Un anno di supplenze equivalgono a quasi mille euro di ferie. Se l’amministrazione scolastica non le fa avere al docente, allora ci pensa il giudice. È andata in tal modo anche nel caso di un insegnante in servizio in Emilia Romagna che dopo aver lavorato come precari nell’anno scolastico 2017/18 si è vesto negare, con sua meraviglia, la monetizzazione delle ferie mai utilizzate, anche sottraendo i giorni di sospensione dell’attività didattica. Il giudice ha esaminato, si legge nella sentenza, “l’evoluzione della disciplina normativa che ha riguardato la questione della monetizzazione delle ferie non godute in riferimento alla categoria costituita dal personale scolastico”: fatto ciò, ha dedotto che “dal monte dei giorni ferie maturati dal docente per il servizio prestato andranno decurtati i soli giorni di sospensione delle attività didattiche secondo il calendario scolastico dell’anno di riferimento e giorni di ferie effettivamente richiesti e fruiti, così come dedotto in giudizio e quantificato da parte ricorrente”.