Anche l’Aran conferma il gap tra il costo della vita in estrema crescita e gli stipendi praticamente fermi del personale pubblico e della scuola, con tanto di beffa dovuta alla risposta decisamente inferiore rispetto al comparto privato. L’ultimo report nazionale sulle retribuzioni contrattuali a confronto, formulato su dati ufficiali della Ragioneria generale dello Stato e Istat e aggiornato in questi giorni dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, non lascia spazio a dubbi: lo studio settoriale, suddiviso in vari file, riporta che nella seconda decade del nuovo millennio, gli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici (un terzo dei quali in servizio nel comparto Istruzione e Ricerca) sono stati più della metà inferiori all'aumento del costo della vita, a dispetto di quelli dei privati, invece leggermente superiori all’inflazione.
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