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° L’estremo saluto ad Alessandra Siragusa. La ricordiamo con gratitudine
Oggi a Palermo, nella chiesa di San’Eugenio Papa, i funerali dell’ex parlamentare PD ed assessore comunale all’istruzione, all’epoca della Primavera di Palermo
Come assessore dal 1993 al 2000, Alessandra diede alla scuola palermitana l’impulso della sua giovane età e la competenza specifica di insegnante; con vigore ed efficienza affrontò la questione dei doppi nelle scuole e avviò, tra altre, le iniziative "Palermo apre le porte-La scuola adotta un monumento", e "Tempo d'estate", che hanno contribuito alla crescita culturale e di autostima dei nostri alunni. Non meno incisiva è stata la sua azione politica come parlamentare nazionale del PD, da pungolo al governo sulle questioni critiche della organizzazione scolastica sul territorio (come nel caso della funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelle isole), e su quelle del personale scolastico (i Co.co.co. ex Lsu; i docenti precari); ad Alessandra si deve, anche, la soluzione del pasticcio del concorso 2004 per dd.ss. in Sicilia.

° Il MIUR intende modificare la mission dell’INVALSI?
Le prime avvisaglie ci sono state, in questo scorcio dell’anno; ci sarà una svolta?
I Paesi della U.E. non hanno politiche dell’istruzione integrate; hanno però un certo grado di integrazione delle politiche del lavoro, e ci sono nella UE e nell’OCSE procedure comuni di valutazione dei Sistemi nazionali. La ragione? E’ chiara: Scuola e lavoro sono in continuità. L’esito del programma pluriennale avviato con la Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione è stato deludente; già i periodici “Rapporti di primavera” avevano segnalato ritardi nell’attuazione degli obiettivi che si sarebbero dovuti conseguire entro il 2010. Non è da escludersi che l’esito deludente della Strategia di Lisbona sia dovuto al modesto grado di integrazione delle politiche scolastiche dei diversi Paesi. Se così fosse, la collaborazione prossima ventura tra i sistemi scolastici dovrà ancora fare affidamento soltanto sulle politiche sociali e del lavoro che l’U.E. realizza, in attuazione del Principio di coesione socioeconomica, entro il Quadro comunitario di sostegno; per il periodo 2010-20 ci sono nuovi obiettivi con indicazione dei relativi Benchmark. Resta memorabile (anche per gli effetti che ebbe sulla politica italiana) la richiesta che il 4 novembre 2011, il Commissario UE Olli Rehn avanzò perché il governo fornisse chiarimenti circa le misure che l’Italia avrebbe attuato a fronte dei risultati insoddisfacenti della Scuola. Più di recente la UE ha fatto intendere di poter vincolare l’accesso ai Fondi Strutturali, per il prossimo settennio, a politiche virtuose di valutazione (e ad eventuali correzioni) dei sistemi scolastici. In sostanza, l’INVALSI (specie il S.N.V.) deve funzionare bene. Nei Paesi della U.E. e in quelli dell’OSCE, la valutazione di sistema è fatta con modelli complementari: l’autovalutazione delle scuole e la valutazione esterna nazionale; a volte si ricorre, per il principio di neutralità del valutatore, ad enti esterni (in Inghilterra, ad es., l’Office for Standards in Education e la Standards and Testing Agency). Per conoscere i punti di forza e di debolezza del sistema di istruzione e formazione, il MIUR incarica l’INVALSI di svolgere attività di ricerca e valutazione di sistema, e rilevazioni nazionali e internazionali (OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS, TALIS.) per la verifica periodica sulle conoscenze e abilità degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado (compresi i corsi professionali), e sulla qualità dell’offerta formativa. Con riferimento a standard internazionali, l’INVALSI effettua la valutazione degli apprendimenti degli studenti (quasi 3 milioni di alunni di oltre 13mila scuole; particolarmente importante, ai fini comparativi internazionali delle qualifiche lavorative, è la rilevazione a conclusione della “scuola dell’obbligo”);inoltre, fornisce supporto e assistenza all’autovalutazione delle scuole, contribuisce ad elaborare le prove per gli esami di Stato, pubblica il rapporto annuale delle attività. Il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione del sistema di istruzione e formazione è, per i decisori politici, una necessità perché può favorire l’acquisizione, da parte di tutti gli alunni, almeno dei livelli minimi di apprendimento e delle abilità di base. In questa rubrica abbiamo spesso sparato ad alzo zero su parecchi aspetti delle prove INVALSI, ciò non significa che non siamo consapevoli dell’importanza che l’INVALSI ha nel supportare con dati, scelte dei decisori politici che siano idonee ad ottimizzare l’investimento sociale produttivo in capitale umano. Adesso, sul proscenio dell’anno che si chiude il MIUR ha posto una questione di importanza non secondaria: la nomina della nuova dirigenza dell’INVALSI (è stato pubblicato un Avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la presidenza dell'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione; le candidature vanno presentate entro il 7 gennaio). Sarà l’avvio di una diversa concezione della valutazione di sistema: Una concezione, per essere chiari, che non sovrapponga, nella valutazione degli alunni, il ruolo dell’INVALSI a quello dei docenti ? Perché ciò sia, occorre che il MIUR rompa con il passato.

