La scadenza, fissata dal ministero dell’Istruzione per giovedì 6 agosto, crea molti timori, perché tanti precari rischiano di non fare in tempo a presentare la domanda per l’inserimento nei nuovi elenchi digitalizzati delle Graduatorie provinciali: i rallentamenti e blocchi continui del sistema telematico Istanze On Line non hanno infatti permesso di potersi inserire nelle nuove liste di attesa. Anche perché c’è pure da affrontare un ginepraio di norme e valutazioni cambiate inopinatamente in corsa. E al poco tempo concesso dall’amministrazione per la consegna si somma il problema delle esclusioni illegittime e delle valutazioni inadeguate dei titoli e servizi prodotti dai precari.
“Quella delle graduatorie provinciali è una vera rivoluzione per il mondo dei supplenti – dichiara oggi in una videointervista Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, solo che sono tanti gli aspiranti esclusi che non si possono inserire, né in prima né in seconda fascia. Come sono tanti quelli che contestano la tabella di valutazione dei titoli, mutata improvvisamente dopo 13 anni. In tanti pensavano di mantenere la stessa scuola e la continuità didattica, ma se la sono così vista negata. Ecco perché l’Anief ha deciso di aprire i ricorsi per difendere tutti coloro che sono stati esclusi da queste graduatorie, in entrambe le fasce, ma anche per tutelare coloro che contestano delle valutazioni dei titoli mutati: una decisione sbagliata che nega il principio di affidamento, meritocratico e di ragionevolezza, che per legge devono essere assolti in tutti gli atti amministrativi”.
Mancano appena tre giorni al termine dell’invio on line delle domande per inserirsi nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze: una procedura alla quale sono interessati almeno un milione di docenti precari. L’interesse per esservi inseriti è dunque altissimo: basta dire che in uno solo giorno, il primo, il sistema telematico del Ministero ha fatto registrare oltre 100 mila richieste di inserimento. In alcune Regioni, come la Lombardia, si prevedono oltre 100 mila domande. Ad oggi, si è superato il mezzo milione di inserimenti. Ma ne mancano ancora altrettanti. E per farlo ci sono solo 72 ore di tempo.
LA RICHIESTA DI PROROGA
Poiché il sistema si sta confermando lento e inaffidabile, con continui blocchi delle schermate e procedure che ogni volta devono essere ripetute dall’inizio, Anief chiede convinta all’amministrazione di prorogare i tempi della consegna almeno fino al 14 agosto. Una richiesta, quella della proroga, che il sindacato reputa indispensabile anche alla luce delle innumerevoli lamentele prodotte dagli stessi docenti precari che in questi giorni hanno contattato le sedi locali di consulenza, attivate in presenza e a distanza.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
“Comprendiamo la volontà del ministero dell’Istruzione di concludere il prima possibile questa fase di inserimento dei candidati – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché la priorità, in presenza di 250 mila cattedre da assegnare, rimane certamente quella di coprire le cattedre libere. Ma il sistema telematico approntato dall’amministrazione non è risultato all’altezza della mole di domande prodotte: è quindi necessaria una proroga di almeno una settimana, che a nostro avvisto non inficerà sul resto. Quello che invece creerà problemi seri sono i tanti ricorsi che abbiamo patrocinato, sia per difendere gli esclusi in modo illegittimo, sia per contestare le tabelle dei titoli di valutazione a seguito della decisione del MI di cambiare in modo unilaterale le carte in tavola, peraltro dopo 13 anni consecutivi. I docenti precari devono essere valorizzati e non respinti o mortificati”.
Per questi motivi, Anief ha impugnato diversi punti dell'Ordinanza n. 60/2020 e delle annesse nuove Tabelle titoli, delle modalità di inclusione e di valutazione dei titoli utili all’inserimento nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze.
Vai alla videointervista al presidente Anief, Marcello Pacifico
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