Attraverso quattro sentenze dall’esito comune, i giudici del lavoro stabiliscono che il servizio svolto durante il periodo di precariato debba essere a tutti gli effetti ritenuto utile ai fini del computo dei 5 anni di servizio prestati per ottenere il trasferimento da posto di sostegno a posto di disciplina comune.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): la stessa volontà del Miur di trasformare in organico di diritto appena 5mila cattedre delle quasi 40mila vacanti, destinate ad aumentare per il progressivo innalzamento del numero di alunni disabili iscritti nei nostri istituti, rappresenta un segnale di mancata volontà di eliminare il precariato scolastico. Ad iniziare proprio dal sostegno. Come sempre, il nostro sindacato fa da apripista e segna la strada in tribunale su un terreno inesplorato: mai nessuno, infatti, aveva contestato l’illegittimità dei contratti collettivi sulla mobilità, nella parte in cui imponevano che il vincolo quinquennale di sostegno fosse svolto esclusivamente computando il servizio di ruolo quando, invece, è palese la discriminazione di tale previsione e la violazione della normativa comunitaria 1999/70/CE.
Anche a tutela dei diritti degli studenti disabili e delle loro famiglie, per avere più docenti di sostegno, per l’adeguamento dell’organico di fatto a quello di diritto, per cancellare il vincolo quinquennale per tutti i neo-assunti, per chiedere, poi, rispetto e pari dignità per il servizio svolto durante il precariato non solo nelle operazioni di mobilità ma, inoltre, anche ai fini dell’integrale ricostruzione di carriera una volta immessi in ruolo, Anief ha deciso di scioperare e indire un presidio davanti Montecitorio il prossimo 14 novembre.