° Concorso dirigenti scolastici in Toscana
Incoraggiata dalla svolta nella questione del concorso dd.ss. in Lombardia, la Giannini si è messa al lavoro per “riavviare” il concorso dd.ss. in Toscana
Lo annuncia questo Comunicato stampa del MIUR: “Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca è al lavoro per riavviare rapidamente le procedure del concorso per dirigenti scolastici della Toscana, annullato con sentenza del Consiglio di Stato, con l'obiettivo di avere i nuovi presidi in servizio all'inizio del prossimo anno scolastico”.

° Due teste: una guarda verso un lato e una verso il lato opposto
La magistratura rivaluta l’abilitazione magistrale che la testa politica aveva svalutato
Il Ministero aveva declassato l’abilitazione magistrale, togliendole valore effettivo, con l’anno scolastico 2001-02. Adesso che la magistratura amministrativa la ha rivalutata (e l’ANIEF aveva messo tutti sull’avviso), con ogni probabilità, tutti coloro che sono forniti di questa abilitazione potranno iscriveri, a buon diritto, nella seconda fascia delle graduatorie di istituto. Quale l’andamento a zig zag, pestando chi si trova sulla strada, di una bestia bicipite, possiamo constatarlo osservando gli effetti di questa vicenda, simile ad altre scaturite, negli ultimi anni, da improvvide decisioni dei responsabili politici della Scuola che la giustizia amministrativa ha poi ribaltato. Esempi di questo strabismo: i criteri adottati dai decisori politici, nel corso degli anni, per definire le graduatorie dei docenti precari; quelli per definire il valore dei corsi biennali di abilitazione tenuti nelle Scuole interuniversitarie di specializzazione per l’insegnamento secondario (prima esaltati con argomentazioni magniloquenti, poi schifati per ragioni non comprensibili sul piano formativo ma intuibili su quello politico).

° Una generazione che lotta la battaglia per la dignità
AlmaLaurea, consorzio che riunisce 64 atenei, ha presentato a Bologna, al convegno "Imprenditorialità e innovazione: il ruolo dei laureati", l’esito di un'analisi comparata delle ultime sei generazioni di studenti (un campione di oltre 450mila persone).
- Dal 2008 a oggi la quota dei laureati che cerca impiego è più che raddoppiata (era il 10).
- Nell'ultimo quinquennio le retribuzioni dei laureati in cerca di lavoro sono diminuite del 20 %.
- Nel 2008 i ragazzi che riuscivano a avere un contratto a t.i. erano il 41,8% dei "triennalici" e il 33,9 degli specialistici. Sei anni dopo si è passati rispettivamente al 26,9 % e al 25,7 %. Le retribuzioni in termini nominali sono passate, da 1.300 E. al mese del 2008, a milleE. del 2013.
-Il differenziale tra disoccupazione dei neolaureati e neodiplomati è passato da 2,6% al 11,9%.
(Fonte: Federico Pace - larepubblica.it - 11/03/2014)
Il tasso di disoccupazione dei laureati può oscillare dal 28% dell’università di Reggio Calabria - passando per il 20,4% della II Università di Napoli, il 18,5% di Salerno, l’8,3% di Torino e Trieste, il 6.5% di Genova -, per arrivare al 3,3% dell’ateneo di Milano S.Raffaele.
(Fonte: IlfattoQuotidiano - 11/03/2014)
Qualche nostra considerazione. Questa dei giovani senza lavoro non è la battaglia fisica per la sopravvivenza dei giovani soldati che combatterono i due conflitti mondiali del secolo scorso, e però occorre non sottovalutarne il prezzo: le deprivazioni sociali, psicologiche, economiche ed esistenziali di questi nostri giovani. Si impongono urgentemente sacrifici, alla generazione di adulti/anziani che hanno fruito di una condizione favorevole nella seconda parte del Novecento. Di staffetta generazionale si parlò nel luglio scorso, a seguito di una dichiarazione di Giovannini, allora ministro del Welfare: avrebbe aperto le porte del lavoro ai giovani, mediante il prepensionamento nella P.A., e specialmente pensionando, con sollievo per i conti pubblici, gli alti dirigenti, onusti di anni, gloria, privilegi ed emolumenti regolati da generose normative. In quella occasione, l’ANIEF raccomandò di incentivare anche il servizio di lavoro in part time, dei pubblici dipendenti che avessero maturato i requisiti per l’assegnazione dell’ultimo scatto stipendiale, e di quelli che avessero maturato i requisiti per il pensionamento quali erano previsti prima della riforma Fornero: una proposta non molto dispendiosa per l’erario, perché la retribuzione del personale con maggiore anzianità di servizio è più alta rispetto a quella attribuita al personale di nuova nomina. Una svolta, quale che sia, nelle politiche del lavoro è particolarmente necessaria nel comparto scuola, dove il tandem Tremonti Gelmini ha tagliato circa 120 mila posti di lavoro, e dove l’età media del personale docente è da record negativo. Insomma: per dare linfa alla loro anima che abbiamo inaridita, occorre dare ai nostri figli la prospettiva che ritempri autostima e dignità; la saprà immaginare l’immaginifico Renzi?

