In corso di esame in commissione la Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2022-2023.
Il provvedimento contiene disposizioni per il conferimento al Governo di delega legislativa volta esclusivamente al recepimento delle direttive europee e delle decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale, esclusa ogni altra disposizione di delegazione legislativa non direttamente riconducibile al recepimento degli atti legislativi europei.
Per la scuola Anief ricorda che se l’anno scolastico 2023-2024 si è aperto con un numero di 200mila precari e altrettante cattedre vacanti è proprio responsabilità dei governi che non hanno tenuto conto delle indicazioni europee contenute nella Direttiva 70/1999, relativa proprio all’abuso di contratti a tempo determinato e alla disparità di trattamento tra contratti e tempo determinato e indeterminato.
Sul precariato scolastico serve una risposta importante e l’Anief, oltre a rilanciare i ricorsi per la stabilizzazione e i risarcimenti danni, ha chiesto di modificare il testo legislativo per sanare la disparità di trattamento di cui è vittima il personale precario chiedendo: un doppio canale automatico per la stabilizzazione; la stabilizzazione del personale AFAM; la parità di trattamento giuridico ed economico del personale precario; un’indennità di servizio per il personale precario; l’estensione della carta del docente a tutti i supplenti.
Il sindacato rappresentativo Anief - dopo aver denunciato per la prima volta il 16 gennaio 2010 l’abuso dei contratti a termine dei precari italiani, avere ottenuto una prima sentenza di condanna della legislazione italiana con la sentenza Mascolo, il 26 novembre del 2014, dalla Corte di giustizia europea - dimostra di essere, con queste richieste di modifica, fedele interprete della norma comunitaria.
Per visionare gli emendamenti suggeriti da Anief cliccare qui.
PER APPROFONDIMENTI:
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SCUOLA – Niente Rpd ai docenti precari assunti per brevi periodi, per il Giudice di Marsala i 175 euro al mese vanno dati a tutti gli insegnanti: anche se il contratto è di pochi giorni la professione non cambia
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SCUOLA – Togliere dallo stipendio dei precari 175 euro al mese di Rpd è discriminante: a Rovigo il giudice ricorda il parere della Cassazione e restituisce oltre 3.282 euro al supplente difeso dall’Anief
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SCUOLA – Niente Rpd ai docenti precari per pochi giorni, grave errore: il giudice nazionale ha l'obbligo di applicare il diritto dell'Unione e di tutelare i diritti del personale non di ruolo, l’ha detto la Corte di Giustizia europea
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