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° Abstract del decreto n. 249 «Definizione della disciplina dei requisiti e modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I eII grado, ai sensi art.2 c.416, l.244/2007 (2)
Decreto 10 settembre 2010, n. 249
Art. 1 Oggetto del regolamento. 1. Il presente decreto disciplina (…) i requisiti e le modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, in coerenza con le previsioni di cui al piano programmatico adottato dal Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, ai sensi del predetto articolo 64.
Art. 2 Obiettivi della formazione iniziale degli insegnanti. 1. La formazione iniziale degli insegnanti di cui all'articolo 1 e'finalizzata a qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso l'acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali necessarie a far raggiungere agli allievi i risultati di apprendimento previsti dall'ordinamento vigente. (omissis)
Art. 3 Percorsi formativi. 1. I percorsi formativi sono preordinati, per tutte le classi di abilitazione all'insegnamento, all'acquisizione delle competenze di cui all'articolo 2.
2. I percorsi formativi sono così articolati: a) per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, un corso di laurea magistrale quinquennale, a ciclo unico(…) comprensivo di tirocinio da avviare a partire dal secondo anno di corso; b) per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, un corso di laurea magistrale biennale ed un successivo anno di tirocinio formativo attivo.
3. I percorsi formativi preordinati all'insegnamento delle discipline artistiche, musicali e coreutiche della scuola secondaria di primo grado e di secondo grado sono attivati dalle università e dagli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, nell'ambito dei quali si articolano nel corso di diploma accademico di II livello e nel successivo anno di tirocinio formativo attivo secondo quanto prescritto dal presente decreto. (omissis) Art. 4 Corsi di laurea magistrale (omissis)
Art. 5 Programmazione degli accessi. 1. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca definisce annualmente con proprio decreto la programmazione degli accessi (…).
2. Il numero complessivo dei posti annualmente disponibili per l'accesso ai percorsi e' determinato sulla base della programmazione regionale degli organici e del conseguente fabbisogno di personale docente nelle scuole statali (…).
Art. 6 Corso di laurea magistrale a ciclo unico per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. 1. Il corso di laurea magistrale per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria di cui all'articolo 3, comma 2, lettera a) e' a numero programmato con prova di accesso. (omissis)
5. Il corso di laurea si conclude con la discussione della tesi e della relazione finale di tirocinio che costituiscono, unitariamente, esame avente anche valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.
Art. 7 Formazione degli insegnanti della scuola secondaria di primo grado. 1. I percorsi formativi di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b), per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo grado, comprendono: a. il conseguimento della laurea magistrale a numero programmato con prova di accesso al relativo corso; b. lo svolgimento del tirocinio formativo attivo comprensivo dell'esame con valore abilitante, disciplinati dall'art. 10. (omissis)
Art. 8 Formazione degli insegnanti della scuola secondaria di secondo grado. 1. I percorsi formativi di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b), per l'insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado, comprendono: a. il conseguimento della laurea magistrale a numero programmato con prova di accesso al relativo corso; b. lo svolgimento del tirocinio formativo attivo comprensivo dell'esame con valore abilitante disciplinati dall'articolo 10. (omissis)
Art. 9 Formazione degli insegnanti di materie artistiche, musicali e coreutiche della scuola secondaria di primo e di secondo grado. 1. I percorsi formativi per l'insegnamento di materie artistiche, musicali e coreutiche nella scuola secondaria di primo e di secondo grado comprendono: a) il conseguimento del diploma accademico di II livello ad indirizzo didattico a numero programmato e con prova di accesso al relativo corso; b) lo svolgimento del tirocinio formativo attivo comprensivo dell'esame con valore abilitante, disciplinati dall'articolo 10. (omissis)
3. Con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca (…), sono adottate le tabelle che individuano, per le classi di abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado, i corsi accademici di II livello necessari per accedere al tirocinio annuale di cui al comma 1, lettera b. (omissis) SEGUE

 
° Novità nella prova Invalsi per l’esame di licenza media
Max Bruschi, uno dei principali consiglieri del Ministro Gelmini ha annunciato, durante un convegno a Pavia, possibili modifiche.
Già da quest’anno, la prova Invalsi verrebbe potenziata: non solo Italiano e Matematica ma anche Inglese. D’altra parte si vorrebbe evitare che Matematica e Inglese siano materie oggetto di duplice accertamento: la prova scritta e la prova Invalsi; punto fermo resterebbe lo scritto di Italiano. (Fonte: TRENTINO – 4 febbraio 2010)

 
° Una ricerca americana rivaluta la didattica nozionistica
La pratica di imparare a memoria, ad es. memorizzando poesie e tabelline numeriche aiuterebbe ad assimilare i concetti, per averli pronti per l’elaborazione concettuale.
E’ la risultanza di uno studio, condotto per anni da psicologi della Purdue University di West Lafayette, Indiana, Usa, citato su "Science". Ottimi risultati, nell’apprendimento, si otterrebbero allenando la funzione della memoria, ripetendo più volte, prendendo appunti, preferibilmente a mano e non sulla tastiera di un computer; non così utile risulterebbe l’apprendere mediante mappe concettuali e grafici. (Fonte: Repubblica.it)

° Il decreto n. 249, «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I e II grado, ai sensi art.2 c.416, legge n.244/2007 (1)
Firmato dal ministro Gelmini, il 10 settembre scorso, è stato pubblicato in gazzetta ufficiale n.24 in data 31 gennaio 2011. Consta di 17 articoli e 11 tabelle allegate. Entrata in vigore del provvedimento 15/02/2011. Segue nei prossimi aggiornamenti.
Il decreto s’è venuto configurando nel corso di un biennio, come abbiamo scritto in questa rubrica, negli aggiornamenti: - 27 luglio 2009 (presentazione dello schema di decreto); - 29 luglio 2009 (parere del CNPI); - 7,8 e 9 settembre 2009 (abstract dello schema di decreto); - 26/27 aprile e 25 maggio 2010 (lavori in VII commissione). Le parti di maggiore attualità sono l’art.15 (Norme transitorie e finali), in quanto prospetta l’attivazione del monoennio abilitante (la selezione per l’accesso potrebbe essere bandita prima dell’estate ed effettuata nel prossimo settembre), e l’art.10 (Istituzione e svolgimento del tirocinio per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria) che stabilisce e configura il TFA. I requisiti per accedere alla selezione sono quelli stabiliti con decreto P.I. 30.01.1998, e con decreto Miur 09.02.2005 n.22. Il decreto Miur 26,03,2009, n.37 ridefinisce le classi di abilitazione e i relativi titoli di accesso secondo i nuovi piani di studio della secondaria di I grado. Anche gli artt.11 e 12 potrebbero essere attuali poiché riguardano, rispettivamente: la istituzione e configurazione del tutoring (“tutor organizzatori”, tra docenti della scuola secondaria, “tutor coordinatori” e “tutor dei tirocinanti” tra docenti della scuola secondaria), e l’elenco delle scuole incaricate di tutorship, accreditate e monitorate dagli UU.SS.RR. In allegato, il testo del decreto reca 11 tabelle; alla prima rimanda l’art.6, poiché è riguarda il Corso di laurea magistrale Scienze della formazione primaria (LM-85 bis). L’art.7 rimanda alle tabelle: 2 (Classe di abilitazione A043); 3 (Classe di abilitazione A045 Lingua inglese /seconda lingua straniera); 4 (LM-95 Classe di abilitazione A059 Matematica e scienze nella scuola secondaria di I grado); 5 (Classe di abilitazione A030 Scienze motorie e sportive); 6 (Classe di abilitazione A032 Musica); 7 (LM-96 Classe di abilitazione A033 Tecnologia). L’art.9, c.2 rimanda a tre tabelle: la 8 (Classe di abilitazione A032 Musica); la 9 (Classe di abilitazione A077 Strumento musicale), e la 10 (Classe di abilitazione A028 Arte e immagine). Le tabelle citate riportano, per le classi di concorso cui si riferiscono, i requisiti di accesso alla laurea magistrale o al diploma accademico di II livello, gli obiettivi formativi e le attività qualificanti. Ai nostri fini, carattere di maggiore attualità in vista di un possibile bando per l’accesso al TFA monoennio abilitante, ha la tabella 11, in quanto ad essa rimanda l’art.10 comma 6, e principalmente l’art.15. Pertanto nei prossimi Aggiornamenti li riportiamo in forma quasi integrale e produciamo l’abstract di altre parti del decr. n. 249/10.

