Il sindacato ricorre contro il mancato turn over di amministrativi, tecnici e ausiliari e chiede l’immissione in ruolo sui 28mila posti vacanti. Ricorda al Governo che in Italia esistono circa 100 Convitti, dove il 20% di educatori, cuochi, infermieri e guardarobieri è precario. Inoltre, rivendica l’avvio di un bando di concorso per i Direttori dei servizi generali e amministrativi, il cui ruolo continua ad essere ricoperto in tante scuole dagli assistenti amministrativi. I quali vanno stabilizzati, come tutto il personale che ha svolto 36 mesi di servizio. A complicare la situazione c’è poi lo stop ai presidi di sostituire gli Ata assenti per pochi giorni, salvo situazioni particolari. A questo punto, per difendere la categoria non rimane che la via del tribunale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il paradosso è che le procedure di infrazioni aperte dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia, che rischia sanzioni stratosferiche per via dell’abuso di stipule di contratti a tempo determinato, sono partite proprio da alcuni ricorrenti che figurano tra il personale non docente della scuola. Dimenticarli nella riforma, salvo citarli all’interno degli organici del potenziamento degli istituti, è stato un grave errore. Che ora potrebbe costare davvero caro allo Stato italiano.