Le problematiche dei precari nella scuola pubblica non risparmiano neanche i Licei Coreutici, nati ormai da 10 anni, e che insieme ai Licei Musicali sono stati la vera novità del panorama dell’offerta didattica delle scuole secondarie. Marcello Pacifico (Anief): “Dal 2010 i precari del coreutico sono sfruttati senza una vera procedura abilitante e immissioni in ruolo irrisorie e di là da venire, il nostro sindacato ribadisce il suo secco NO alla supplentite nella scuola”. Aperte le preadesioni gratuite al ricorso Anief contro l'abusiva reiterazione di contratti a termine.
Dopo la bocciatura in Senato, ad un passo dalla votazione finale nel Decreto Scuola, la maggioranza riprova ad assegnare la carta docente da 500 euro per l’aggiornamento professionale anche al personale precario: stavolta l’emendamento, a firma dell’on. Matteo Orfini, del Partito Democratico, riguarda il Decreto Rilancio, che domani inizierà il suo iter parlamentare.
“Perché l’emendamento vada in porto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è bene però che le indicazioni della Commissione Bilancio non siano prevaricanti sulla politica e sulle priorità poste dalla maggioranza. Guidare il Paese con l’incubo dei conti del Mef non è possibile, almeno sulle questioni di equità e giustizia come questa dell’aggiornamento professionale di 200 mila docenti, che anche tenendo conto delle direttive UE hanno i medesimi diritti dei colleghi di ruolo. Ancora di più perché impegnati, in questo periodo, in una complicata didattica a distanza che necessita di continui accorgimenti, miglioramenti, di competenze e tecnologiche. Una condizione, tra l’altro, che, alla luce del finanziamento inadeguato da parte del Governo per la ripresa dell’attività didattica a settembre in presenza, ha alte possibilità di riproporsi nel prossimo anno scolastico”.
Anief, nel frattempo, conferma il ricorso al Giudice del Lavoro per fare ottenere a tutti i dipendenti in servizio nella scuola pubblica, senza alcuna distinzione, l'accesso al bonus di 500 euro che continua ad essere concesso solo ai docenti in servizio a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico, presidente Anief, replica alle accuse mosse dall’accademico nei confronti dei sindacati del comparto scolastico: “Ha ragione l’universitario quando si inalbera perché gli insegnanti non hanno ‘voce’. Il problema è che il sindacato esiste proprio perché quel diritto non venga calpestato. Se un precario deve rimanere tale per decenni, c’è qualcosa che non va nel sistema. Soprattutto, non può essere accettato che quello stesso precario si ritrovi assunto a tempo indeterminato, con tanto di anno di prova superato con lode, e poi di nuovo licenziato, addirittura pure scalzato dalle graduatorie. Il tutto, dopo avere messo a disposizione delle nuove generazioni la sua preparazione, la sua disponibilità a trasmettere conoscenze e competenze, acquisite a seguito di esami, abilitazioni, specializzazioni e concorsi. In cambio di 1.200 euro al mese, mentre in Germania per lo stesso lavoro lo stipendio è raddoppiato. Quando si illustra un sistema da risanare è bene raccontare tutto, non solo quello che porta ragione alle proprie convinzioni, tra l’altro molto discutibili”.
Oggi, durante il notiziario di Sicilia Tv, Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto per parlare delle novità che riguardano il mondo della scuola e l’approvazione del decreto scuola
Il decreto scuola 22 dell’8 aprile 2020 diventa legge e per il sindacato non basta per abbattere il problema della supplentite: bisognava infatti prevedere un piano di investimenti urgente, anche in relazione all’emergenza Coronavirus
Marcello Pacifico (Anief): I precari continuano a portare avanti il loro lavoro instancabilmente, ma senza alcuna prospettiva di stabilizzazione. Invitiamo i precari a ricorrere con Anief: è la nostra risposta alla mancata stabilizzazione immediata di almeno 100mila precari, che ancora una volta devono essere sottoposti a concorsi inutili, mentre le direttive europee continuano a fornire indicazioni favorevoli alla stabilizzazione, direttamente da graduatorie, previo svolgimento di un numero minimo di mesi di servizio in qualità di precari