Arriva da Vicenza la risposta migliore agli attacchi gratuiti di questi giorni ai supplenti eterni della scuola, che trovano l’esempio peggiore nei giudizi negativi del professore Ernesto Galli della Loggia alla categoria e verso i sindacati del comparto scolastico: una docente precaria di Vicenza, Cristina Avancini, ha continuato in questi mesi a svolgere il suo lavoro attraverso video-lezioni con gli alunni, “nonostante il contratto scaduto”. La vicenda, raccontata da Franco Bechis, in un articolo pubblicato sul ‘Tempo’, non è sfuggita ai vertici dello Stato: il Presidente Sergio Mattarella, infatti, nello scegliere dei docenti per l’onorificenza di Cavaliere al merito che si sono distinti nella lotta all’emergenza al Coronavirus, ha individuato anche l’insegnante che opera nel capoluogo veneto.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “quello che è accaduto a Vicenza è uno dei mille esempi di come per i 150 mila docenti italiani supplenti per legge la didattica e il bene degli alunni vengano prima di tutto, anche di sé stessi. Anziché lasciarsi andare a pensieri liberi e non confacenti alla realtà, certi accademici ed intellettuali farebbero bene a commentare questo. A rimarcare che, pur di salvaguardare il bene e la crescita cultuale dei propri allievi, i docenti precari sono disposti anche a lavorare gratis. Ma pure a ricordare che, quando vengono pagati, il loro stipendio è tra i più bassi dell’area Ocse e a fine carriera, quindi anche da pensionati, percepiscono la metà dei colleghi tedeschi e danesi, come chiaramente indicato nell’ultimo rapporto Eurydice”.