
Anief ha ribadito durante l’incontro con i dirigenti tecnici che tale posizione è inaccettabile: non possono continuare disparità di trattamento nei confronti dei docenti precari. Purtroppo, in questa occasione si ritroveranno a farne le spese i nostri studenti che non avranno docenti dotati di dispositivi adeguati per le esigenze della didattica a distanza. Inoltre, laddove lo fossero perché sarà consentito loro di utilizzare il proprio computer o tablet, modalità che nelle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione è chiamata BYOD (Bring Your Own Device), questo potrà causare problemi legati alla condivisione dell’ambiente didattico con quello privato con gravi ricadute in ambito di privacy e di sicurezza della rete scolastica
Ieri, 29 luglio 2020, si è svolto in videoconferenza l’incontro tra OO.SS. e M.U.R. La delegazione ANIEF era composta dal Dott. Luigi Guerriero, dal Dott. Stefano Lazzarini e dal Dott. Luigi Rotundo
Questo è quanto emerge dall’incontro tra sindacati e ministero dell’istruzione sull’ordinanza alla firma del ministro Azzolina. I presidi potranno segnalare le richieste di organico in deroga ai parametri esistenti nel rispetto delle linee guida e del protocollo sulla sicurezza che sarà firmato a breve per ridefinire gli organici