Marcello Pacifico (Anief) nell’intervista a Teleborsa: «Personale discriminato rispetto a quello delle cooperative che sarà stabilizzato. Nel Salva Precari, poi, nessun accenno ai Dsga facenti funzione. In Italia ci sono tremila scuole su ottomila senza questa figura»
Troppi gli edifici scolastici senza certificato di agibilità (21 mila) e soltanto metà dei servizi igienici per disabili è a norma. Udir, oltre ad aver fin da subito mostrato solidarietà alla preside, chiede subito un intervento legislativo urgente nella legge di Bilancio, affinché vengano introdotte le misure previste nelle due proposte di legge presentate in Parlamento dal PD e dal M5S che chiariscono quali siano le responsabilità del capo d’istituto. Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): Non c’è più tempo da perdere, si agisca per ricostruire un clima più sereno. Siamo pronti a scendere in piazza
Dopo la proclamazione dello sciopero Anief del 12 novembre per modificare il decreto salva-precari e gli stanziamenti per il rinnovo del contratto di comparto, giungono le prime aperture del governo: per gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici verrà stanziato circa un miliardo di euro, che sommato a 1,7 miliardi della Legge di Bilancio dell’anno scorso, si tradurrà in 40 euro netti medi a dipendente pubblico che andrà a regime pure in un biennio.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “va bene reperire ulteriori risorse ma siamo ancora lontani dal coprire anche il solo tasso d’inflazione prodotto negli ultimi anni. Ci vuole una quota d’incremento stipendiale almeno tre volte maggiore e poi l'impegno a recuperare il gap, entro un triennio, rispetto alla media stipendiale dei colleghi europei. Rimangono tutti in piedi, pertanto, i motivi della protesta di novembre, proprio nei giorni in cui si discuterà la Legge di Bilancio: un’esigenza che anche l'Unesco ci ha ricordato, sostenendo che la valorizzazione degli insegnanti è prioritaria”
La Storia deve tornare a far parte a pieno titolo dell’esame di maturità, reinserendola come traccia a sé nella prova scritta di italiano: a chiederlo è Liliana Segre, senatrice a vita, superstite dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana che, dopo avere posto il tema in Commissione Senato, ha inviato un messaggio in occasione dell’inaugurazione della Fiera Didacta a Firenze. E ora il nuovo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, si mostra disposto a cambiare l’Esame di Stato
Marcello Pacifico (Anief): “La Storia permette agli studenti di fare propri gli strumenti per vivere e, come dicevano i latini, diviene maestra, guidandoli nella vita da adulti, personale e professionale. Relegare la Storia ad una disciplina marginale, collocandola all’interno di altri macro-argomenti, significa non avere chiaro questo concetto. E diventa ancora più grave per un esecutivo che si è speso per il ritorno dell’educazione civica in classe, seppure con modalità discutibilissime, perché le norme e le regole che disciplinano il nostro ordinamento vanno insegnate partendo dalla loro dimensione storica nazionale ed europea”
Ma l’Anief rilancia chiedendo allo Stato di trovare i finanziamenti per Regioni ed Enti locali per assicurare il tempo mensa oltre all’urgente messa in sicurezza degli edifici, perché il gap tra il Nord e il Sud del Paese sull’apertura delle scuole in orario pomeridiano rimane agghiacciante