° Erogazione finanziamenti per progetti delle Consulte Provinciali Studentesche e dei coordinamenti regionali delle CPS.
Nel sito del MIUR è pubblicata, a cura della D.G. per lo studente, l’Integrazione e la Comunicazione la tabella che riporta l’elenco dei Progetti delle Consulte, presentate ai sensi del bando emanato con Nota ministeriale dello scorso Maggio, approvati.
Com’è noto, nella Scuola, l’ordinamento della rappresentanza democratica prevede, a livello nazionale, che gli studenti siano organizzati nel «Forum nazionale delle associazioni studentesche»; a livello locale, sono rappresentati nella Consulta provinciale degli studenti, composta da membri elettivi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della provincia (D.P.R. 567/1996 e D.P.R. 156/1999).

° I maestri diplomati entro l’a.s.2001/2002: Nessuno potrà ripagarli del danno subìto
E’ doveroso dire che questo modo di amministrare poco ha di democratico, e che non è la prima volta che i decisori politici del MIUR, sordi alle tesi ragionevoli dei lavoratori e nella speranza che questi mollino, tirano dritto con provvedimenti privi di fondamento giuridico. La sconfitta più clamorosa, e non l’unica, dall’ANIEF l’hanno avuta sulla questione “pettine/coda” delle graduatorie dei docenti precari ma in quel caso, per tutelare decine di migliaia di colleghi, dovette pronunciarsi la Consulta.
Chiamata a esprimere parere consultivo su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, lo scorso settembre, la seconda sezione del Consiglio di Stato ha stabilito che il diploma di scuola o di istituto magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 ha “ex lege” valore abilitante. Per effetto di questo parere, i maestri che hanno presentato ricorso saranno inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto. Da parecchio tempo, il nostro presidente, Marcello Pacifico, ha posto, e per primo, la questione del buon diritto di questa categoria di precari diplomatisi prima del 2001/02, ai quali negli ultimi cinque anni è stato negato di inserirsi nelle graduatorie permanenti, poi trasformate in GE: per l’errata interpretazione della norma, in circa 50 mila non più giovanissimi colleghi si vedono esclusi dalle graduatorie di II fascia d’istituto (riservate agli abilitati) e tenuti in terza fascia; di conseguenza, sono stati privati di chance lavorative alle quali hanno diritto. Adesso, il diritto riconosciuto dal C. di S. ai 220 ricorrenti dovrà essere esteso a tutti costoro, con sostanziale rimaneggiamento delle graduatorie. Sulla questione c’era già stata una pronuncia in sede U.E., che riconosceva il pieno valore abilitante di questi diplomati. Adesso sono trascorsi sei mesi dal parere della Consulta senza che il MIUR abbia attivato le contromisure necessarie a prevenire ulteriori danni a questi diplomati-abilitati. E’ lecito, pertanto, chiedersi se al MIUR dormano o siano inerti o siano indolenti o si nascondano alle proprie responsabilità. In tutti i casi, occorrerebbe studiare seriamente come fare pagare i danni, non all’erario, in solidum ai decisori politici e amministrativi che vengono meno così clamorosamente alle proprie funzioni. Quando l’ANIEF auspica un rinnovamento della politica scolastica, intende che si scelgano persone non solo esperte in materia di Scuola ma anche sensibili al diritto; occorre, infatti, che la presa delle decisioni politiche rispetti l’equilibrio democratico tra i poteri: se l’Amministrazione disconosce il buon diritto dei cittadini crea squilibrio tra i poteri istituzionali, e se nicchia dinanzi alle sentenze giudiziarie, lede i diritti dei cittadini. A questi colleghi, i cui diritti sono stati calpestati da governanti insulsi, il danno non potrà mai essere ristorato, perché indietro nel tempo non si torna, e chi è stato gravato sotto il peso dell’ingiustizia, questa soma se la porterà sempre. Vogliamo dirigenti politici leali, sensibili culturalmente e pronti alle regole della democrazia. Finché questo non sarà, l’ANIEF dovrà continuare sulla strada fin qui percorsa della difesa giudiziaria del personale della scuola.
Doverosamente segnaliamo che il M5S si è mosso sul piano parlamentare denunciando come “incomprensibile”, il comportamento tenuto da Miur ed evidenziandone un ulteriore effetto: “Ora per migliaia di aspiranti maestri con quel diploma non ha più senso frequentare i Pas… Il ministero dell’Istruzione, infatti, aveva l’obbligo, una volta uscita la sentenza, di dare ad essa la massima pubblicità e di produrre atti conformi nell’arco massimo di 30 giorni. Inoltre in base alla Legge Brunetta (69 del 2009), è previsto che il parere del Consiglio di Stato sia vincolante… Con il pronunciamento della Consulta è stato dunque sciolto un altro groviglio burocratico-economico in quanto diventa superflua, se non addirittura ridondante, la partecipazione ai Pas, dal momento che i docenti”. Siamo d’accordo, e riteniamo che M5S sia al corrente che l’ANIEF aveva posto il problema per prima e solitaria.

° Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A., per l'a.s. 2014/15.
Gli insegnanti presenteranno le domande entro il 29.03.2014; il personale ATA potrà farlo dall’11 marzo al 9 aprile. Bando e allegati, nel sito del MIUR: www.istruzione.it
L’O.M. n.32 del 28.02.2014, la prima a firma Giannini, è articolata come riportiamo in abstract.
TITOLO I DISPOSIZIONI COMUNI. - ART. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE, DURATA E DECORRENZA DELL'ORDINANZA. (omissis…). - ART. 2 - TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITA’. 1. Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale docente ed educativo è fissato al 28 febbraio 2014 ed il termine ultimo è fissato al 29 marzo 2014 . Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale A.T.A. è all’11 marzo 2014 ed il termine ultimo al 9 aprile 2014. 2. I termini per le successive operazioni e la ….(omissis…).
- ART. 3 - PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. 1. Il personale docente, educativo ed A.T.A. deve indirizzare le domande di trasferimento e di passaggio, redatte in conformità degli appositi modelli riportati negli allegati alla presente Ordinanza e corredate dalla relativa documentazione, all’U.S.R. – Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia di titolarità e presentarle al dirigente scolastico dell’istituto o dell’ufficio presso cui presta servizio. …
2. Il personale che presta servizio presso uffici di amministrazioni statali, presenta la domanda di trasferimento al dirigente scolastico dell’istituto di titolarità. 3. Il personale, il cui rientro e restituzione al ruolo di provenienza viene disciplinato dall’art. 5, commi 1 e 2, del C.C.N.I. sulla mobilità, deve presentare domanda all’U.S.R. – Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia scelta per il rientro, entro il 14 marzo 2014 nel caso di personale
docente, entro il 26 marzo 2014 nel caso di personale A.T.A., ai fini dell’assegnazione di sede di titolarità prima delle operazioni di mobilità. Nell’impossibilità di ottenere le sedi richieste, per mancanza di disponibilità, gli interessati sono riammessi nei termini e possono presentare domanda di mobilità al predetto ufficio, il quale la acquisisce al sistema informativo per l’assegnazione della sede definitiva nel corso delle operazioni di movimento. 4. Le domande dei docenti appartenenti ai ruoli della Val d’Aosta, intese ad ottenere il trasferimento o il passaggio nelle scuole del rimanente territorio nazionale, debbono essere inviate all’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. 5. (omissis…). 6. I docenti devono redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità dei seguenti allegati e secondo le istruzioni riferite agli allegati medesimi: - scuole dell’infanzia, modelli A1, A3 (allegati G/1 e G/2); - scuole primarie, modelli B1, B4 (allegati H/1 e H/2) - istituti istruzione secondaria di I grado, modelli C1, C2, C3 (allegati I/1, I/2, I/8);
- istituti istruzione secondaria di II grado, modelli D1,D2,D3 (allegati J/1, J/2,J/12). 7. I docenti che chiedono contemporaneamente il trasferimento ed il passaggio debbono presentare una domanda per il trasferimento e tante domande quanti sono i passaggi richiesti. Le domande di passaggio di ruolo possono essere presentate per un ruolo.
8. In caso di richiesta contemporanea di trasferimento e di passaggio è consentito documentare una sola delle domande, essendo sufficiente per l'altra il riferimento alla documentazione allegata alla prima… 9. (omissis…). 10. Il personale educativo deve redigere le domande di trasferimento e di passaggio, in conformità degli allegati A) e B) .
