La novità è spuntata nella terza lettura del testo, quando il Governo si è ricordato della necessità di nominare dei supplenti, dal 2016/2017, secondo un nuovo organico dalla validità annuale, a cui accedere attraverso le Graduatorie ad esaurimento e d’Istituto, per rispondere alle esigenze eccezionali di personale docente. Come l’aumento delle iscrizioni nelle classi prime dell’infanzia e delle superiori.
Anief: questo organico virtuale si sarebbe dovuto adottare solo per il personale di ruolo. Allargandolo alle altre tipologie di posti, non si vince davvero la “supplentite”, come ha più volte auspicato il premier Renzi.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): il vulnus è sempre stato quello dei contratti conferiti sino al 30 giugno dell’anno successivo, assegnati in questi anni su posto vacante e non per esigenze sostitutive: sono questi supplenti che ora, infatti, ricorrono nei Tribunali della Repubblica. Il ddl in via di approvazione doveva risolvere il problema, invece lo renderà ancora più impellente.