° Commissioni di esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria II grado
Prorogato da oggi al 16 marzo il termine di presentazione on line delle domande di partecipazione (modello ES-1) come commissari/presidenti.
Conseguentemente, per le segreterie scolastiche e per gli Uffici Scolastici Territoriali, l’apertura delle funzioni SIDI di gestione dei modelli ES1 è posticipata alle ore 14,00 del 17 marzo p.v. Viene prorogato al 5 aprile p.v. il termine entro il quale i dd.ss. devono verificare e convalidare le istanze trasmesse on line e trasmettere agli Uffici territoriali l’elenco alfabetico riepilogativo degli aspiranti che hanno presentato il modello ES-1, nonché l’elenco degli esonerati e l’elenco dei docenti che abbiano omesso di presentare la scheda, indicandone i motivi.

° Due pasticci che, bene o male, stanno trovando soluzione
- I 355 vincitori del concorso per d.s. della Lombardia iniziano subito la formazione;
- entro il 24 marzo, sarà definita la questione degli automatismi stipendiali.
Il comunicato Stampa MIUR sui 355 vincitori del concorso per dirigente scolastico della Lombardia: “…possono stare tranquilli: firmeranno subito il loro contratto, avranno le loro sedi assegnate, inizieranno subito la loro formazione ed entreranno in servizio il primo settembre, con il nuovo anno scolastico". Così il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sull'esito del concorso per dirigenti scolastici della Lombardia”. Se non fosse per la locuzione “stare tranquilli”, ormai sinistramente evocativa; se non fosse per quel reiterato “subito” che evoca il fuoco sotto i piedi (il pepe in ….) di Renzi; se non fosse per la somma delle amarezze (compresa la doccia fredda subìta la scorsa settimana) riservate a questi colleghi, diciamo che possono finalmente pregustare la scena, con il prossimo settembre, dell’ingresso nelle scuole di titolarità (a proposito, titolarità a far data da quando ?). Per qualche mese continueranno ad insegnare ai propri alunni, perché ne sia salvaguardata la continuità didattica, spiega il Ministro Giannini: “Riusciremo così a salvaguardare - spiega il Ministro - le necessità dei lavoratori che da tre anni attendono di conoscere l'esito del concorso a cui hanno partecipato. Ma garantiremo anche il diritto sacrosanto e inviolabile dei nostri bambini e ragazzi di vedersi garantita quella che tecnicamente si chiama la continuità didattica, evitando che quarantamila alunni si ritrovino a cambiar docente in corso d'anno. Immettere in ruolo i nuovi 355 presidi a marzo avrebbe infatti significato doverli spostare dalle cattedre che occupano attualmente e, di conseguenza, rimandare in aula i 355 vicari che erano stati nominati per coprire le dirigenze rimaste vuote. Con un balletto di insegnanti insopportabile a danno dei nostri studenti, molti dei quali sosterranno la maturità a giugno". Se non altro, sarà salvaguardato il diritto degli alunni. In sostanza, come il leggendario re dei Lidi, Creso, mutava in oro ciò che toccava, anche la Giannini vuole vantare un risultato collaterale.
- La Camera dei deputati esamina il disegno di legge di conversione del decreto n. 3/2013. L’esame di merito tocca alla Commissione Lavoro che, la prossima settimana, consegnerà alla discussione generale il testo da approvare; nel contempo le commissioni Istruzione e Bilancio faranno pervenire i rispettivi pareri consultivi. L’approvazione in aula, se senza modifiche al testo approvato al Senato, consentirà di appianare il pasticcio degli scatti stipendiali. Incrociamo le dita. Preso atto del tocco aurifero della Giannini, osserviamo lo stellone di Renzi.
Carlo Forte (Italia Oggi – 11 marzo) riassume e commenta: “I lavoratori della scuola statale appartenenti al personale Ata (amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici) possono tirare un sospiro di sollievo. Le posizioni economiche maturate negli anni scolastici 2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014 non saranno toccate. Chi le ha già maturate continuerà a fruirne. Chi le maturerà nel corso di quest'anno potrà giovarsene dopo che sarà stipulato un contratto ad hoc entro il mese di giugno. I soldi per coprire gli aumenti di stipendio del personale Ata, 38,87 milioni di euro, saranno tratti dal fondo per l'arricchimento per l'offerta formativa. E cioè dai soldi che servono a finanziare lo straordinario… … Anche per il personale Ata vale la clausola di salvaguardia. Pertanto, se le parti riusciranno a sottoscrivere un contratto ad hoc entro giugno prossimo, tutto ok. … Il tutto riducendo la questione del merito a un concetto meramente quantitativo: più soldi lo con lo straordinario e meno soldi alla prestazione ordinaria. A prescindere dalla qualità del lavoro… La Suprema corte, declinando il principio di giusta retribuzione contenuto nell'articolo 36 Cost., ha spiegato che «la giusta retribuzione deve essere adeguata anche in proporzione all'anzianità di servizio acquisita, atteso che la prestazione di lavoro, di norma, migliora qualitativamente per effetto dell'esperienza (sentenza 07.07.2008 n.18584)». E l'emendamento sembrerebbe andare proprio in questo senso….”