° Domande di cessazione dal servizio e di pensionamento (D.M. 1058 - 23/12/2013)
Personale di ruolo, docente (docenti di religione inclusi), educativo e A.T.A.: il 7 febbraio è il termine ultimo per presentare delle domande di cessazione dal 1° settembre 2014. Per i dd. ss, il termine è fissato al 28 febbraio.
Entro il 7 febbraio vanno inoltrate: - le domande di collocamento a riposo per compimento del limite di servizio; - le domande per le dimissioni volontarie di chi non ha raggiunto la contribuzione massima; le domande delle dipendenti che, pur non possedendo i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, hanno però effettuato servizio per almeno 41 anni e 6 mesi; - le domande dei dipendenti che, pur non possedendo i requisiti anagrafici per ottenere la pensione di vecchiaia, hanno però effettuato servizio per almeno 42 anni e 6 mesi; - le domande di coloro che chiedono il part time avendo raggiunto la “quota 96” entro il 31 dicembre 2011 (la possibilità è subordinata al possesso di alcuni requisiti). Sempre entro il 7 febbraio può essere eventualmente revocata la domanda presentata e potranno essere presentate le domande di trattenimento in servizio oltre il raggiungimento del limite di età. Le istanze di pensione devono essere inviate direttamente all'Ente Previdenziale. Le domande di collocamento a riposo vanno inviate tramite la procedura POLIS di "Istanze on line" (www.istruzione.it); invece, il personale delle province di Trento, Bolzano e Aosta, e il personale in servizio all'estero, deve presentare le domande in formato cartaceo, alle scuole.

° Erasmus prende il più, e volta pagina
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre 2013 il testo di “ERASMUS +”
Valido a partire dal primo gennaio 2014 e fino a tutto il 2020, il nuovo Programma comunitario per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport rientra nell'ambito dell'”Apprendimento permanente”; sostituisce i precedenti programmi "Gioventù in azione" e "Erasmus Mundus". Informazioni sulle novità di Erasmus + si leggono sul sito del MIUR: Il sito dell’Agenzia Nazionale italiana ha pubblicato il bando 2014 per la partecipazione alle azioni.

° Ci fussi di chiànciri e stricarisi ‘n terra
La Procura di Roma chiede tre rinvii a giudizio per abuso di ufficio. Perfino al MIUR.
Gli alti funzionari Giovanni Biondi, Massimo Zennaro e Antonio Giunta La Spada sono inquisiti per abuso d’ufficio nella gestione dei fondi per la ricerca finalizzata alla didattica multimediale. Tutti ricordano l’episodio incriminato (2010: il MIUR compra “pillole” del Sapere, e le paga bene) che fece scalpore per diverse ragioni, a cominciare dall’assurdo del sapere portato in pillole nel tempio dell’Educazione (e, per di più, destinate alle scuole). ANIEF fu categorico nel rimarcare anche la gravità della distrazione di risorse dalla Scuola, che già poche ne ha; il solito muretto basso sul quale è facile poggiarsi Rilevammo, altresì, il carattere banale dell’operazione. Il male bisogna anche saperlo fare, e certamente i funzionari rinviati a giudizio, se la loro responsabilità sarà provata, saranno da classificare abusatori dilettanti. In attesa dell’imminente udienza preliminare, esprimiamo un auspicio: che non ci sia stato reato; lo esprimiamo per molte ragioni, e principalmente perché la Scuola non la vorremmo piangere.

