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° Anche per il prossimo anno scolastico, corsia prioritaria per una fascia di precari
Sono coloro che, titolari di contratto a t.d. per almeno 180 giorni nell’a.s. 2010/11 (o nei 2 anni scolastici precedenti), non otterranno un contratto almeno equivalente.

A favore di questi precari della Scuola, il Decreto Sviluppo ha confermato, per il terzo anno, l’accesso privilegiato all’indennità di disoccupazione Inps e gli altri benefici inaugurati nell’a.s. 2009/2010: priorità nelle chiamate per supplenze assegnate dai dd.ss. in base alle graduatorie di istituto; nomina per le attività formative dei progetti regionali speciali; assegnazione del punteggio intero (12 punti) annuo. Dei benefici fruirà chi “non riuscirà a stipulare, per carenza di posti, un contratto di supplenza della stessa tipologia di quello dell’anno precedente o comunque dell’ultimo anno lavorativo nel triennnio”.

° Sciopero nel comparto Scuola. L’ennesimo, di un anno scolastico tribolato
La Unione Sindacale di Base (USB) ha proclamato, per il 15 luglio, lo sciopero generale dei pubblici dipendenti, sia di quelli con contratto a t.i., sia dei precari.

Per il personale scolastico, le modalità, nel rispetto dell’art.1 Legge 12 giugno 1990 n.146 (sui pubblici servizi essenziali), sono le seguenti: è programmata l’astensione per l’ultima ora di ogni turno, con esclusione del personale impegnato negli esami di Stato.

° La prossima settimana, il testo del bando a d.s. sarà in Gazzetta Ufficiale
Riportiamo le notizie pubblicate su Il Sole 24Ore, in riferimento alle informazioni fornite dal Miur alle OO.SS. circa i contenuti del tanto atteso bando.
Malgrado che il MEF e il Miur abbiano avviato, con la finanziaria, una politica di azzeramento delle dirigenze nelle piccole scuole, e di accorpamento delle dirigenze delle scuole del primo ciclo in IICC, i concorrenti potrebbero essere un numero spropositato. Per la prova strutturata preselettiva – che si svolgerà in autunno -, le domande saranno cento e il tempo assegnato sarà di un minuto a domanda; poco, a nostro parere, se si considera il livello tassonomico delle conoscenze alle quali, presumiamo, i quesiti debbano essere sussunti. Le domande di ammissione al concorso dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione in G.U., e in una sola regione; i tecnici del MEF e del Miur stanno lavorando alla ripartizione dei posti a concorso, in ogni regione: un buon numero potrebbe esserne assegnato alla Lombardia. Le graduatorie dei futuri vincitori avranno validità triennale; i vincitori dovranno fermarsi per almeno sei anni nella regione della scuola assegnata. (Fonte: Il Sole 24Ore – 6 luglio 2011)

° Il Garante nazionale per l'infanzia
Approvato (27 giugno) dal Senato il disegno di legge che istituisce un'autorità per la tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età. In sintesi il comunicato.

Il Senato, nella seduta del 22 giugno, ha definitivamente approvato all'unanimità il Disegno di Legge n. 2631 recante l'istituzione dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. … "L'Italia, col voto del Senato di oggi, si mette al passo dei Paesi più evoluti del mondo in materia di diritti per l'infanzia. L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza rappresenta uno strumento in più a tutela dei più piccoli, avrà il compito di monitorare e garantire il rispetto delle norme all'interno delle strutture pubbliche e private dove sono presenti minori, compresi, ovviamente, gli asili. Dotato di autonomia, in raccordo con le altre amministrazioni competenti, potrà effettuare sopralluoghi, disporre accertamenti e, in caso di palesi violazioni, segnalare alle Procure della Repubblica le situazioni che si configurino come disagio o abuso. Da oggi le famiglie italiane potranno sentirsi più tranquille". Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha commentato l'approvazione della legge. La nascita della figura del Garante dà attuazione all'articolo 31 della Costituzione ("La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo") oltre che a una serie di convenzioni e atti internazionali, fra i quali la quella sui diritti del fanciullo di New York , la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e quella europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli.
(Fonte: http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=64091)