° “No Hate Speech Movement” - Italia
Il tema dell’istigazione alla violenza nei confronti delle “diversità”.
Il Dipartimento per la gioventù e il servizio civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il MIUR indicono un concorso rivolto alle scuole secondarie di II grado. I partecipanti dovranno realizzare un elaborato scegliendo tra: 1. grafica: disegno, collage, mosaico, fumetto; 2. audio/video: cortometraggio, spot, clip musicale; 3. fotografica: fotografia a colori, in bianco e nero, fotomontaggio. Gli elaborati dovranno essere inviati dal D.s., entro il 30 Aprile 2014, per posta all’indirizzo: Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, Via della Ferratella in Laterano 51, 00184 Roma; sulla busta dovrà esserci la dicitura: “No Hate Speech Movement”. Ciascun elaborato dovrà essere accompagnato dalla Scheda di presentazione, allegata al Bando (All. A). Docenti e studenti troveranno informazioni dettagliate nel sito MIUR, in www.nohatespeech.it/, e su face book “No Hate Speech Italia”.

° L’impoverimento della Scuola. I dati della Ragioneria Generale dello Stato e del Miur
La Fondazione Agnelli valuta: il comparto Scuola ha “contribuito al risanamento della spesa pubblica in misura assai superiore degli altri comparti”.
Dal 2007 al 2012 il personale della scuola statale (insegnanti e Ata) è diminuito del 10,9% (percentuale quasi doppia della media del pubblico impiego), mentre la popolazione scolastica è in leggera crescita . Gli insegnanti sono passati dal numero di 843mila al numero di 766mila. Lo studio della Fondazione Agnelli è disponibile su: www.fga.it. (Fonte, Orizzontescuola, 06,03,2014). Il nuovo ministro dell’istruzione ha la forza politica sufficiente a orientare una percentuale decente della spesa pubblica, alla Scuola ? Alcuni giorni addietro, www.didaweb.net “Nihil sub sole novum” ha pubblicato una ipotesi di Cosimo De Nitto: Per non scottare il PD con la patata bollente-Scuola, Renzi ha scelto come ministro un esponente di Scelta Civica; ciò, allo scopo di mantenere lo statu quo antea nella Scuola: “Se nel PD qualcuno non è d'accordo con le idee e i programmi della neo ministra Giannini, batta un colpo adesso, parli…”. Dobbiamo rassegnarci ?