11. Il personale A.T.A. deve redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità dei modelli MN e PN degli allegati B1 e C1…. 12. (omissis…). 13. (omissis…). 14. (omissis…). 15 (omissis…). 16 (omissis…).
- ART. 4 - DOCUMENTAZIONE DELLE DOMANDE. 1. Le domande sono prese in esame solo se redatte utilizzando l’apposito modulo disponibile nella rete INTRANET ed INTERNET o predisposto nell’area POLIS da utilizzare per la presentazione on line delle domande… 2. Le domande vanno corredate dalle dichiarazioni dei servizi prestati, redatte in
conformità ai modelli D ed E riportati negli allegati alla presente ordinanza o a quelli predisposti nell’area POLIS…
3. (omissis…) 4. (omissis…) 5 (omissis…) 6 (omissis…). 7. Il personale che chiede il passaggio deve dichiarare di possedere l’abilitazione o l’idoneità richiesta. 8. I docenti che, nell'anno scolastico precedente a quello cui sono riferite le operazioni di mobilità professionale, sono utilizzati su altra classe di concorso, diversa da quella di titolarità, per la quale hanno l'abilitazione, devono allegare una dichiarazione personale, resa sotto la propria responsabilità, con la quale attestano tale utilizzazione, indicando la classe di concorso di titolarità e quella di utilizzazione. 9. (omissis…). 10. (omissis…). 11. Per la documentazione e le certificazioni …, gli UU.SS.RR. e le istituzioni scolastiche sono tenuti all’osservanza delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive … 12 (omissis…). 13 (omissis…).
- ART. 5 - RETTIFICHE, REVOCHE E RINUNCE. 1. Successivamente alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio non è più consentito integrare o modificare (anche per quanto riguarda l’ordine) le preferenze già espresse, né la documentazione allegata. 2. E' consentita la revoca delle domande….
3 (omissis…). 4 (omissis…). 5. Non è ammessa la rinuncia, a domanda, del trasferimento concesso, salvo che tale
rinuncia sia richiesta per gravi motivi sopravvenuti debitamente comprovati e a condizione che il posto di provenienza sia rimasto vacante e che la rinuncia non incida negativamente sulle operazioni di gestione dell’organico di fatto….
- ART. 6 -ORGANI COMPETENTI A DISPORRE I TRASFERIMENTI ED I PASSAGGI - ART. 7 - FASCICOLO PERSONALE.
TITOLO II - PERSONALE DOCENTE. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI - ART. 8 - DOMANDA DI TRASFERIMENTO E DI PASSAGGIO DI CATTEDRA (omissis…). - ART. 9 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE. 1…..
2. Le preferenze possono essere del seguente tipo: a) scuola; b) circolo (1); c) distretto; d) comune; e) provincia;
f) dotazione organica provinciale; g) dotazione organica di sostegno (D.O.S.), per la scuola secondaria superiore;
h) centri territoriali (corsi per l’istruzione e la formazione dell’età adulta). 3. Gli insegnanti aspiranti al movimento hanno, quindi, la possibilità di chiedere, con una sola preferenza, usando le indicazioni di cui alle lettere c), d) ed e), tutti gli istituti ubicati rispettivamente nell'area territoriale del distretto, del comune o della provincia. In tal caso possono essere assegnati anche alle unità scolastiche autorizzate successivamente alla presentazione della domanda di movimento e comprese nelle preferenze medesime. 4. Le indicazioni sintetiche di cui alle lett. c), d) e) comportano, pertanto, che l'assegnazione può essere disposta indifferentemente per uno qualsiasi degli istituti, scuole o circoli (o plessi nei casi previsti) compresi, rispettivamente, nel distretto, nel comune o nella provincia…. 5 e segg… (omissis…).