 

° Il Miur dà i numeri delle risorse che ha erogato per i corsi di recupero
Riportiamo i dati contenuti in un Comunicato stampa del 4 luglio nel quale il Miur precisa che, in questo a.s., le risorse per i corsi non sono state diminuite.
“I corsi di recupero, di competenza delle istituzioni scolastiche, vengono svolti dal personale docente durante tutto l’anno e anche durante quella parte del periodo estivo in cui gli insegnanti sono in servizio. Tale attività è finanziata dal Miur nell’ambito del FIS (Fondo d’Istituto Scolastico), le cui risorse per il 2010/2011 ammontano a 1 miliardo e 176 milioni di euro, con un incremento di 15 milioni di euro rispetto al 2009/2010. Da questi fondi proviene la retribuzione aggiuntiva che viene riconosciuta ai docenti per il lavoro dedicato ai corsi.
La somma di 27 milioni di euro, a cui hanno fatto riferimento oggi alcune dichiarazioni, è soltanto un ulteriore finanziamento che viene messo a disposizione degli istituti, nel caso che il personale docente non possa essere disponibile allo svolgimento dei corsi, ad esempio in caso di insegnanti che abbiano terminato il proprio incarico il 30 giugno, con la necessità quindi di ricorrere a incarichi esterni”.

° Espletamento di servizi ausiliari in favore delle scuole e relativi lavoratori
La Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio – Ufficio 7 del MIUR ha fornito (28 giugno) a dd.ss. e UUSSRR indicazioni per l’attuazione degli accordi sottoscritti lo scorso 14 giugno tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Miur e le Organizzazioni datoriali e sindacali delle ditte impegnate in detti servizi.

- Le scuole che hanno stipulato contratti di servizio per svolgimento di pulizie e eventualmente di altre attività ausiliarie prorogano detti contratti, alla loro scadenza, a fronte delle proprie necessità ed a valere sulle risorse finanziarie assegnate per l’acquisto dei servizi in questione.
Tra i contratti di cui sopra rientrano anche quelli sottoscritti nel corrente anno dalle singole scuole o da reti di scuole, sulla base delle risorse finanziarie assegnate con la nota relativa al Programma Annuale 2011. La proroga va disposta, a cura di ciascuna scuola, a partire dal primo giorno successivo alla scadenza del contratto in vigore, sino al 31 dicembre 2011. Seguiranno poi successive proroghe, senza soluzione di continuità, sino al completamento della procedura curata dalla Consip per l’acquisizione dei servizi in parola. Per quanto riguarda le proroghe dal primo gennaio 2012 in poi, si fa riserva di fornire ulteriori istruzioni con la nota mediante cui verranno date indicazioni per la predisposizione del Programma Annuale 2012.
- Quanto ai contratti con ditte che impegnano personale già titolare di progetti ex lsu, l’accordo del 14 giugno u.s. prevede il ricorso alla cassa integrazione a zero ore per complessivi 65 giorni nel 2011 e, nel 2012, per 87 giorni sempre a zero ore nonché 4 ore settimanali di cassa integrazione per ciascun lavoratore. I predetti 65 giorni di cassa integrazione saranno fruiti nel periodo che va dal primo luglio al 3 settembre, ragion per cui nel corso di tale periodo le scuole che hanno stipulato contratti con ditte che impiegano soggetti “ex LSU” per l’espletamento del servizio pulizia e eventuali altre attività ausiliarie dovranno far ricorso al personale dipendente, come accade nelle scuole che ricorrono a servizi esternalizzati organizzati su dieci mesi l’anno.
- L’assegnazione delle risorse finanziarie per l’acquisto dei servizi ausiliari sarà effettuata a valere sui fondi per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di cui all’art.1 c. 601 della legge 27 dicembre 2006, n.296, tenendo presenti le effettive esigenze di esternalizzazione del servizio di ciascuna scuola, come desumibili dal numero di posti accantonati presso la stessa scuola, in una logica di servizio in vista della progressiva ottimizzazione dello stesso. Pertanto, nei prossimi giorni, chiuse le operazioni di determinazione organico di diritto dei collaboratori scolastici, la D.G. Politica Finanziaria e Bilancio provvederà ad assegnare a ciascuna scuola le dette risorse finanziarie, tenendo conto nel 2011 dell’organico assegnato e della situazione dei contratti da prorogare. L’entità delle risorse disponibili per ogni scuola nel 2012 sarà definita con la successiva nota recante indicazioni per la predisposizione del Programma Annuale 2012.