° In flessione il numero degli studenti delle scuole secondarie superiori
L’Annuario ISTAT 2013 segnala in flessione il numero degli iscritti, e in crescita quello di chi rinuncia dopo il primo anno di frequenza del secondo ciclo.
Nell’a.s. 2011/12 si sono persi 7.800 alunni delle superiori, e la tendenza è negativa da quattro anni consecutivi; nello stesso periodo, l’Italia è stata tra le peggiori cinque nazioni d’Europa per abbandoni: lasciano i banchi troppo presto il 17,6% di alunni, contro la media Ue del 12,7%. “L’allontanamento dall’Europa in merito alla dispersione scolastica – ha commentato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – non è un dato casuale. Ma è legato a doppio filo ai tagli a risorse e organici della scuola attuati negli ultimi anni”. Dall’annuario ISTAT si apprende anche che nelle scuole secondarie di secondo grado la percentuale dei ripetenti è al 6,3% degli iscritti (7,9% maschi e 4,5% femmine), con una punta massima nel passaggio dal primo al secondo anno (17,5%).
(Fonte: Alessandro Giuliani - www.latecnicadellascuola.it/ - 20 dicembre 2013)

° Due iniziative della Direzione Generale. per la politica finanziaria e per il bilancio
Edilizia scolastica: Decreto di ripartizione per oltre 10 milioni
La somma, ripartita secondo la tabella allegata, è messa a disposizione delle scuole, tramite gli enti comunali di ubicazione, per il conseguimento del certificato di agibilità e per il completamento della messa a norma delle sedi degli istituti scolastici statali.
Formazione in servizio del Personale della scuola
La medesima Direzione Generale informa che intende organizzare percorsi di aggiornamento professionale rivolti a Dirigenti Scolastici e Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, finalizzati ad implementare il bagaglio di conoscenze dei partecipanti, con l’obiettivo di prepararli al ruolo di formatori per i successivi livelli, da realizzarsi sul territorio; un secondo livello formativo avrà lo scopo di trasmettere i contenuti in tutto il territorio nazionale. L’apposito bando è pubblicato nel sito istituzionale www.istruzione.it

° Programmazione 2014 di "Divertinglese"
Un avviso della D.G. per lo Studente, l’Integrazione, Partecipazione e Comunicazione
Da gennaio 2014, su RAI SCUOLA - canale 146 del digitale terrestre, partirà la nuova programmazione del Divertinglese, in onda con gli appuntamenti tradizionali: tre fasce da 30 minuti ciascuna dedicate a tre diversi target, con repliche ogni 4 ore per ogni programma: - la PRIMA FASCIA in onda dalle 9.00 alle 9.30 propone cartoni animati dedicati ai bambini della scuola primaria; - la SECONDA FASCIA in onda dalle 9.30 alle 10.00, propone fiction, sit-com dedicate agli studenti della scuola secondaria di primo grado; - la TERZA FASCIA in onda dalle 10.00 alle 10.30 propone una serie di documentari e programmi in lingua inglese con sottotitoli in inglese, nonché programmi didattici specifici per l’apprendimento della lingua, dedicati a studenti della scuola secondaria di II grado e Università. Sul sito di RAI Scuola www.raiscuola.rai.it/categorie/lingue/281/1/default.aspxi è possibile vedere in video streaming le puntate di Magic Wonderland, Family Foster ed Extra e consultare il palinsesto completo.

