Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è stato intervistato ai microfoni di Teleborsa; tanti i punti trattati: assemblee sindacali, sicurezza, progressione di carriere, mobilità e altro: "Vogliamo ricominciare a fare sindacato, secondo quello che ci dice l'Europa, consultando e informando i lavoratori della scuola”
La proposta di modifica dell'accordo sui servizi minimi essenziali garantiti durante gli scioperi per il comparto Istruzione e Ricerca proposti dall'Amministrazione all'incontro con i sindacati tenutosi lunedì scorso riceve un secco 'no' da tutti i sindacati. Marcello Pacifico (Anief): “Si vuole praticamente negare il diritto di sciopero ai lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca, il nostro sindacato non firmerà mai un accordo che viola in modo così palese diritti costituzionalmente garantiti”.
Sono all’esame della V Commissione di Palazzo Madama i 40 emendamenti presentati dall’Anief al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586, riguardanti il comparto Istruzione, ai quali si sommano una serie di proposte che ripercorrono gli stessi contenuti: si va dal salario minimo garantito nei rinnovi contrattuali, al trattamento accessorio del personale universitario; dallo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso docenti, all’assegnazione delle ore di sostegno e alla riapertura delle GaE; dall’estensione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie d’istituto e la loro trasformazione in graduatorie provinciali, alle azioni per salvare i diplomati magistrale, quali sono la valenza del loro titolo per la partecipazione ai concorsi, la conferma dei ruoli per chi è già stato assunto e la proroga dei contratti in essere. Si chiedono quindi prove suppletive del concorso docenti, il ripristino delle fasce stipendiali del personale neo-assunto dopo il 2011; la valutazione per intero del pre-ruolo, la completa ricostruzione di carriera, compreso il servizio nelle paritarie, l’equiparazione giuridico-economica tra personale precario e di ruolo, la considerazione dell’RPD e della CIA per il supplente breve, il passaggio a uno o più livelli superiori del personale ATA e la sostituzione della temporizzazione con la ricostruzione di carriera per DSGA. Da apprezzare anche la richiesta di estendere la carta docente a precari, Ata ed educatori, la riduzione da cinque a tre anni del vincolo di permanenza dei lavoratori neo- assunti, la mobilità straordinaria e il superamento del divieto di Comando, Distacco e Utilizzo del personale scolastico presso altra amministrazione. Molto vicine alle richieste Anief sono poi le istanze sull’adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto, sull’introduzione dell’educazione motoria alla scuola primaria, di posti in organico profilo AS e C del personale Ata, sul ripristino degli organici e delle supplenze del personale Ata, sulla trasformazionedei posti in deroga di sostegno in organico di diritto con assunzioni, oltre che sull’estensione del carattere gravoso a tutta la professione docente.
Sono presenti anche altre proposte similari, quali l’avanzamento stipendiale dei dipendenti pubblici - in linea con l’ordine del giorno della senatrice Bianca Laura Granato (M5S) che impegna il Governo a stornare le risorse residuali risultanti dalle modifiche alla legge di bilancio nel fondo specifico da assegnare per il rinnovo del contratto del personale del comparto. Piena sintonia, infine, sullo scorrimento delle graduatorie dei docenti risultati idonei a seguito dei concorsi DS e DSGA e sul miglioramento del rapporto alunni-docenti e formazione delle classi.
Le prove Invalsi diventano obbligatorie per essere ammessi alla maturità 2020: la novità, introdotta dalla Legge 107/2015, cosiddetta Buona Scuola, era stata rimandata di un anno ed ora invece trova spazio nella circolare del Miur, pubblicata in queste ore sull'Esame di Stato che riguarderà circa mezzo milione di maturandi. Via libera, da parte del Miur, anche all’obbligo di svolgimento delle competenze trasversali e di orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi seguito. Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato autonomo: “Dal ministro Fioramonti ci saremmo aspettati più coraggio nel contrastare due provvedimenti che non portano nulla di aggiuntivo all’Esame conclusivo del secondo ciclo di studi, se non tanta burocrazia inutile, la licenza a mantenere in vita una struttura, l’Invalsi, che non sembra portare alcun valore aggiunto alle scuole, e la necessità di ratificare centinaia di ore svolte in azienda spesso senza alcun progetto formativo reale. Viene poi da chiedersi come farà il Miur a gestire queste incombenze, pressoché inutili da punti di vista prettamente didattico-formativo, con le decine di migliaia di privatisti”.
Il giovane sindacato ha inviato stamani una memoria presso la VII commissione istruzione ricerca e beni culturali del Senato della Repubblica AG 244 “Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione”. Udir: Dobbiamo augurarci di procedere a delle modifiche volte a rimpolpare lo spessore della scuola superiore di secondo grado. Questo contribuirebbe anche a spazzare i periodici tentativi di cancellazione del valore legale del titolo di studio