I docenti precari hanno diritto ad avere in busta paga i medesimi scatti stipendiali dei colleghi già di ruolo: lo ha ribadito il tribunale del lavoro di Bari, che per questo motivo ha condannato il ministero dell’Istruzione a risarcire con una somma superiore a 6 mila euro ad un insegnante proprio per la mancata assegnazione, per i periodi di servizio svolti come supplente, degli aumenti periodici previsti per i colleghi già stabilizzati. Nella sentenza, il giudice ha ordinato al dicastero dell’Istruzione di assegnare il risarcimento, in virtù dell’assegnazione della “medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato”. Una posizione che sta trovando spazi sempre più consistenti anche in ambito europeo: basta ricordare che di recente il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa si è pronunciato sulla denuncia di Anief accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali.