Si tratta, in particolare, delle cattedre relative alle fasi B e C del piano di assunzioni non utilizzate per le stabilizzazioni (rispettivamente 7.678 e 7.793) e che ora il Ministero ha deciso di voler assegnare ai precari attraverso dei contratti a tempo determinato con scadenza che si ferma al 30 giugno 2016. Ma la legge non dice questo. L’amministrazione sostiene che probabilmente i contratti verranno prorogati in seguito. Ma non spiega da chi. Il timore è che possa essere l’ennesima facoltà fornita ai presidi dalla riforma.
Marcello Pacifico (presidente Anief): eppure tutti i posti rimasti vacanti dopo le operazioni di immissione in ruolo, devono essere per legge assegnati al 31 agosto. Qualora il docente precario non viene contrattualizzato su supplenza annuale intera, può rivendicare in tribunale l’assegnazione dei due mesi mancanti.