Non perde tempo in parole il presidente del giovane sindacato rappresentativo per chiedere al titolare del Governo e dell’Istruzione di chiudere in fretta l’approvazione di un provvedimento salva-scuola che però non corrisponde a quello che si sta realizzando a fatica: dopo quasi quattro mesi dall’accordo di Palazzo Chigi preso dal premier con gli altri sindacati - che oggi si dicono irati e preoccupati -, niente è stato fatto per risolvere il problema del precariato in crescita esponenziale, per valorizzare il personale Ata, per adeguare gli stipendi del personale del comparto alla media europea. Anief ha scioperato più volte con i sindacati di base perché riteneva quell’accordo insoddisfacente e troppo generico, ma non avrebbe mai pensato che potesse essere addirittura risultare evanescente.