- ART 10 - ADEMPIMENTI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI … (omissis…). CAPO II – DISPOSIZIONI SPECIFICHE - ART. 11 – POSTI IN ORGANICO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. - ART. 12 - POSTI DELL’ORGANICO DI CIRCOLO NELLA SCUOLA PRIMARIA (omissis…). - ART. 13 -POSTI PRESSO CONVITTI NAZIONALI…
CAPO III - MOBILITA’ PROFESSIONALE. - ART. 14 - DISPOSIZIONI GENERALI SUI PASSAGGI DI RUOLO. 1. Il passaggio di ruolo può essere richiesto per un solo grado di scuola (dell’infanzia, primaria, scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado) e per una sola provincia; il passaggio di ruolo per la scuola secondaria di II grado può essere richiesto anche per più province. Nell’ambito del singolo ruolo, il passaggio può essere richiesto per più classi di concorso appartenenti allo stesso ordine e grado di scuola. Nel caso di presentazione di domande di trasferimento, di passaggio di cattedra e di passaggio di ruolo, il conseguimento del passaggio di ruolo rende inefficace la domanda di trasferimento, di passaggio di cattedra o trasferimento o passaggio di cattedra eventualmente disposto.
ART. 14 BIS PASSAGGI DEL PERSONALE COLLOCATO FUORI RUOLO. 1. Il personale docente in servizio presso le istituzioni scolastiche e culturali all’estero, il personale della scuola primaria che cessi dal collocamento fuori ruolo…
- ART. 15 -MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI PASSAGGIO DI RUOLO. (omissis…). - ART. 16 -
DISPOSIZIONI TRANSITORIE PER I PASSAGGI DI CATTEDRA ALLE CLASSI DI CONCORSO DI CUI ALLA C.M. N. 215 DEL 23/6/95 E RELATIVA C.M. N. 70 DEL 23/2/98. 1. Relativamente alle classi di concorso contemplate nella circolare n. 215/95 e circolare n. 70/98, prima dell'inizio delle operazioni di trasferimento in ambito provinciale, gli Uffici territorialmente competenti devono procedere all'effettuazione dei passaggi sulla base delle singole graduatorie d'istituto per i posti risultanti in organico di diritto del medesimo istituto….. 2. Per le classi di concorso medesime non si effettuano trasferimenti interprovinciali per le province dove non risulti esaurita la relativa graduatoria provinciale…
TITOLO III - PERSONALE EDUCATIVO. - ART. 17 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE. 1. Le domande di trasferimento e di passaggio ruolo possono essere presentate per non più di tre province entro i termini fissati dall’art. 2. Le domande di passaggio di ruolo possono essere presentate per un solo ruolo. 2.3.4.5.6.7 (omissis…) - ART. 18 ADEMPIMENTI DEI DD.SS. E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI (omissis…). -ART. 19 –ASSEGNAZIONI DEFINITIVE SEDE
TITOLO IV - PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO ED AUSILIARIO. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. - ART. 20 -
AVVERTENZE E TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITÀ. 1. Le disposizioni relative alla mobilità, contenute nel presente titolo si applicano al personale A.T.A., appartenente al ruolo provinciale, con rapporto di lavoro a t.i. alla data di presentazione della domanda, ai sensi delle vigenti disposizioni. 2. (omissis…). 3. I trasferimenti degli assistenti tecnici vengono disposti sulla base della tabella di corrispondenza aree-laboratori-titoli. Il possesso dei titoli di accesso delle prescritte patenti ove richiesto, deve essere documentato esclusivamente in presenza di domanda di trasferimento per aree diverse da quella cui appartiene il laboratorio di titolarità dell'aspirante al trasferimento…
- ART. 21 - DOMANDA DI PASSAGGIO AD ALTRO PROFILO. 1. La domanda di passaggio ad altro profilo della stessa area é presentata entro gli stessi termini previsti dal precedente art. 2 e secondo le stesse modalità utilizzando
l'apposito modulo di cui all'all. C1. In particolare, nel caso di richiesta di trasferimento interprovinciale e di passaggio di profilo per provincia diversa da quella di titolarità, l'individuazione della seconda provincia deve coincidere….
2. (omissis…) 3. Il personale A.T.A. può richiedere, qualora risulti in possesso dei titoli richiesti, il passaggio a più profili della stessa qualifica. Ll'interessato deve produrre tante domande quanti sono i profili richiesti fino max di tre….
- ART 22 - POSTI RICHIEDIBILI. 1. Gli istituti comprensivi comprendenti sezioni di scuola dell’infanzia e/o scuola
primaria e classi di scuola secondaria di I grado e quelli istituiti a seguito dei piani di dimensionamento attuati negli anni precedenti sono considerati, nei codici sintetic espressi… sia come primarie sia come secondarie di I grado…..
