Così conferma la Cassazione con una recente sentenza (3474/20) quanto già deciso quattro anni fa. Per gli ermellini l'aggiornamento delle Gae prima e i concorsi e piani straordinari dopo sono le giuste risposte risarcitorie dello Stato italiano alla violazione per l'abuso dei contratti a termini. Ma Anief non ci sta e continua la vertenza in Europa. Dalla Buona scuola a oggi quasi raddoppiato il numero degli insegnanti supplenti (200 mila) e poche assunzioni per ata ed educatori, nessuna per Irc
Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista alla rivista specializzata Orizzonte Scuola, commentando la decisione della Corte di Cassazione rispetto alla ricostruzione di carriera; infatti, è stato confermato che il Contratto Collettivo Nazionale della scuola siglato il 4 agosto 2011 è illegittimo e va disapplicato nella parte in cui riconosce il diritto al ‘gradone’ 3-8 anni ai soli docenti in servizio prima del 1° settembre 2011 solo se avevano un contratto a tempo indeterminato
Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio, per ottenere l’accesso libero al corso abilitante anche per quanti non supereranno le prove selettive previste dal decreto Salva precari bis. Per accedere e preaderire, clicca qui
L’esecutivo cosiddetto Conte bis ha intenzione di rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia. Ed è più di un’intenzione: del progetto, che allargherebbe l’obbligo formativo dalla scuola dell’infanzia sino alla maggiore età, si è discusso durante il tavolo di Palazzo Chigi sui lavori Agenda 2023, presieduto dallo stesso premier. Su questa ipotesi ci sarebbero già delle aperture nella maggioranza. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di tutte le forze di governo: M5s. Pd, Leu e anche Italia Viva. La proposta, peraltro, è stata già lanciata dal Pd negli scorsi giorni e ora ripresentata da Leu.
Una delle richieste storiche dell’Anief fa quindi breccia tra i governanti del Paese: sono diversi anni che il giovane sindacato chiede infatti di anticipare la scuola almeno a 5 anni, con annualità ‘ponte’ da affidare a maestri della scuola dell’infanzia e primaria in contemporanea, e poi allungare l’obbligo formativo sino alla maggiore età. Il leader dell’Anief, Marcello Pacifico: “Lo scoglio da superare è ora composto da un adeguato aumento degli organici, sia di docenti sia di personale Ata: la denatalità, però, viene incontro al Governo, che dovrà quindi incrementare il numero di posti in misura non massiccia come sarebbe stato necessario a parità di iscritti”
Anief: bene, ma i 100 euro devono essere un punto di partenza con l’impegno da parte del Governo di recuperare nel triennio il gap con l’inflazione e da parte nostra di riprendere tutti i temi del precariato non affrontati nella legge approvata a fine anno. La scrittura del prossimo DEF sarà di fondamentale importanza per l’esito delle trattative.
Dopo le dichiarazioni orientate al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, domani la ministra dell’Istruzione si appresta a confermare l’apertura durante la presentazione delle Linee guida: alle ore 20 le Commissioni Istruzione del Senato e Cultura della Camera, in seduta congiunta, hanno in programma l'audizione sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Oltre ai contenuti del programma, la titolare della scuola dirà di essere pronta a convocare dei tavoli politici con le organizzazioni sindacali rappresentative, durante i quali si inizierà a discutere del rinnovo contrattuale, della formazione iniziale e del reclutamento del futuro. L’obiettivo è quello di definire la quantificazione delle risorse che avranno impatto diretto sugli stipendi, le quali dovranno essere messe a disposizione già nel prossimo Documento di Economia e Finanza collegato alla Legge di Bilancio 2021.
Anief si dice sin d’ora anche interessata a produrre miglioramenti sugli accessi ai bandi di concorso in via di definizione: in particolare a garantire l’abilitazione all’insegnamento a coloro che hanno svolto dei periodi di supplenza e la specializzazione su sostegno senza vincoli d’accesso, considerando che entro il 2021 c’è necessità di specializzare in didattica speciale oltre 80 mila nuovi docenti.