° La saga del concorso a d.s. in Lombardia
A qualche conoscente, tra i vincitori convocati a Milano, avevamo fatto i complimenti per l’esito conclusivo di questo pasticciaccio brutto. Ora, ai colleghi che continuano a fare su e giù per lo Stivale, diciamo il nostro stupore che nell’età della comunicazione istantanea, MIUR e USR possano non essersi parlati (o c’è dell’altro?). Che cos’altro deve succedere per indurre i decisori politici a mandare al MIUR gente di Scuola ?
Riportiamo le parole forti che "ScuolaOggi” ha scrittto su questo preclaro esempio di intesa, comunicazione e collaborazione tra MIUR e UU.SS.RR. “La conclusione farsa di un concorso… Un'amara farsa. Avevano già scelto la sede i 355 neo presidi lombardi promossi dal recente concorso. Un'operazione sconvolgente, con prove rifatte, 32 ricorsi al Tar, candidati prima promossi e poi bocciati e viceversa, E finalmente la proclamazione degli idonei, subito chiamati in causa per dare a centinaia di scuole un responsabile. Ma al momento di firmare il contratto l'amara sorpresa: tutto sospeso, fino al prossimo primo settembre… Tutto blocccato da una direttiva ministeriale che aveva imposto al direttore regionale Francesco De Sanctis di soprassedere… Il caso lombardo non è tuttavia unico: in Toscana, in Puglia, in Campania, in Molise questo concorso ha dato luogo a contestazioni e conflitti di ogni genere. Una sconcertante successione di irregolarità che dimostrano un incredibile incapacità della pubblica amministrazione di gestire la scuola. (Fonte:www.scuolaoggi.org - 07/03/2014)

° I dati Istat non lasciano dubbi: il 2013 è stato il sesto anno del trend recessivo
PIL e spesa privata sono in flessione. A volere trovare dati in crescita, ci sono quello del debito pubblico e quello della disoccupazione ! Tra capo e collo del volenteroso Renzi, si abbatterà la procedura d’infrazione da parte della Commissione U.E.
Prodotto Interno Lordo: - 1,9 (nel 2012, la produttività era calata del 2,4%). Consumi privati: -3,6 miliardi di euro (in percentuale si tratta del - 2,6%; nel 2012 erano calati del 4%). Il debito pubblico ha registrato un nuovo record: il 132,6%. La disoccupazione è al 12,9%. Il rapporto deficit/Pil è al 3% (stesso livello del 2012). Cala l’avanzo primario, cioè l’indebitamento netto meno la spesa per interessi, al 2,2% rispetto al Pil (nel 2012 era 2,5%).
(Fonte: Roberto Ciccarelli, il Manifesto, 3.3.2014)

° Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione: Un’importante iniziativa di “accompagnamento”.
E’ il Seminario nazionale “Indicazioni per promuovere competenze” - Abano Terme, dal 29 al 30 maggio 2014. Le spese di soggiorno saranno finanziate; quelle di viaggio resteranno a carico delle scuole o degli UU.SS.RR. partecipanti. L’Istituto Alberghiero “Pietro D'Abano” curerà la logistica del Seminario, per conto dell’USR per il Veneto.
Con l’a.s. 2013-2014 sono entrate in vigore le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione (www.indicazioninazionali.it) la cui adozione, da parte delle scuole, è stata accompagnata da un Comitato scientifico nazionale e da staff regionali, grazie al finanziamento di 1.600.000 Euro. Adesso, l’USR per il Veneto e la D.G. per gli Ordinamenti organizzano questo Seminario rivolto a Dirigenti scolastici e a Docenti delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo, di ogni parte d’Italia. Il Seminario sarà un’occasione di riflessione, condivisione e confronto di esperienze sulle Indicazioni 2012, con riguardo alle tematiche seguenti: costruzione dei curricoli, didattica, valutazione per competenze (con riferimento alle 8 competenze chiave europee e al profilo finale dello studente). E’ prevista la partecipazione di 200 tra Dirigenti scolastici, docenti e referenti regionali. In accordo con il Comitato Scientifico Nazionale, la quota riservata al Veneto è stata stabilita in 70 unità, e 130 saranno i partecipanti provenienti dalle altre Regioni, individuati dai competenti UU.SS.RR., in base al numero stabilito (si veda l’allegato 2, Quote regionali di partecipazione). I loro nomi vanno segnalati, entro il 05.04.2014, ad entrambi gli indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Gli UU.SS.RR. dovranno anche segnalare quanto richiesto all’all. 1 (le esperienze più significative condotte nel territorio, attinenti le tematiche dei workshop, e materiali da illustrare in un apposito meeting point). Nel sito del MIUR, si legge il programma di massima della duegiorni e questo elenco delle tematiche e comunicazioni per i workshop e per lo spazio espositivo: - Competenze e curricolo (curricoli verticali per competenze; competenze chiave e competenze di base; integrazione dei saperi; didattiche per le competenze); - Competenze e Ambiente d’apprendimento (organizzazione del gruppo classe; apprendimento sociale e cooperativo; laboratorialità; nuove tecnologie); - Competenze e inclusione (le didattiche per la competenza come spazi per la personalizzazione, l’integrazione e l’inclusione); - Competenze e cittadinanza (formare persone e cittadini autonomi e responsabili; le competenze come fattori di resilienza; percorsi per la costruzione delle competenze metodologiche, metacognitive e sociali); Competenze e valutazione (osservare, verificare e valutare le competenze; valutazione delle competenze e valutazione del profitto; usare i dati della valutazione per migliorare l’apprendimento); - Competenze e verticalità del curricolo 3-13 (Identità, autonomia, competenza. Costruire il profilo finale e valutare competenze dei bambini e delle bambine dalla scuola dell’infanzia al termine del 1° ciclo).