° A tenaglia
La Scuola è messa in mezzo tra la Legge di stabilità e la review marca Cottarelli. E dal MIUR trapelano le angosce notturne della Ministro Carrozza.
Nel testo della legge di Stabilità approvata alla Camera del deputati, la Scuola è Cenerentola.
Tre esempi. – E’ confermato il blocco dei contratti per il personale scolastico (come, del resto, per tutto il personale della pubblica amministrazione); - Il Governo fa la faccia truce con chi va in pensione (dilazione del TFR); - Missione compiuta, per chi veglia sul Fondo per le scuole paritarie; il Sottosegretario Toccafondi ne annuncia il reintegro, con lo sblocco di 220 mln: "Sono fondi che aiutano un milione di famiglie che frequentano le oltre 13.000 scuole paritarie, scuole da non definire private ma pubbliche non statali e proprio per questo, perché svolgono una fondamentale funzione pubblica, hanno bisogno non di battaglie ideologiche ma di certezze’'. - E’ prevista la detrazione d'imposta del 19% per l’acquisto di libri a stampa muniti di codice Isbn ma, per questa detrazione, il Governo fissa il tetto del finanziamento a 50mln di euro; se tutte le famiglie italiane puntassero alla detrazione, il risparmio medio per ciascuna sarebbe il 19% di 20 euro spese in libreria. (Fonte: www.orizzontescuola.it/ - 21.12.2013)
Indiscrezioni. Che cosa riserva, alla Scuola, la prossima spending review.
Il gruppo di lavoro per la review della spesa per istruzione – uno dei 25 gruppi insediati dal Commissario Cottarelli - sarà presieduto da Daniele Checchi, professore di Economia politica presso l’Università degli Studi di Milano. Di una audizione informale in VII Commissione, di Cottarelli, si hanno indiscrezioni; sembra che la scuola parteciperà al risparmio di spesa, con la riduzione dei finanziamenti, mediante: - un dimensionamento delle scuole; - la riduzione del numero degli insegnanti di Sostegno; - il demansionamento dei docenti inidonei; la razionalizzazione dei fondi per l’edilizia scolastica. (Fonte: www.orizzontescuola.it/ - 22 dicembre 2013)
Le preoccupazioni della ministro Carrozza: governare il MIUR è difficile.
"E' difficile fare il ministro dell'Istruzione, oggi….…a volte, alle 4 del mattino: mi chiedo come faremo a pagare i supplenti, a integrare gli studenti stranieri, a riparare le scuole”. Poi l’ottimismo: “Leggiamo spesso sulle cronache problemi di integrazione, ma mai arrivano dal mondo della scuola: significa che i nostri insegnanti lavorano bene e sanno coniugare solidarietà e inclusione sociale con istruzione e cultura".
(Fonte: www.latecnicadellascuola.it/ - 22 dicembre 2013)

° 29.730.000 di incentivi per progetti nel Comparto Scuola
Gli UU.SS.RR. procederanno al assegnare gli incentivi per progetti relativi ad aree a rischio educativo, a forte processo immigratorio, e contro la dispersione scolastica.

° Si avvicina il Natale, e il MEF prepara il carbone per i pubblici dipendenti cattivi
Riportiamo la Nota 152/2013 con la quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze interviene in materia di scatti anzianità 2013 nella P.A. OrizzonteScuola titola: Scatti di anzianità 2013: sulla rata di gennaio 2014 interviene il blocco.
“Interventi in applicazione del D.P.R. n. 122 del 4 settembre 2013, pubblicato sulla G.U. del 25 ottobre 2013, in merito alla proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti. Si comunica che, sulla rata di gennaio 2014, è programmato l’intervento in applicazione del DPR in oggetto che contiene alcune disposizioni riguardanti il trattamento economico dei pubblici dipendenti. In particolare le disposizioni che prevedono interventi sul sistema NoiPA sono: 1) proroga fino al 31 dicembre 2014 dell’art. 9, comma 21, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato (art. 1, comma 1, lett. a), D.P.R. 122/2013). L’applicazione di tale blocco è esclusa, ai sensi del comma 22 del D.L. 78/2010, per il personale della Magistratura, Avvocati e Procuratori dello Stato. 2) proroga fino al 31 dicembre 2013 dell’art. 9, comma 23, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto Scuola (art. 1, comma 1, lett. b), D.P.R. 122/2013). …Con successivo messaggio operativo verranno forniti i dettagli sulle modalità di applicazione dell’intervento in oggetto”.

