L’amministrazione centrale ha presentato oggi al sindacato Anief la bozza di Decreto Ministeriale che dovrà regolare l'inserimento “in coda” alle Graduatorie dei concorsi straordinari 2018 dei candidati presenti nelle Graduatorie di Merito dei concorsi ordinari 2016: il giovane sindacato ha ribadito la necessità di ampia trasparenza sui numeri dei posti disponibili prima della presentazione della domanda e l'urgenza dell'eliminazione del “blocco” quinquennale nella scuola di immissione in ruolo. Anief ha chiesto pure l'aggiornamento delle precedenze e delle preferenze rispetto a quanto dichiarato nel 2016.
Marcello Pacifico (Anief): “La nostra delegazione ha chiesto esplicitamente al ministero dell'Istruzione di permettere l'aggiornamento delle precedenze e delle preferenze di cui sono in possesso oggi i candidati, soprattutto pensiamo al rispetto dei diritti della Legge 68/99 che l'Amministrazione non può ignorare se fa presentare una nuova domanda per essere collocati in graduatorie ‘altre’ rispetto a quelle 2016. Abbiamo richiesto, inoltre, di esplicitare che questa procedura per i vincitori del Concorso 2016 è un'opportunità in più, ma che le GM 2016 non decadranno perché permane il diritto dei vincitori ad essere immessi in ruolo proprio da quelle graduatorie”.
In una Villa Pamphili blindata, il premier ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori. Il segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir, nel suo intervento di oggi ha chiesto al Governo, in un documento articolato, di stanziare per questo settore almeno il 10% delle risorse del prossimo Recovery Fund: si tratta di 17 miliardi, indispensabili per riprogrammare gli organici nel rapporto tra alunni-personale-edifici, mettere in sicurezza gli edifici per il rientro in presenza a settembre con nuove classi, per reclutare personale docente e amministrativo afferente a scuola, università, conservatori, accademie ed enti di ricerca. I fondi sono poi necessari per stabilizzare il precariato, per digitalizzare e innovare le strutture, per garantire una maggiore efficienza della PA, anche attraverso voucher formativi e assistenti tecnici digitali, ma anche per introdurre equità e inclusione sociale attraverso una didattica personalizzata. Il sindacalista autonomo ha anche presentato un piano per la tutela e promozione del patrimonio culturale.
Pacifico, in particolare, ha ricordato come “molte proposte sono state presentate come emendamenti al Decreto legge Rilancio all'esame della V Commissione Bilancio della Camera. A giorni, il sindacato renderà pubblico uno studio analitico sulle schede e sulle relazioni presentate dal dottor Vittorio Colao, presidente del comitato di esperti, su contesti e azioni da perseguire”.
L’annuncio è arrivato dal ministro all’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso degli Stati Generali dell’Economia: dobbiamo diventare tra paesi che investono di più in scuola, ricerca, innovazione. L’intenzione confermata dalle parole della ministra Lucia Azzolina: “La scuola è l’unico grande strumento che abbiamo per garantire opportunità a tutti i nostri giovani e permettere la mobilità sociale. I soldi per l’istruzione sono investimenti per la crescita”.
Anief ritiene questa presa di posizione importante, frutto dell’azione incessante prodotta anche dallo stesso giovane sindacato, che da settimane chiede per la ripresa a settembre almeno 10 miliardi di euro e in assoluto un ingente finanziamento che cancelli le stime prodotte nell’ultimo DeF, da quale risulta che la spesa pubblica per la Scuola e la Conoscenza rispetto al Pil sarà in calo fino al 2035, passando dal 4% al 3,2%. “Ben venga il confronto di oggi, del primo pomeriggio, con il premier Conte proprio su questi temi”.
Lo ha assicurato la viceministra Anna Ascani (Pd), ricordando che il Governo sta procedendo alle graduali immissioni in ruolo dei circa 2 mila docenti precari di religione risultati idonei in occasione dell’unico concorso per la disciplina svolto fino ad oggi. Nel contempo, ha detto la rappresentante dell’esecutivo, è stato creato il “presupposto giuridico necessario all’avvio, come da tutti auspicato, del nuovo concorso per il reclutamento degli insegnanti di religione nelle scuole pubbliche. A tale riguardo è attualmente in corso la costituzione di uno specifico tavolo di lavoro che si occuperà proprio della redazione dell’Intesa in parola”. Per Anief è necessario che il ministero dell’Istruzione dia avvio a una fase di assunzione in ruolo, nelle more dell'espletamento del nuovo concorso ordinario sul quale c’è stato anche il consenso dellaConferenza episcopale italiana e che manca all’appello da 16 anni. Nel frattempo si sono accumulati 15 mila posti e altrettanti precari.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “troppi docenti di Religione Cattolica che, come i tanti lavoratori precari, docenti e ATA, sono impegnati da anni e anni con professionalità a dare piena attuazione al diritto all'istruzione. È ora di stabilizzarli, non vi sono più scusanti o rimandi di sorta. Abbiamo chiesto l’emanazione di un decreto che preveda l’assunzione in ruolo dei docenti di religione cattolica, inseriti nelle precedenti graduatorie concorsuali, con la modalità dello scorrimento. L’obiettivo è effettuare arrivare alle assunzioni a tempo indeterminato entro il prossimo 1° settembre, andando così a dire fine ad una mancanza dello Stato che non merita commenti ulteriori”.