° Automatismi stipendiali del personale della scuola
Saranno finanziati ricorrendo sia ai residui del Fondo di cui al Piano programmatico varato nel 2008, sia al Fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa A.s. 2013-2014. La soluzione è, dunque, una partita di giro nel bilancio della Scuola.
La settimana scorsa, al Senato, la maggioranza politica ha trovato il modo per neutralizzare, per il personale delle scuole, gli effetti residui del decreto n. 78/2010 (prorogato con il DPR n.122/2013). La soluzione sta nel disegno di legge di conversione del decreto legge n.3/2014, che la Camera dei deputati dovrà a sua volta, entro giugno, convertire in legge. Contestualmente, la Commissione ha individuato la copertura finanziaria (quasi 39 milioni) necessaria per consolidare l’incremento stipendiale al personale ATA destinatario delle posizioni stipendiali acquisite con la qualifica a mansioni aggiuntive: si attingerà al Fondo per il funzionamento amministrativo e didattico di ciascuna scuola, per circa 5mila euro. Non era questa la soluzione che poteva soddisfarci, e anche la CGIL esprime disappunto.

° Verso il traguardo, la vicenda delle assunzioni in ruolo degli ATA
Il Ministero delle Finanze ha dato l’OK ed è prossimo quello della Funzione pubblica
Le immissioni per l'anno 2013/14 sono 3730, e per il 2014/15 i posti preventivati sono 4.317. Quasi 200 posti sono stati sottratti dalla disponibilità complessiva, e riservati ad altrettanti docenti "inidonei all’insegnamento e idonei ad altri compiti" che hanno optato per le mansioni di assistente amministrativo e di assistente tecnico. (Fonte, Orizzontescuola, 05 – 03 – 2014)