 
° 10 febbraio “Giorno del ricordo”
Riportiamo una nota del MIUR (Prot. n. 1082 del 3 febbraio)
Il “Giorno del Ricordo” è stato istituito dal Parlamento italiano con la legge 30 marzo 2004, n. 92, e viene celebrato il 10 febbraio con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. In occasione di questa giornata,  è pertanto prevista l’organizzazione da parte delle scuole di iniziative volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di Italiani, abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare i loro territori, spezzando secoli di permanenza continuativa nelle terre natie. È necessario, attraverso lo studio e l’approfondimento valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero. È inoltre di grande importanza sensibilizzare le giovani generazioni e fornire loro gli strumenti per analizzare un periodo tragico della storia italiana ed Europea per poter ricordare ciò che è accaduto ed evitare il ripetersi di forme di violenza e razzismo. Si invitano pertanto le SS.LL. ad impegnare i giovani in questa importante ricorrenza nella ricerca per l’approfondimento, anche con il coinvolgimento delle Associazioni degli esuli, di un quadro storico, circostanziatamente documentato, che, tenendo conto della particolare situazione dell’Italia del dopoguerra, possa fornire un contributo di analisi e di studio di questi fatti.

° Altra mazzata per il Miur: i tribunali continuano ad accogliere i ricorsi
Questa volta i beneficiari della sentenza sono 80 precari di Savona
Il tribunale del lavoro di Savona si è pronunciato accogliendo il ricorso proposto da ottanta lavoratori precari che hanno ottenuto il riconoscimento del diritto alla progressione di carriera (con pagamento degli arretrati). Continuiamo a chiederci: quanto costa all’erario, l’insipienza del Ministero ?
(Fonte: Il Secolo XIX – 1 febbraio 2010)

 
° Il buon senso del CdS: i Consigli di classe devono, nel decidere il passaggio alla classe successiva degli studenti, valutare senza essere vincolati ad automatismi
La VI Sezione del CdS correda di interessanti considerazioni di natura pedagogica la sentenza n. 9413 (depositata il 27 dicembre scorso)
La valutazione scolastica degli studenti va effettuata con decisione da prendersi di volta in volta, motivata in funzione dei casi individuali: gli insegnanti non sono vincolati a parametri preordinati (obiettivi minimi raggiunti i quali gli alunni vanno automaticamente promossi) ai quali essi debbano attenersi (come invece nei concorsi), perché nella valutazione finale entra anche la considerazione della eventuale necessità che alcuni singoli scrutinati rafforzino le proprie cognizioni di base, per affrontare con maggiori possibilità di piena maturazione culturale l’ulteriore corso di studi. Pertanto gli insegnanti eserciteranno la “potestà pubblica… con margini di discrezionalità particolarmente ampi, rimessi sia alla sensibilità che all’esperienza del personale docente… Nessuna normativa vigente vincola rigidamente le determinazioni conclusive del Consiglio di classe, la cui funzione è di effettuare un apprezzamento caso per caso…”.
ItaliaOggi – 25 gennaio 2010

 
° Quando gli alunni sono importanti, per la loro scuola
A Roma, un convegno che l’ Istituto Comprensivo “Via G. Messina” ha intitolato, in modo significativo ed esemplare “In memoria di Claudio”, uno studente.
Nei giorni 10-11 febbraio 2011, presso l’ I. C. “Via G. Messina”, si terrà un Convegno sulla integrazione e inclusione dei disabili: “Quali prospettive dopo la scuola ?”. Hanno dato il patrocinio: il Presidente del Consiglio Regionale Lazio, On. Mario Abbruzzese; il - Presidente del X Municipio, Sandro Medici; il Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio.
Il convegno nasce dalla volontà “dell’I.C. Via G. Messina” di ricordare l’esperienza scolastica
di Claudio, un alunno che ha vissuto con noi gran parte della sua vita. Da ciò è nata l’idea di
raccogliere tramite questa iniziativa, l’esperienze più significative di esperti di organizzazioni territoriali, servizi sociali e Istituzioni scolastiche, al fine di poter meglio comprendere le problematiche degli alunni disabili e delle loro famiglie e migliorare così il loro approccio con la scuola e con il sociale. Info e recapiti: Via G. Messina, 51 – 00173 ROMA – 06/7210164 – FAX
06/72970364 18° Distretto – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 
° Seminario: “ Metodi didattici e difficoltà d’apprendimento del ragazzo sordo”
Si terrà a Palermo, il prossimo 8 febbraio, dalle 09,00 alle 12,00, nella Sezione provinciale ENS Sicilia, sala teatro, Via Aquileia, 30.
Alla presenza delle autorità, On. Ass. Mario Centorrino – Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale; On. Salvatore Lentini – Presidente V Commissione “Cultura Formazione e Lavoro”; Dott. Antonio Coppola – Presidente del Consiglio Regionale ENS Sicilia; Dott. Ruggero Avellone – Presidente della Cooperativa “Segni di Integrazione ONLUS” e Segretario Regionale del Consiglio Reg. ENS – Sicilia, interverranno con relazioni gli esperti: Maurizio Gentile (“Integrazione del ragazzo sordo: aspetti psico – educativi”), il Dott. Vincenzo Oliva (“Integrazione in Sicilia: aspetti strutturali del CTRH”), la dott.ssa Lucia Ingenio (“Le figure che gravitano intorno al ragazzo sordo”), la prof.ssa Nadia Prizzi (“Il ragazzo sordo: metodologia e didattica speciale per gli alunni sordi”).

