Pubblichiamo alcuni articoli sul sostegno agli alunni disabili, il Governo vuole introdurre il docente-medico: no del sindacato, sarebbe un grave errore.
Pubblichiamo alcuni articoli sul sostegno agli alunni disabili, il Governo vuole introdurre il docente-medico: no del sindacato, sarebbe un grave errore.
Vittoria piena dell’ANIEF al TAR del Lazio sull’accesso alle prove del TFA II ciclo dei candidati che non avevano raggiunto il punteggio di 21/30 alla preselettiva. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli ottengono una nuova soddisfacente sentenza che fa ottenere finalmente giustizia a tre candidati che si erano rivolti con fiducia al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti, con l’immediato scioglimento della riserva sul titolo già conseguito dopo aver superato con profitto le prove scritte e orali e gli esami finali di idoneità. Tra febbraio e maggio 2016 attese le discussioni delle altre cause instaurate dall’ANIEF in favore di oltre 1000 candidati illegittimamente esclusi sin dalla prova preselettiva dal MIUR e dalle competenti Università che avevano bandito il corso del Tirocinio Formativo Attivo. Il Ministero dell’Istruzione deve alzare bandiera bianca: il titolo conseguito dai nostri iscritti a seguito dell’accesso con riserva ai corsi TFA II ciclo, è definitivamente valido a tutti gli effetti.
Nuovo successo per l’ANIEF presso il Tribunale del Lavoro di Trani con una soddisfacente sentenza che riconosce il diritto di una docente al risarcimento del danno subito a causa dell’illecita reiterazione di contratti a termine stipulati con MIUR per circa 10 anni. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Ursini ottengono piena ragione per una nostra iscritta e la condanna del MIUR al pagamento di un risarcimento che supera complessivamente i 30.000 Euro. Ancora possibile aderire ai ricorsi ANIEF.
L’Esecutivo, che ha avuto l’incarico dal legislatore delle riforma della scuola di realizzare la legge delega sulla materia, vorrebbe trasformare il docente di sostegno in uno specialista dell’apprendimento in presenza di uno specifico disturbo. Così avremo lo specializzato di autismo, di sordità, di bambini Down e tanti altri.
Anief, che non è contrario alla formazione, a patto che non sia eccessivamente spostata sul versante medico, ritiene che il vero scoglio da superare rimane l’organico di diritto. Il quale, anche dopo l’intervento della Legge 128/2013, rimane a poco più del 70% di quello utilizzato annualmente. La vera continuità didattica passa per la copertura di tutti i 24mila posti rimasti oggi vacanti e affidati ai supplenti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): spostare l’attenzione sulla necessità di trasformare l’insegnante in una sorta di assistente sanitario, sarebbe un errore. Il docente di sostegno rimane un docente. Con l’intervento nei confronti degli alunni disabili che deve continuare ad essere collegiale del consiglio di classe, sempre sulla base del progetto educativo.
Pubblichiamo alcuni articoli sull'Aran conferma la volontà di ridurre i comparti pubblici da 11 a 4: così tre milioni di statali diventano "pedine" da spostare da un ministero all'altro. Contro il personale Ata è in atto una vera persecuzione. Anief: così salta la riforma da attuare nelle scuole. Il Miur tradisce la riforma: gli istituti hanno solo due giorni per chiedere fino a 8 docenti in più, ma non arriveranno quelli richiesti e ancora, su alternanza scuola-lavoro, si naviga a vista: gli studenti hanno ragione a protestare.
L’intenzione è stata confermata ai sindacati oggi pomeriggio, durante un incontro interlocutorio. Il progetto di compressione dei ministeri prevede, di fatto, che rimangono in vita tre soli mega-comparti: quello della Sanità; settore della Conoscenza e della formazione, con Scuola e Università; infine, quello del Pubblico impiego, dove confluiranno gli impiegati e i collaboratori scolastici della scuola. Si tratta del primo confronto dopo la decisione della Consulta che ha reputato illegittimo il blocco dei contratti della PA. Il problema è che la parte pubblica reputa indispensabile prima attuare questo passaggio. In modo da gestire con più facilità il personale e nel contempo cercare di ridurre la rappresentatività e la democrazia sindacale. E prima di questa modifica-beffa non si parlerà di rinnovo contrattuale. Che comunque non porterà più aumenti a “pioggia”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): se questi sono i presupposti, per i lavoratori pubblici la riforma della pubblica amministrazione si trasformerà in un calvario. Perché si troveranno al centro di un progetto finalizzato al risparmio e alla gestione sempre più privatistica del personale: accorpando i comparti, diventerà sempre più facile spostare i dipendenti soprannumerari. Come si sta tentando di fare già nella scuola con i perdenti posto delle province, che nelle intenzioni del Governo nella prossima estate assorbiranno le 6.200 assunzioni previste per il personale Ata.
Si comunica che in data 14-10-15 le consulenze telefoniche ed in presenza saranno sospese dalle ore 8.30 alle ore 10.30 per corso di formazione.
Alla legge di Stabilità 2015, che ha tagliato le supplenze dei primi sette giorni di assenza, si sono aggiunti blocco del turn over e mancato coinvolgimento della categoria nella Buona Scuola, ad iniziare dall’assegnazione delle risorse rivolte ai dipendenti più meritevoli. Anche gli organici potenziati sembrano ignorare amministrativi, tecnici e ausiliari. Il tema è stato al centro della conferenza organizzativa Ata dell’Anief, svolta nei locali dell’università Unipegaso di Palermo, all’interno del Palazzo Mazzarino.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sembra quasi che bilancio dello Stato dipenda da questo raggruppamento di impiegati, che peraltro percepiscono lo stipendio più basso della pubblica amministrazione. Eppure, è cosa nota, la scuola non può funzionare senza personale Ata. Come la riforma non può essere attuate senza l’apporto dei servizi di segreteria, il supporto, anche laboratoriale, alla didattica, per non parlare della sorveglianza, dell’apertura e della chiusura delle scuole. Perché in mancanza di bidelli a questo andremo incontro.
Entro giovedì 15 ottobre, gli 8.500 istituti sono tenuti a comunicare all’amministrazione per via telematica i posti da potenziare indicando delle generiche aree disciplinari: 6 per la scuola primaria e 7 per la secondaria. A parte il fatto che i 55mila neo-assunti potenziali per coprire queste cattedre arriveranno solo il 1° settembre 2016 e dovranno pure passare per il giudizio dei presidi, il Ministero ha abilmente creato le condizioni per assegnare alle scuole non gli insegnanti di cui le scuole hanno effettivamente bisogno, ma quelli presenti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito. E probabilmente pure il personale di ruolo in sovrannumero. Il tutto per assecondare le necessità della macchina burocratica-amministrativa. E non quelle espresse dagli organi collegiali dei singoli istituti. Così se una scuola chiede un docente di musica, arriveremo al paradosso che al suo posto potrà arrivare un collega di educazione fisica.
Marcello Pacifico (presidente Anief): si tratta di un epilogo che si commenta da solo. E anche molto diverso rispetto a quanto indicato dal comma 95 della Legge 107, che stabiliva di procedere al potenziamento dell’autonomia collegandolo all'offerta formativa e alle attività progettuali previste dal nuovo Piano dell’offerta formativa.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.