° Novità in materia di part time: l’Amministrazione può non concederlo
Lo stabilisce, con la circolare n.9 dello scorso 30 giugno, la Funzione pubblica

A parte i pubblici dipendenti affetti da patologie oncologici, gli altri possono vedersi rifiutare l’istanza di trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale. La novità potrebbe non produrre effetti sui docenti che, ove accedano al part time, vengono sostituiti mediante la mobilità e le supplenze, senza contraccolpi organizzativi nè di spesa.
(Fonte: ItaliaOggi – 5 luglio 2011)
 

° Notizie sulle selezioni per Scienze della formazione primaria, Lauree magistrali e TFA. Ieri, a viale Trastevere, l’incontro informativo con le OO.SS. sul concorso a d.s.
Le selezioni per gli studenti dovrebbero iniziare il prossimo settembre, con Scienze della formazione primaria, per proseguire fino a Gennaio (prove d’accesso al TFA). La preselezione del corso-concorso a 2386 dd.ss. si svolgerà nell’autunno prossimo; tutto quanto attiene alla indizione del corso-concorso, in un vertice tra Miur e OO.SS.

Secondo indiscrezioni, la tabella di valutazione dei titoli dei candidati dirigenti scolastici premia il titolo di servizio acquisito come collaboratore del preside. Obiettivamente, un certo vantaggio avranno i docenti laureati in lingue straniere, e quelli che possiedono il know how informatico, per il peso, pur relativo, che le commissioni esaminatrici attribuiranno a tali competenze. Un vantaggio certo verrà, ai candidati, dalla dimestichezza che avranno acquisito nella soluzione dei casi pratici ricorrenti nelle comunità scolastiche: è una competenza richiesta in tutte le prove, e specificamente nella seconda prova scritta (lo Studio di caso). Riteniamo che un certo vantaggio verrà dalla pregressa formazione giuridica ed economica. Non sappiamo quanto inciderà la preparazione pedagogica e didattica – che nei concorsi a d.s. dello scorso secolo era magna pars; ci auguriamo che il bando di concorso la valorizzi: non vorremmo che la incidenza variasse a seconda delle commissioni. La preselezione attraverso prova strutturata (100 quesiti a risposta multipla) – che si svolgerà in data unica per tutte le regioni, comunicata con anticipo di 15 giorni - la consideriamo una sorta di male necessario (la previsione è di sessantamila candidati) perché misura ben poco, a questo alto livello tassonomico delle conoscenze, competenze e abilità possedute da candidati laureati o plurilaureati e aventi un più o meno ampio bagaglio professionale.

