In base alle nuove inspiegabili disposizioni temporali previste dalla Legge n. 41 il 6 giugno 2020, sono decine di migliaia gli insegnanti che si vedranno accogliere la domanda di assegnazione provvisoria o di utilizzazione annuale solo entro il 20 settembre, quindi a scuola abbondantemente iniziata: questi docenti il 1° settembre dovranno comunque prendere servizio nella sede di servizio di appartenenza, dove prenderanno parte al Collegio dei docenti, verranno assegnati ai Consigli di classe, potranno essere nominati per svolgere delle funzioni extra e anche far parte dello staff del dirigente. Conosceranno quindi i loro alunni, con i quali svolgeranno i primi giorni di lezione. Una settimana dopo, però, potrebbero ricevere la notizia del trasferimento annuale su un’altra sede, abbandonando le classi assegnate, i progetti avviati, i colleghi con cui avevano fatto progetti e preso accordi. Soprattutto, i loro alunni si ritroveranno senza il loro insegnante. Con il nuovo che arriverà chissà quando. “Invece di fossilizzarsi sulla data d’inizio delle lezioni, non converrebbe risolvere prima questi problemi incresciosi che vanno a ledere diritto allo studio e continuità didattica?”, chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.