Attivazione relazioni sindacali art. 22 CCNL vigente. Firmato il protocollo d’intesa contenente le linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di Stato 2019/2020
Attivazione relazioni sindacali art. 22 CCNL vigente. Firmato il protocollo d’intesa contenente le linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di Stato 2019/2020
Confermare, oltre il 30 giugno prossimo, tutti i mille assistenti tecnici informatici assunti nel mese di aprile per decisione del Governo, per meglio affrontare il piano di risposta, nelle scuole, al contagio di massa del Covid-19. E garantire che con il nuovo anno scolastico, con la fase emergenziale ancora in atto, vi sia un assistente tecnico in tutti gli 8.200 istituti scolastici, nessuno escluso. A chiederlo è il sindacato Anief, promotore al Senato di un emendamentoalDecreto Legge n. 22 sulla Scuola, su cui sta terminando di votare la VII commissione e che nel pomeriggio arriverà in Aula per la discussione generale. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che “con il coronavirus le condizioni e le necessità scolastiche sono cambiate, arrivando ad imporre la didattica a distanza, la quale potrebbe riproporsi anche in futuro. Per non parlare dell’esigenza per tante scuole di assicurare un livello tecnologico minimo, con risorse umane in grado di gestirlo al meglio e non in modo approssimativo”.
Le immissioni in ruolo sui posti “quota 100” che in questi giorni interessano molti docenti precari che da anni attendono l'immissione in ruolo, hanno platealmente escluso i docenti in possesso di diploma magistrale inseriti nelle graduatorie a esaurimento a seguito di ricorso ancora pendente. L'Amministrazione ha ritenuto, in aperta violazione delle disposizioni dei Tribunali, di poter escludere tale categoria di docenti interpretando la specifica normativa sulle immissioni retrodatate sui posti dei pensionamenti “quota 100” come utile ai fini dell'esclusione di quanti non sono considerati come inseriti nelle Graduatorie a Esaurimento “a pieno titolo”. Marcello Pacifico: “è un'assurdità. La previsione normativa parla di inseriti “a pieno titolo” ovviamente riferendosi a quanti siano ancora inseriti con riserva in attesa di conseguimento del titolo, non è possibile pensare di escludere quei docenti per cui i Tribunali hanno espressamente previsto, anche in via cautelare, il diritto alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato. Proporremo le opportune azioni legali per tutelare tutti i precari con diploma magistrale come sempre bistrattati dal Ministero dell'Istruzione”. Aperte le preadesioni gratuite al ricorso Anief.
A ridosso della votazione definitiva, in VII commissione Cultura, crescono i dubbi sul testo che chiudeva al concorso a risposta multipla, aprendo a quello con prova scritta, ma dimenticando che a settembre ci saranno 250 supplenze da conferire: anche PD, LeU e Gruppo Misto, che attraverso i capigruppo un paio di notti fa in videoconferenza avevano dato il loro assenso, ora vacillano. Marcello Pacifico (Anief): “Si sono forse resi conto che il concorso a cattedra riservato ai docenti precari con 36 mesi di servizio in autunno, per stabilizzarli sui posti vacanti, fa acqua da tutte le parti?”.
La nuova modalità di immissione in ruolo entrerà in scena questa estate, con decreto ministeriale da adottare al termine delle procedure ordinarie di assunzione: i precari non assunti in ruolo avranno la possibilità di spostarsi in altra provincia (da GaE) o regione (se vincitori di concorso 2016 e 2018). Su questo argomento, l’Anief è stato ricevuto dal ministero dell’Istruzione: il sindacato ha comunicato che se si includono tra i posti da accantonare anche quelli del concorso 2020 resterà poco o niente per chi partecipa alla “call veloce”. L’opportunità di parteciparvi andrebbe comunque data anche ai docenti di ruolo da GaE ma con contratto con vincolo rescissorio. “Abbiamo chiesto dei chiarimenti su alcuni punti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato – e purtroppo le risposte hanno sollevato molte perplessità. Questo decreto, che nelle intenzioni dovrebbe abbattere il precariato, di fatto non lo farà. Siccome dovranno accantonare i posti anche per il concorso 2020, poiché la relativa procedura inizierà a breve, per la call veloce non resteranno posti".
CCNL 2016/18 -