° Tremonti progetta di risparmiare sui collaboratori “vicari”. Una nota di Tuttoscuola
Alla parola “vicepreside” non corrisponde, nella normativa vigente, una specifica

figura nello staff del dirigente scolastico; questi, di volta in volta o in modo continuativo, affida funzioni e deleghe a singoli docenti, in modo discrezionale e con rapporto fiduciario. Ovviamente, alle funzioni delegate corrisponde una retribuzione che va finanziata oppure, com’è il caso in esame, l’esonero parziale o totale. A monte di retribuzioni ed esoneri, ovviamente, sta l’erario pubblico (e il MEF); da qui, nella manovra di stabilizzazione varata giovedì scorso dal CdM, la novità: “il comma 4 art. 459 d.lgs. 16 aprile n.297 come modif. dall’art.3 c. 88 legge 24 dicembre 2003 n.350, è abrogato”). Riportiamo parte della nota con cui Tuttoscuola decripta il comma 88.
“Una parte dei vicepresidi rimarrà senza esonero dall’insegnamento”….. La breve e criptica formulazione racchiude una decisione che, se confermata, influirebbe negativamente sulla qualità del funzionamento delle istituzioni scolastiche perché creerebbe difficoltà nella gestione e nell’organizzazione del servizio, oltre a determinare una contestuale contrazione di posti per i docenti con contratto a tempo determinato. Una norma generale (art. 459 del Testo Unico) regola gli esoneri o semiesoneri dall’insegnamento del docente vicario collaboratore del dirigente scolastico. Il comma 4 da abrogare consente di ottenere l’esonero (quindi il vicepreside, sostituito nel collegio docenti da un supplente) anche a istituzioni scolastiche con un numero di classi inferiore ai limiti stabiliti (80 classi per i circoli didattici, 55 per gli altri istituti). Con l’abrogazione del comma 4 una serie di scuole non rientreranno più nei parametri per ottenere l’esonero. Difficile quantificarne l’entità, ma si può stimare che oscillino tra le 800 e le 1.000 unità. Per esse verrà quindi eliminata la figura del vicepreside… un altro effetto – vero obiettivo della manovra – che deriverebbe dall’abrogazione parziale degli esoneri e semiesoneri: la riduzione di un migliaio di posti di docente a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche che fino allo scorso anno veniva nominato per sostituire i docenti vicari in esonero. Il risparmio per l’erario si aggira sui 25 milioni all’anno…”
(Fonte: TuttoscuolaFOCUS n. 497 del 4 luglio)

° Conferenza: "Una panoramica delle religioni immigrate in Italia e loro rapporto con le istituzioni e con la società".
Sabato 9 luglio 2011, ore 10.00, presso la Sala comunale di S.Pietro a/N (UD).
Relatore p. Giovanni La Manna s.j., direttore del Centro Astalli di Roma; Moderatore Simone Bordon, Direttore del Consiglio pastorale foraniale.
(Fonte: Centro InfoHandicap FVG Newsletter n.49 del 5 luglio)
 

° Come ne esce la Scuola dalla manovra Tremonti, approvata in CdM il 30 giugno
Il Miur concorrerà ai risparmi (5miliardi complessivi) chiesti ai ministeri.

Si va verso il congelamento delle retribuzioni (rinnovi contrattuali e progressione salariale) e un consistente risparmio verrà dall’accorpamento delle scuole del primo ciclo, in II.CC. Risparmi anche dalla formazione delle classi nelle quali siano presenti alunni disabili, ma il Miur precisa che verrà confermato il principio che, di regola, assegna non più di 20 alunni a dette classi; quel “di regola”, lascia aperto un varco. La AIDP Onlus (Associazione Italiana Persona Down) segnala un pasticcio (Comunicato stampa n.302 del 1 luglio), in tema di valutazioni della Diagnosi Funzionale costitutiva del diritto all’assegnazione del docente di sostegno: che ci sta a fare il rappresentante dell’INPS nelle commissioni mediche di cui all’art. 4 della legge n. 104/92 ?. “La norma è del tutto incomprensibile in quanto, senza tener conto delle commissioni di accertamento dell’handicap ai fini scolastici di cui al DPCM n° 185/06, confonde le commissioni di accertamento dell’handicap (di cui all’art. 4 legge n. 104/92) con le unità multidisciplinari della ASL che redigono la Diagnosi Funzionale (di cui all’art. 3 comma 2 del DPR del 24/02/1994) e con il gruppo di lavoro che valuta la diagnosi funzionale per la formulazione del PEI (di cui all’art. 12 comma 5 legge n. 104/92). Inoltre risulta errata l’affermazione che sia la diagnosi funzionale, redatta dalla sola ASL, a precostituire il diritto alla nomina di insegnanti di sostegno, dal momento che invece tale diritto risulta dalla valutazione collegiale che confluisce nel PEI (Piano Educativo Individualizzato), come espressamente indicato dalla Legge n° 122/10 all’art. 10 comma 5”. Non subirà contraccolpi, invece, secondo la Gelmini, il piano triennale di assunzioni (65mila, in sostanza il turn over), secondo modalità che saranno decise a Palazzo Chigi, con un tavolo tecnico al quale parteciperanno gli OO.SS.

