In questi giorni di emergenza da Covid-19, diventa ancora più grave l’errore del legislatore che nel comma 121 dell’art. 1 della Legge 107 del 2015 ha “dimenticato” di fare accedere al bonus da 500 euro anche i supplenti, il personale educativo e Ata: con un emendamento al Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, Anief chiede di allargare la fruizione della Card anche a queste categorie di lavoratori, così da permettere loro di attuare il lavoro “agile” da casa, a beneficio della scuola e dei suoi alunni.
I concorsi per dirigente scolastico sono tra i più esposti ai contenziosi, avviati dai candidati verso la PA: per dare un taglio ai ricorsi relativi ai bandi dell’ultimo decennio, ma anche per ridurre l’alto numero di scuole in reggenza, Anief ha proposto alla V commissione di Palazzo Madama di modificare il DL “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020, inserendo l’articolo “Misure urgenti per il contenzioso avverso i bandi di concorso a dirigente scolastico”. L’emendamento semplificherebbe “le procedure di reclutamento, prevedendo l’ammissione dei ricorrenti avverso i bandi di concorso 2011, 2015 e 2017 e dei presidi incaricati a un nuovo corso intensivo per l’immissione nei ruoli di Dirigente Scolastico”. La norma riguarda tutti i docenti aspiranti dirigenti che “abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge o di modifica della stessa, alcuna sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso” avviato, oltre coloro che hanno “svolto la funzione di Dirigente Scolastico per almeno un triennio”.
Il sindacato Anief ha oggi inviato una lettera alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per richiedere un tavolo politico urgente, insieme alle altre organizzazioni sindacali rappresentative, al fine di trovare soluzioni al contenzioso concernente il personale docente e per la copertura dei posti vacanti e disponibili nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
Con un emendamento al DL “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020, il giovane sindacato ha chiesto alla V commissione del Senato di prorogare “per l’a. s. 2020/2021 i termini per la mobilità straordinaria del personale docente di ruolo, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia”, così da permettere loro la collocazione “su tutti i posti vacanti e disponibili, anche in organico di fatto”. Ciò comporterebbe “il rientro dei docenti ‘ingabbiati’, per via dei contorti e poco trasparenti meccanismi di reclutamento operati”.
Risultano provvidenziali le risorse specifiche stanziate dal Governo per la salvaguardia dei contratti dei docenti con contratto di supplenza temporanea: nei giorni di sospensione delle attività didattiche, che potrebbero protrarsi nel tempo permettono, infatti, di seguire con costanza gli alunni, seppure da casa, mantenendo in vita la continuità didattica in questo particolare e difficile periodo di stop delle lezioni in presenza, a seguito dell’emergenza da Coronavirus. Il ministero dell’Istruzione ha dato seguito all’assegnazione. Anief plaude al provvedimento: “Era necessario – spiega il suo presidente Marcello Pacifico - per avere immediatamente a disposizione i docenti per la formazione da casa via internet. Senza questa deroga, infatti, le scuole avrebbero potuto confermare le supplenze solo dopo la ripresa delle attività didattiche, ovvero dopo aver potuto appurare l'effettiva mancata presa di servizio del titolare”.