- ART. 23 – PREFERENZE. 1. Le preferenze, in numero non superiore a 15, debbono essere indicate nell'apposita
sezione dei moduli domanda. Le preferenze possono essere del seguente tipo: a) scuola; b) distretto;c) comune;
d) provincia; e) centro territoriale. 2. (omissis…). 3. Le preferenze sintetiche, provincia o distretto intercomunale, pur comprendendo il comune di ricongiungimento o riavvicinamento al coniuge, o alla famiglia, non danno luogo automaticamente al punteggio suppletivo. 4. Tale punteggio viene attribuito soltanto se l'aspirante ha indicato anche… nella sezione I -preferenze- il codice del comune di ricongiungimento o riavvicinamento. - ART. 24 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE-MODALITÀ. 1. Il personale A.T.A. di ruolo può chiedere il trasferimento ad altre sedi nell'ambito della provincia di titolarità o per sedi di una sola altra provincia (diversa da quella in cui è titolare) o congiuntamente per entrambe. 2. Qualora intenda avvalersi di entrambe le facoltà, deve presentare congiuntamente le due domande…. 3.4.5. (omissis…). 6. Per il personale soprannumerario che, ai sensi del secondo comma dell’art. 48 del contratto sulla mobilità, presenti domanda di trasferimento condizionandola al permanere dello stato di soprannumerarietà, vengono considerate valide le preferenze del tipo sintetico anche se comprensive della scuola in cui figura titolare, con l'avvertenza che, qualora il personale predetto abbia espresso come preferenza sintetica il comune o il distretto di titolarità, è graduato, per queste ultime preferenze, secondo il punteggio spettante a domanda. 7. 8. (omissis…).
CAPO II - ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI. - ART. 25 - ADEMPIMENTI DEI DD.SS. E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI

° Anche nella nomina dei sottosegretari, rispettata la tradizione
Sembra uno scherzo: Neanche per sbaglio ne capita mai uno che abbia conoscenza e esperienza di Scuola. Stando così le cose, per questo giro non aspettiamoci novità.
Continuità: il giovane fiorentino, già dirigente di cooperative, Toccafondi Gabriele (ma non era in quota PDL ? Eletto nel Popolo della Libertà dal 2008 al 2013). Un intruso ? No, affatto ! Evidentemente il nuovo governo terrà fermi due fondamentali dei precedenti governi: la “Libertà di educazione” (locuzione ipocrita che si traduce: finanziamento alle scuole pubbliche non statali, cioè alle scuole paritarie). Ecco un fermo proposito, di vecchia data: “da sempre”, ferma posizione: “Da sempre ripeto, anche alzando la voce, che il contributo non è un “regalo” fatto a queste scuole, erroneamente definite private, come invece qualcuno continua a dipingerlo in manifestazioni di piazza, ma un aiuto per garantire la vera libertà di educazione”. Fu lui, lo scorso anno in settima commissione al Senato, a confermare la sorte degli “inidonei”.
Imprenditore: la senatrice barese di Monti per l’Italia (ora, scissionista in Gruppo per l’Italia) Angela D'Onghia, a 25 anni già amministratore delegato nell’azienda manifatturiera di famiglia; ora anche dirigente in Confindustria. Un’altra signora che si applicherà a studiare la Scuola. Sindaco. Roberto Reggi, ingegnere e già sindaco di Piacenza. Ora, nel direttivo dell’ANCI. Per Renzi: un fratello. Studierà la Scuola insieme all’imprenditrice. Sembra uno scherzo: gente di scuola, al MIUR, proprio che non ce ne vogliono. Comincio a pensare che non ce ne vogliano gente di scuola neanche a scuola. La pensano, forse, come quel Papa…: ”Chi non sa, insegna”.