° "C'era una volta la città dei matti": Basaglia a Gorizia 50 anni dopo
Lunedì 4 e martedì 5 luglio 2011, ore 20,00, presso il Palazzo del Cinema - a Gorizia, per iniziativa della ASS 2 Isontina, dell’Associazione Sergio Amidei e di Transmedia SpA, si avrà una rievocazione per immagini, patrocinata dal Comune e dalla provincia di Gorizia. Riportiamo una parte della presentazione pubblicata nella brochure.
Esattamente un secolo fa, nel 1911, in questo parco dove lavoriamo, fu inaugurato l’ospedale psichiatrico, la città dei matti di Gorizia. Cinquanta anni dopo, nel 1961, giungeva a Gorizia uno psichiatra che aveva rinunciato alla carriera accademica per guardare in faccia la sofferenza racchiusa in un manicomio, non contento di classificarla con una formula clinica. Franco Basaglia capì vivendo dentro questa città dei matti che i saperi e le istituzioni che pretendevano di curare erano fattori di oppressione, di esclusione, di negazione dei diritti della persona. Ci troviamo ora, nel 2011, con una duplice ricorrenza: i cento anni del manicomio e i cinquanta anni dell’anti-manicomio. Quel che vorremmo fare, però, non è una commemorazione e neppure l’ennesima celebrazione dell’opera di uno dei più grandi scienziati del XX secolo. Vorremmo piuttosto contribuire a far sì che questa città si riappropri della sua storia, senza rimpianti e senza rimozioni. Qui, in via Vittorio Veneto, in questo parco che oggi porta il nome di Franco Basaglia, è stato elaborato un pensiero, sono state adottate pratiche, sono avvenuti fatti destinati ad imprimere una svolta cruciale nella concezione della salute e del disagio mentale. A Gorizia è stata concepita e sperimentata la rivoluzione copernicana che mette la persona ammalata e i suoi bisogni al centro dei processi di cura e assistenza….
(Fonte: Newsletter n° 48 del 30/06/11 del Centro InfoHandicap FVG)

° Decine le cause vinte dai “precari" della Scuola, e il Miur pagherà con i soldi dei contribuenti
Il Ministero è stato ripetutamente condannato a pagare i danni; di recente, lo scorso 30 giugno: per risarcire un’insegnante di Disegno e Storia dell’arte precaria da 11 anni il Miur sborserà 30mila euro, ben più che se fosse stato alle regole.

Il quotidiano la Repubblica calcola in mille, circa, i precari ricorrenti dinanzi ai tribunali milanesi e in duemila quelli che si apprestano a ricorrere; chi ha avuto sentenza favorevole ne ha ricavato, mediamente, diecimila euro. In nessun caso il Miur s’è visto dare ragione.
(Fonte: la Repubblica (ed. Milano) – 1 luglio)

 

° Le note ragioni economico-politiche rallentano l’attività normativa sulla Scuola.
Si è fatta ormai lunga l’attesa: per il bando del corso-concorso a dirigente scolastico, per il bando dell’anno di specializzazione abilitante, per l’ordinanza sulle graduatorie d’istituto; la tempistica per le nuove assunzioni dei docenti risulta rallentata.

