Oggi la scuola si è fermata. Docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata si sono dati appuntamento a Roma per manifestare contro la Legge di Stabilità 2016 già approvata dal CdM e la legge di riforma della scuola approvata a luglio, che ha aggravato, anziché risolvere, i problemi della scuola.
"Tra gli aspetti critici di questa riforma, anche il fatto che il governo, in Legge di Stabilità, mette solo 8 euro rispetto ai 110 euro che dovrebbe dare come indennità di vacanza contrattuale".
Inviate 48.794 proposte di assunzione. In totale i prof dell'organico potenziato dovevano essere 55 mila ma oltre 6 mila posti non sono stati assegnati.
'Legge di stabilità penalizza oltre modo stipendi dipendenti pubblici'. Roma, 12 nov. (Adnkronos/Labitalia) - ''Domani è l'occasione per inviare ai nostri governanti un segnale forte". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riassume il senso dello sciopero generale della scuola di domani, indetto dalla stessa Anief e dai sindacati di base. Pacifico ricorda i due punti principali della protesta di insegnanti e personale tecnico-amministrativo: legge di stabilità e 'Buona Scuola'.
Previste azioni sia per i diplomati magistrali che per gli altri docenti che hanno chiesto l’inserimento o il reinserimento in graduatoria. Due i requisiti necessari per rivendicare il ruolo:
1) aver presentato domanda cartacea per partecipare al piano straordinario di immissione in ruolo;
2) essere già beneficiari di provvedimenti (sentenze o ordinanze) del Giudice Amministrativo (TAR o CdS) o del Giudice del Lavoro che hanno accertato il diritto all’inserimento o al reinserimento in graduatoria.
La scontentezza per gli ultimi provvedimenti adottati dal Governo si è espressa oggi per le vie della capitale: sit-in e manifestazioni hanno caratterizzato la giornata di mobilitazione, con oltre 6mila partecipanti, miriadi di slogan e striscioni che confermano il malessere del mondo della scuola. Diversi i temi trattati: stipendi ridicoli, norme che danneggiano anche il personale di ruolo, precari umiliati, neo assunti relegati a tappabuchi. Forte anche la protesta studentesca: i giovani hanno capito che la vera alternanza scuola-lavoro è lontana dal compiersi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è solo la prima risposta. Le ultime notizie sui nuovi prossimi assunti rasentano l’assurdo: verranno pagati nei primi anni 400 euro al mese, meno di un apprendista, dopo essersi laureati, abilitati e vinto in concorso pubblico. E in pensione andranno a 70 anni con l’assegno sociale. I nuovi insegnanti stanno diventano il sottoproletariato del lavoro italiano.
La scontentezza per gli ultimi provvedimenti adottati dal Governo si è espressa oggi per le vie della capitale: sit-in e manifestazioni hanno caratterizzato la giornata di mobilitazione, con oltre 6mila partecipanti, miriadi di slogan e striscioni che confermano il malessere del mondo della scuola. Diversi i temi trattati: stipendi ridicoli, norme che danneggiano anche il personale di ruolo, precari umiliati, neo assunti relegati a tappabuchi. Forte anche la protesta studentesca: i giovani hanno capito che la vera alternanza scuola-lavoro è lontana dal compiersi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è solo la prima risposta. Le ultime notizie sui nuovi prossimi assunti rasentano l’assurdo: verranno pagati nei primi anni 400 euro al mese, meno di un apprendista, dopo essersi laureati, abilitati e vinto in concorso pubblico. E in pensione andranno a 70 anni con l’assegno sociale. I nuovi insegnanti stanno diventano il sottoproletariato del lavoro italiano.
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