° Iscrizioni scolastiche: Un marzo denso di adempimenti
Il MIUR li elenca, nella nota n.595/14 ai dirigenti degli uffici periferici e delle scuole
- Fino all’8 marzo, le scuole di destinazione possono ultimare l’inserimento delle domande di iscrizione ricevute e rimaste in sospeso, accedendo ad “IscrizioniOnLine“. - Fino al 15 marzo, sul SIDI, la gestione delle domande pervenute (scuole di destinazione), e la comunicazione delle scelte dei percorsi degli alunni frequentanti l’ultimo anno della Secondaria di I grado che non hanno effettuato l’iscrizione nel sistema scolastico (scuole di provenienza). - Dal 1 marzo, le scuole paritarie hanno a disposizione, nel SIDI, la funzione di “Iscrizione diretta” per inserire le domande raccolte in formato cartaceo. - Dal 17 marzo al 22 marzo, il Ministero provvede a definire l’accettazione di tutte le domande di iscrizione inoltrate alle scuole, ma che non sono state accettate o smistate dalle scuole stesse. Durante questo periodo le segreterie scolastiche non possono operare sulla funzione Gestione iscrizioni. Dal 24 marzo: le scuole di provenienza continuano ad operare sull’anno scolastico corrente e quindi sulla rete scolastica di riferimento nell’anno 2013/2014; le scuole di destinazione statali, con riferimento alle iscrizioni, operano nell’anno scolastico 2014/2015, sulla nuova rete scolastica; Le scuole di destinazione paritarie continuano a gestire le iscrizioni SIDI operando nell’anno scolastico corrente (2013/2014). Per ogni chiarimento è possibile contattare il numero verde 800.903.080, o il Servizio Statistico.

° E’ iniziato il lavorio sotterraneo per scavare sotto i piedi del nuovo governo
Tra le talpe scorgiamo il volto dell’ex ministro Carrozza. Già ha nostalgia?
Ecco che cosa, intervistata, la Carrozza (notoriamente, dotata di solida esperienza e conoscenza di Scuola) consiglia al suo successore al Miur, Stefania Giannini: “Sarebbe meglio essere più prudenti all'inizio bisogna conoscere la situazione. Io ci ho messo un po' di tempo. Prima bisogna capire bene i problemi, poi proporre una politica, anche nuova" (sic !) … "Giannini giustamente (sic !) vuole stabilire una sua linea ma deve imparare (sic !) a essere prudente perché ( sic !) alla scuola sono interessati milioni di cittadini". Questa la dichiarazione tra rosico e nostalgia della Carrozza; e conclude: “Io resto a disposizione del Paese. Ho fatto il ministro, ma mi considero prima di tutto un servitore dello Stato". A volte ritornano !
(Fonte: tuttoscuola.com – 2 marzo 2014)

° Sulla Scuola ci tocca prendere lezioni dagli USA
Le P-Tech (Pathways in Technology early college high school) prolungano gli studi
Da qualche anno sono nate scuole secondarie che invece dei classici quattro anni di high school, propongono un ciclo di studi della durata di sei anni; il biennio extra serve per coseguire l'associate's degree: un titolo di studio che fornisce competenze lavorative, in partnership con le aziende che mettono a disposizione tutor. (Fonte: latecnicadellascuola – 1.03.2014)

° Esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole
Il Consiglio dei Ministri autorizza la proroga, al 31 marzo 2014, dei contratti stipulati dalle scuole.
E’ una misura che tampona, senza risolvere, l’annoso problema di circa 24.000 lavoratori. Il prossimo passo è l’imminente incontro tra gli esperti del MIUR e quelli del Ministero del Lavoro, con l’obiettivo di predisporre un piano interministeriale biennale di ricollocazione e riqualificazione di questi lavoratori. Nel frattempo il Miur ha inviato alle scuole che utilizzano questo tipo di personale la seguente Nota che spiega le modalità di proroga dei contratti: “Nota urgente in merito all'acquisto dei servizi di pulizia ed altri ausiliari – DL. 28 febbraio 2014. In data odierna, 28 febbrai 2014, è stato emanato un decreto-legge che dispone:  per i territori (ad oggi tutti tranne Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia) ove la convenzione-quadro Consip per l'acquisto dei servizi di pulizia ed altri ausiliari è attiva, l'incremento del limite di spesa di cui all'articolo 68 comma 5 del decreto-legge 69/2013, al fine di acquistare ulteriori servizi per il mese di marzo nel limite dell'assegnazione che sarà a breve disposta;  per i territori (ad oggi solo Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia) ove la convenzione quadro Consip per l'acquisto dei servizi di pulizia ed altri ausiliari non è attiva, l'acquisto di detti servizi per il mese di marzo mediante ricorso all'impresa che li ha svolti sino al mese di dicembre 2013, alle medesime condizioni economiche e tecniche e nel limite dell'assegnazione che sarà a breve disposta. A breve questa Direzione assegnerà con apposita nota la somma disponibile per il mese di marzo per l'acquisto dei servizi di pulizia ed altri ausiliari, ad integrazione dell'assegnazione già disposta con la nota recante indicazioni per la predisposizione del Programma Annuale 2014. Detta somma sarà indicativamente analoga a quella già assegnata per ciascuno dei mesi di gennaio e febbraio. Per le scuole delle regioni Basilicata e Calabria, in considerazione della prossima attivazione della convenzione-quadro Consip, si daranno a breve, altresì, istruzioni in merito alla procedura da seguire per il ricorso, dal mese di aprile, al medesima convenzione”.