° Edilizia scolastica: prorogato il termine del 28 febbraio, per l’affidamento dei lavori
Il C. dei M. proroga di due mesi i termini entro i quali gli EE.LL. potranno cantierare.
L’entusiasmo giovanile di Renzi è indigesto ad alcuni ma (se seguiranno le realizzazioni) non a noi, pregiudizialmente. Ecco lo “stile Renzi” nelle questioni della Scuola: scrive a ottomila tra sindaci e presidenti di provincia: «Vi chiedo di scegliere all’interno del Comune un edificio scolastico». Un chiacchiericcio superfluo, o un metodo efficace per svegliare il pachiderma burocrazia ? Per le opere edilizie finanziabili con il Piano edilizia scolastica da 150 milioni (decreto “Fare”) si è resa necessaria una proroga, per l’inerzia delle autorità territoriali che, a fine febbraio, avevano affidato soltanto 207 appalti (circa il 30% degli interventi possibili) impegnando 35,7 milioni complessivamente (un quarto delle risorse a disposizione). Non sarà parso vero, a Renzi, di contattare gli ex colleghi (gli amati sindaci), con una lettera intonata al suo linguaggio diretto: «Stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del governo». Per prima cosa, chiede ai sindaci non dettagliati progetti esecutivi ma l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento previste, la tempistica di realizzazione. Palazzo Chigi promette di intervenire con celerità semplificando le procedure di gara e liberando gli appalti approvati, dal computo del patto di stabilità interna. Come per ogni altro vagito del neonato Governo, anche questa lettera ha fatto storcere alcune bocche. Su ItaliaOggi del 4 marzo, Emanuela Micucci precisa: “Renzi chiede ai sindaci info che il Miur ha già… Le informazioni che si cercano a mezzo lettera, il Miur già le possiede, anche se a volte incomplete. L'anagrafe dell'edilizia scolastica, nata nel 1996, proprio censire il patrimonio scolastico e il suo stato di conservazione utilizza i dati forniti da comuni e province a cui ora Renzi chiede le stesse informazioni. Non solo. Il mese scorso l'ex ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza ha dato il via alla riforma dell'anagrafe creando il Sistema nazionale delle anagrafi dell'edilizia scolastica (Snaes), costruito sulla base delle anagrafi regionali, quelle che 11 regioni già si erano date. Un'esigenza nata perché l'anagrafe nazionale non decollava…”. Sullo stesso quotidiano, Alessandra Ricciardi manifesta perplessità: “Il gran ginepraio della sicurezza…. Fondi scarsi e incerti…. Procedure lente, competenze non chiare, fondi che prima si annunciano e poi, fatta la programmazione dell'intervento, si scopre non esistono più. Questo ed altro è quanto succede per gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Una situazione talmente caotica che non esistono neanche stime univoche sul numero di interventi di fare e sui fondi necessari… Il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, parla di un piano straordinario di 4 miliardi, realizzato agendo sul fronte dei mutui garantiti da cassa depositi e prestiti e lo sblocco dei fondi disponibili nelle casse di alcuni enti locali. Sarebbero 5 i miliardi di euro, secondo l'Ance, resi inservibili dai paletti del patto di Stabilità… Andrà disboscata la selva di norme che spesso ha reso difficile l'accesso ai finanziamenti”. Ancora più drastico, su Il Fatto Quotidiano, l’incipit dell’articolo di Marina Boscaino: “Renzi non ha letto l’annuale rapporto di Legambiente sull’edilizia scolastica, il XIV, pubblicato all’inizio dell’anno, che testa la qualità delle strutture e dei servizi della scuola in 94 capoluoghi di provincia. Non si spiega altrimenti la sua ingenuità”. Dunque, addirittura la parola “ingenuità” che, se la correliamo al titolo dell’articolo (“Edilizia scolastica: la politica del fare e quella degli annunci”, sembra sottintendere una prospettiva nera (per l’Italia): - Renzi c’è o ci fa. Prosegue, impietosa, la Boscaino: “Ecco convergere la politica del fare e la politica degli annunci: non sono in contraddizione, nel mondo dell’effimero, della rapidità che condiziona la nostra percezione e il nostro senso critico, dello smart. In primo luogo, Renzi ha sbandierato ai media l’attivazione di una richiesta di dati di cui la Presidenza del Consiglio è già in possesso; non una parola, poi, sui concreti fondi a disposizione. Nessuna politica ponderata, studiata, che poggi su competenze serie nello specifico complesso campo… L’egemonia del cinguettio, della mail informale…, la rapidità che fa notizia uccidono la riflessione, l’approfondimento. Su tutto, la fa da padrone un impressionante personalismo. È lecito dubitare che queste pratiche demagogiche possano fornire risposte convincenti al quadro tracciato da Legambiente….”. LaRepubblica.it (Francesco Merlo) scrive di Renzi dentro la scuola di Siracusa, come una scena kitsch: “...l’Italia intera lo ha visto ubriaco di lusinghe. Ha cominciato ad abbracciare tutti… A Siracusa non c’è stata la manipolazione sordida tipica dei regimi ma la paideia, il tentativo di ridurre i bambini a protesi ornamentale, di formarli alla piaggeria e all’adulazione”. Marginalmente, segnaliamo che è improprio usare “paideia” nell’accezione dl formazione alla piaggeria e all’adulazione. Da questi giudizi (pregiudizi ???), per adesso ci dissociamo: dopo la sequenza recente di uomini politici senza qualità, speriamo di essere in presenza di una svolta. Un suggerimento a Renzi:nelle scuole vada senza preavviso se vuole conoscerne la condizione.