In tema di rallentamenti, ieri, in questa rubrica, abbiamo segnalato la norma del dl 13 maggio 2011, n. 70 “Prime disposizioni urgenti per l'economia” che sposta al 31 agosto il termine per le operazioni che gli uffici periferici del Miur erano tenuti a completare entro il 31 luglio (decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255). In più occasioni abbiamo lamentato il ritardo sull’emanazione del concorso a dd.ss. (molte delle oltre 10mila presidenze sono in reggenza).
Nella imminente manovra finanziaria, per minimizzare il numero dei dd.ss. necessari, il Mef chiederà al MIUR di istituire gli IICC in numero crescente aggregando le scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, e chiederà di sopprimere le dirigenze con incarico a t.i., nelle scuole con meno di 500 alunni. Più controversa, in atto, è la questione dei risparmi che il Mef vuole trarre dal settore sostegno e integrazione scolastica rendendo più rigida la procedura per ottenere la certificazione della disabilità (nella commissione assegnatrice, sarà inserito un funzionario dell’INPS). Il Corriere della Sera riferisce (30 giugno) la questione in questi termini: “Salta il tetto al numero degli alunni nelle classi dove ci sono alunni con disabilita’”: il massimo non sarà più di 20 alunni bensì quello vigente in atto per le classi senza disabili: 29 alla materna, 27 alle elementari, 30 dalla medie alle superiori; “l’anno prossimo la nuova regola varrà solo per le prime classi, e a patto che sia garantito il rapporto di un insegnante di sostegno per ogni studente disabile. In generale, il rapporto resta di due studenti per ogni insegnante di sostegno, e saranno ancora possibili le deroghe”. La scuola assicura solo la didattica restando invece a carico di altri soggetti (i.e. gli EE.LL.) la fornitura delle risorse necessarie al sostegno e all’integrazione; si prevede per il futuro di coinvolgere nella integrazione dei disabili non solo gli insegnanti di sostegno ma anche quelli di materie normali.
L’Anief è molto preoccupata degli effetti che il rallentamento dell’attività normativa del Miur produce sui precari e sugli abilitandi: si registra un certo ritardo nell’emanazione dell’ordinanza per le graduatorie di istituto, e i precari sono sulle spine dovendo decidere quale provincia chiedere; decisione importante e ancor più difficile del solito perché condizionerà l’avvenire addirittura per un triennio. Queste difficoltà dei precari, il ministro le capisce o le capiscono solo quelli che ci stanno dentro ? Discorso analogo va fatto per il ritardo del bando sul TFR, l’anno di specializzazione abilitante preannunciato con il D.M. n. 139 del 04 aprile 2011 sulla formazione iniziale degli insegnanti. Anche in questo caso, constatiamo la insensibilità del Miur rispetto all’urgenza delle scelte di coloro che si trovano in condizione lavorativa precaria; lo capiscono al Miur o non lo capiscono che procrastinare le scelte può significare, per un precario, dovere rinunciare a una chance immediata ? In materia di valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale, la VII Commissione permanente del Senato ha all’esame il progetto di legge AS1693 e attende il parere della Commissione bilancio. Al citato provvedimento (proposto dal sen. Asciutti), la commissione ha riunito proposte affini: tre a prima firma dello stesso Asciutti (n. 518 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta cultura”; n.1451 “Norme per la valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale”; n. 1693 “Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale”); sei di altri proponenti: n.539 “Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica”; n. 912 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante riforma delle Accademie di belle arti, della Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati”; n.2276 “Norme sull’alta formazione artistica, musicale e coreutica”; n.2406 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di Conservatori di musica e di Istituti musicali pareggiati”; n.2415 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, e misure urgenti per il settore italiano dell'alta formazione artistica e musicale”; n. 2675 “Modifiche alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia di istituzioni di alta formazione musicale e coreutica”.