° Imagining Europe, per studenti di età compresa fra i 14 e i 20 anni.
Iscrizione gratuita per il Laboratorio Audiovisivo (con cellulari) organizzato da Young European Cinema On The Move in collaborazione con il Festival RIFF.
Si tratta di un progetto, cofinanziato dalla Direzione Generale della Comunicazione del Parlamento Europeo, volto a promuovere il dibattito e la riflessione sull’Europa, e a favorire l’interesse dei cittadini per il processo decisionale e di costruzione della UE. Young European Cinema On the Move si svolge a Roma (Italia), Minorca (Spagna), Ston e Dubrovnik (Croazia). Le attività romane iniziano con il laboratorio Imagining Europe, che si terrà gratuitamente presso la Biblioteca Goffredo Mameli, fra il 7 e il 15 marzo. I partecipanti realizzeranno cortometraggi sul tema dell’uguaglianza delle donne e delle pari opportunità. L’iscrizione, gratuita si effettua a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (indicando, in oggetto: “Richiesta iscrizione laboratorio Imagining Europe”). La selezione si realizzerà tenendo conto dell’ordine d’arrivo delle domande, che saranno accettate fino a un tetto massimo di 15 partecipanti. Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° Ancora un concorso per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado
Il titolo è: “L’ITALIA INCOMPIUTA”; è finalizzato alla realizzazione di una mappatura delle opere incompiute nelle varie Regioni
Gli studenti partecipanti, dopo aver ricercato e scelto un’opera ritenuta meritevole di riqualificazione, sono chiamati a produrre elaborati idonei a documentare e rappresentare gli aspetti di spreco del danaro pubblico. Il concorso si articola in due sezioni: Sezione A - rivolta agli studenti degli istituti primari e secondari di primo grado (sono ammessi elaborati in forma letteraria, artistica o multimediale); Sezione B (un elaborato di tipo letterario). I gruppi di studenti o le classi che intendono partecipare al concorso dovranno inviare via e-mail la scheda di partecipazione (allegata al Bando) all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il 15 marzo 2014. Gli elaborati dovranno essere inviati all’U.S.R. della propria Regione, con la scheda di partecipazione (All.A),. 4 entro il 15 aprile 2014. Ogni U.S.R. inoltrerà al MIUR l’elenco delle scuole ammesse alla fase nazionale e gli elaborati vincitori. Le scuole interessate a partecipare rinvengono il bando e la scheda di partecipazione, nel sito istituzionale del MIUR.

° La norma della Riforma Fornero sui c.d. 'Quota 96' della scuola è stata “un errore”
Una dichiarazione del presidente della VII Commissione del Senato, Andrea Marcucci
«Chiediamo al governo di dare il via libera alla proposta di legge Ghizzoni per risanare l'errore compiuto dalla riforma Fornero sui cosiddetti 'Quota 96' della scuola, il che consentirebbe di avere nuovi pensionamenti e dunque anche immediati nuovi ingressi tra gli insegnanti. La commissione bilancio ha più volte proposto coperture al provvedimento senza mai trovare adeguato riscontro» (Fonte: Alessandra Ricciardi - ItaliaOggi – 22 febbraio 2014). La proposta di legge C. 249 Ghizzoni et alii, su cui c’è il parere favorevole anche della Commissione Lavoro, propone di modificare l’art.24 della riforma Fornero introducendo norme specifiche per la Scuola.

° L’eventuale riduzione del percorso degli studi nella Scuola. In quale segmento?