 
 

° Pubblicato il Regolamento della formazione degli insegnanti (elaborato 5 mesi fa)
Il Decreto n. 249 datato 10 settembre 2010 è pubblicato sulla GU del 31 gennaio
Reca l’intestazione: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244». Le norme,in vigore il 15 febbraio. Per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria occorrerà la laurea magistrale (con tirocinio a partire dal II anno); per diventare insegnante nella scuola secondaria, dopo il corso di laurea triennale occorrerà superare una selezione (numero programmato in funzione dei posti effettivamente disponibili) con cui si accede al biennio di laurea magistrale, e poi effettuare l’anno di tirocinio (TFA).

 
° Gli UU.SS.RR. indicono i concorsi personale ATA
Indizione, per l’anno scolastico 2010/2011, dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA.
Con la circolare del 20 gennaio 2011 prot. n. 402 il MIUR invita i Direttori Generali di ciascun Ufficio Scolastico Regionale ad indire, nel minor tempo possibile, i concorsi per soli titoli per i profili professionali ATA dell’area A e B, ai sensi dell’art. 554 del D.Lvo 297/94 e in base alla O.M. 23.02.2009, n. 21. Gli aspiranti dovranno presentare domanda tramite procedura on-line.

 
° Contenti e gabbati
Il “recupero” didattico a vantaggio degli studenti in difficoltà si fa a costo zero. I fondi ministeriali appositi, che nel 2007 ammontavano a 210 milioni, sono scesi a 43,5 milioni.
L’accreditamento alle scuole per i corsi di recupero (per chi fa segnare insufficienze allo scrutinio intermedio) sono venuti via via decrescendo: dai 210 milioni del 2007 ai 43,5 dello scorso anno. In mancanza di fondi sufficienti e poiché organizzare l’attività di recupero è un obbligo di legge, le scuole (che in passato organizzavano il recupero in orario pomeridiano, pagando con appositi fondi gli insegnanti, interni o esterni, impegnati) inseriscono le relative lezioni al mattino, al posto delle lezioni curricolari: ipocritamente si organizza un servizio didattico per alcuni con un espediente che rischia di risultare illegale; infatti, a parte il danno didattico per gli studenti che non fruiscono delle lezioni di “recupero” resta il fatto che queste non potrebbero essere computate nel tempo scuola minimo obbligatorio per la validità legale dell’anno scolastico. Ovviamente si inseriscono nel calcolo delle ore le attività didattiche (“approfondimento” !?) organizzate a favore degli alunni che non hanno bisogno di “recupero”.
(Fonte: Il Giornale – 1 febbraio 2010)

 
° Niente giochetti a danno dei supplenti temporanei che sostituiscono i titolari fino a fine dell’anno scolastico
La disposizione c’era già (CM del 10 giugno 2009, prot.9038), ed era chiara ma qualche d.s. non l’aveva capita o non la conosceva
Se sostituiscono fino alla fine delle lezioni titolari la cui assenza si protragga anche alla data degli scrutini finali (ed eventualmente agli esami), i supplenti hanno diritto alla proroga del contratto, senza interruzione per le giornate intercorse tra la conclusione delle lezioni e le operazioni di scrutinio, esame e valutazioni finali. Lo si è ribadito, in sede di conciliazione all’USP di Caserta, lo scorso 3 gennaio.

 
° E’ il tempo di dimostrare amicizia verso le donne. In un momento politico….
"Se non ora quando?". Con questo slogan, un gruppo di personalità si appella a tutte le donne perché partecipino ad una giornata di mobilitazione nazionale che si terrà domenica 13 febbraio in molte città d’Italia. Riportiamo un passaggio dell’appello.
“… Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a
scambiarle con risorse e ruoli pubblici. Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione. Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza. Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni….”.
Per le adesioni e informazioni l’indirizzo mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° Il ministro Gelmini annuncia le materie della maturità sul proprio ca nale Youtube
Riportiamo alcuni passaggi della nota (31 gennaio) dell’Ufficio Stampa del Miur
Le prove scritte dell’esame di maturità dell’anno scolastico 2010/2011 si terranno il 22 giugno (prima prova) e il 23 giugno (seconda prova). Per la II prova scritta sono state selezionate, per
il liceo classico: Latino; per il liceo scientifico: Matematica; per il liceo linguistico: Lingua straniera; per il liceo pedagogico: Pedagogia; per il liceo artistico: Disegno geometrico, prospettiva e architettura. Per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale… Le materie scelte per alcuni indirizzi sono: per l’istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale; per l’istituto tecnico per geometri: Costruzioni; per l’istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica; per l’istituto professionale per i servizi alberghieri e ristorazione: Alimenti e alimentazione; per l’istituto professionale per i servizi sociali: Tecnica amministrativa; per l’istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Macchine a fluido. Per il settore artistico (licei/istituti d’arte) la materia di II prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in 3 giorni.
.La scelta delle materie affidate ai membri esterni ha seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. INFO www.istruzione.it.

 
° Le difficoltà in cui si è impantanato il progetto “Qualità e merito”
Annunziata due mesi addietro al Ministro Gelmini, la sperimentazione trova l’opposizione dei diretti interessati, gli insegnanti. Riportiamo alcuni passi del commento che ne fornisce Tuttoscuola, preannunciando per i prossimi giorni, in questa stessa rubrica, una nostra valutazione
“…. Per la realizzazione del progetto, che riguarda i singoli docenti disposti ad aderire volontariamente alla valutazione della loro capacità professionale, dovrebbe essere costituito in ogni scuola dei territori interessati un nucleo di valutazione composto dal preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal presidente del Consiglio di istituto (in qualità di osservatore). La valutazione dovrebbe considerare il curriculum vitae, il documento di valutazione redatto dal nucleo di valutazione, il giudizio sui docenti espresso dai genitori. Ma molti collegi a quanto risulta sono orientati a boicottare il nucleo rifiutando di eleggere i due colleghi che dovrebbero farne parte. Le motivazioni? A quanto trapela dalle scarne informazioni che provengono dalle scuole, gli insegnanti percepirebbero come umiliante soprattutto il fatto di essere giudicati dai propri colleghi, e condizionante per la loro libertà di insegnamento la presenza di diritto del dirigente scolastico nel nucleo di valutazione, e anche l’acquisizione del giudizio dei genitori. Insomma è proprio l’idea di essere giudicati a non essere accolta dagli insegnanti. Neanche in cambio di una quattordicesima mensilità”.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 473 31 gennaio 2011)

 
° In controtendenza con il trend dell’anno precedente, le assenze per malattia
Una nota del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, riferita a una rilevazione effettuata su 10.279 scuole (il 97,9% del totale), segnala che tra il personale scolastico con contratto a t.i. le assenze per malattia sono aumentate del 7,5% tra gli insegnanti, e del 18,5% tra gli Ata.

 
° Via libera alla chiamata dei supplenti, senza tirchierie
Con la nota 9839, 8 novembre 2010, il Miur chiarisce che i dd.ss devono procedere alla convocazione dei supplenti tempestivamente, anche nel caso di contratti per breve durata (non esiste un limite minimo), quando non abbiano a disposizione pinsegnanti in sovrannumero o con ore a disposizione (quest’ultimo, caso ormai rarissimo, essendo state portate a 18 ore effettive quasi tutte le cattedre). I dd.ss. possono utilizzare anche i docenti impegnati in ore di contemporaneità (anche queste rarissime), ma solo nel caso non siano impegnati in attività di recupero o di arricchimento dell’offerta formativa (art.28 commi 5 e 6 del contratto di lavoro). Inoltre, si può ricorrere all’attribuzione di ore eccedenti a personale in servizio e disponibile nella scuola, fino a un massimo di 6 ore settimanali oltre l’orario d’obbligo, ma solo nelle more della nomina a supplente, quando la scuola non riesca a trovarlo.