Le opinioni del nuovo ministro, del prof. De Mauro, del prof. Israel, e la nostra.
- Due dichiarazioni del ministro Giannini (con riferimento alla sperimentazione, autorizzata dalla Carrozza, che riduce di un anno il corso degli studi secondari di II grado): «Non sono contraria a continuare la sperimentazione ma non sono un’entusiasta sostenitrice dell’idea che eliminare un anno alle scuole superiori sia la carta vincente. Piuttosto, penso che abbiamo tre cicli di scuola, due funzionano molto bene, uno, quello intermedio, molto meno. La scuola media inferiore è quella che ha bisogno di maggiore attenzione». «È in corso una sperimentazione, vediamo come va prima di lanciare proclami a favore o contro. Delle preoccupazioni espresse dai detrattori ne condivido una in particolare, quella di chi è preoccupato possa essere un ulteriore taglio. Se la sperimentazione va a regime si libera il 20% dell’organico: noi pretendiamo che non sia messo a risparmio ma utilizzato nella scuola».
- Tullio De Mauro mette sull’avviso: sarebbe un errore tagliare nel primo ciclo. «Assolutamente non taglierei nel ciclo di base. Sarebbe un grave errore perché per colmare i nostri deficit dobbiamo lavorare molto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Inoltre i nostri studenti in questa fase riportano i migliori risultati nel confronto internazionale. Quindi se vogliamo uscire a 18 anni, meglio dare una sforbiciata alle superiori… Alla base di questa operazione ci dovrebbe essere un ripensamento generale dei programmi e assetto della scuola superiore».
- Giorgio Israel ha espresso parere diverso da quello di De Mauro: «Ben venga garantire a tutti la scuola dell’infanzia, e forse tagliare di un anno la primaria, ma ci si pensi dieci volte prima di toccare medie e superiori. …in Germania si sta tornando indietro rispetto all’accorciamento dei licei. Abbiamo martoriato istruzioni tecniche e professionali tra le migliori del mondo. È indispensabile potenziarle ma alla larga dall’idea sconsiderata di farne pagare il prezzo ai licei».
- Ribadiamo la nostra valutazione: il servizio di istruzione e formazione erogato dallo Stato non deve subire riduzioni quantitative; se ne subisse, ne risentirebbe nel breve arco di tempo il livello culturale generale – in atto già non proprio eccelso – dell’intera popolazione. La eventuale redistribuzione in 12 anni del monte ore complessivo in atto erogato in 13 anni presuppone la valutazione degli effetti, per fasce di età, che si produrrebbero. E’ valutazione possibile da psicopedagogisti ed epistemologi, prima che dai politici. Ove ci fosse il placet di qualificati esperti che individuassero la fascia di età nella quale la contrazione dei tempi di apprendimento non producesse difficoltà eccessive agli alunni, si potrebbero valutare se un tale costo valga il vantaggio, per gli studenti, di completare a 18 anni gli studi. In caso positivo, e solo alla condizione della quale si è detto, ci sarebbe da prendere in considerazione qualche altro aspetto: Mantenendo immutato il monte ore complessivo in atto erogato nei tredici anni del cursus, un anno in meno di studio consentirebbe la dilatazione del tempo scuola al pomeriggio. Le scuole che progettassero di flessibilizzare i curricoli ricaverebbero da ciò un’opportunità. Per una parte della didattica, si potrebbe realizzare in modo sistematico (e non in modo improvvisato e discontinuo) il setting laboratoriale (che richiede più tempo rispetto alla lezione frontale). Inoltre, ad esempio, si avrebbero opportunità per: - il ripristino del “modulo” nella Scuola primaria; - le compresenza nella secondaria di primo grado; - la effettuazione in sede curricolare delle attività di recupero, di potenziamento, di orientamento; - la partecipazione degli alunni alle sempre più numerose iniziative che associazioni, enti e Miur stesso propongono alle scuole, sotto forma di concorsi e collaborazioni. Segnaliamo, infine, la ipotesi (avanzata dall’ex presidente del Consiglio, Letta) che la Scuola dell’Infanzia sia inserita nell’obbligo scolastico (“la sperimentazione di un modello, da introdurre in modo graduale, in cui la scuola dell’infanzia costituisca il primo grado nel ciclo di istruzione obbligatoria”).