° Torna l’insegnamento di Geografia nelle classi prime di tecnici e professionali
E’ poco più che un fatto simbolico ma è comunque una buona iniziativa.
Dal prossimo a.s., nelle classi iniziali di tutte gli Istituti tecnici e professionali si impartirà un'ora di Geografia generale ed economica.

° Braccio di ferro tra MEF e Conferenza Stato-Regioni, sul dimensionamento
Il MEF propone un criterio che condurrebbe a chiudere altre 800 scuole.
In sede di Conferenza Unificata, il criterio proposto dal Ministero delle Finanze è considerato inaccettabile: il numero delle scuole sede di dirigenza sarebbe autorizzato in base al parametro medio regionale di mille alunni per scuola. Quale che sarà il criterio che finirà con il prevalere, temiamo, comunque, una contrazione del numero delle scuole. (Fonte: OrizzonteScuola – 19.12.2013)

° La Relazione della Commissione di studio sulle Università telematiche
Il 27.10.2013, la dott.ssa Mangano (MIUR) e i professori Liebman (Università Bocconi) e Mancini (Università Tuscia-Viterbo) hanno consegnato il lavoro che, in attuazione del D.M. 429/2013, era stato loro affidato dalla ministro Carrozza.
Le università telematiche sono state istituite, in Italia, nel triennio 2004-2006; le prime sono state l’Università “Guglielmo Marconi”, la “TEL.M.A. e la “Leonardo Da Vinci”; nel 2005 è stata istituita la “Uninettuno”, e nel 2006 le “E-Campus”, “IUL”, “Giustino Fortunato”, “Pegaso”, “UNITEL”, “Niccolò Cusano”, “Universitas Mercatorum”. La Relazione è articolata come segue: - Excursus normativo; Istituzione degli atenei telematici e prime verifiche sulla loro attività; Richieste di accreditamento di corsi di laurea per l’anno accademico 2013/2014; Andamento delle iscrizioni, delle immatricolazioni e del conseguimento dei diplomi di laurea; Proposte di intervento per il miglioramento del sistema. Di seguito, ne riportiamo alcuni passaggi.
“…..Nel corso degli anni 2009 e 2010… il CNVSU ha proceduto alla verifica dei risultati conseguiti dalle Università telematiche al termine del primo triennio di attività. Le verifiche svolte dal CNVSU hanno riportato risultati complessivamente positivi nonostante il rilievo di alcune criticità, tra cui … l’eccessivo ricorso a personale a tempo determinato, un forte squilibrio tra il numero di ricercatori e il numero di professori…, il limitato svolgimento di attività di ricerca… Nel 2011, poi, le Università telematiche “Uninettuno”, “Guglielmo Marconi” e “Leonardo Da Vinci” sono state anche sottoposte dal CNVSU alla valutazione in ordine al primo quinquennio di attività riportando un giudizio positivo. Infine, nel 2012, l’ANVUR, diventando pienamente operativa e sostituendo definitivamente il CNVSU, ha effettuato la valutazione in merito al primo quinquennio di attività dell’ “Universitas Mercatorum” esprimendo un giudizio positivo…. Nel corso del 2013, le Università telematiche “E-Campus”, “Pegaso”, “San Raffaele”, “Unicusano”, “Uninettuno”, “Giustino Fortunato”, “Suor Orsola Benincasa” e “Mercatorum” hanno presentato istanza per l’accreditamento di nuovi corsi. …. L’ANVUR, valutando le istanze presentate sotto il profilo disciplinare ed informatico, ha espresso parere negativo in merito all’accreditamento dei corsi sopra indicati, ad eccezione dei due corsi di cui ha richiesto l’accreditamento l’“Universitas Mercatorum”. Per quanto inerisce al profilo disciplinare, l’ANVUR ha motivato i pareri negativi, principalmente, con il riscontro di una scarsa definizione dei piani didattici, di una scarsa specificità degli obiettivi formativi e della generica motivazione ai fini dell’attivazione del corso di studi, nonché della insufficienza del numero di docenti e tutors e del limitato svolgimento dell’attività di ricerca…. Analizzando il numero di studenti immatricolati presso le università telematiche dall’a.a. 2004- 2005 all’a.a. 2012-2013, si osserva come il numero sia progressivamente aumentato sino all’a.a. 2010- 2011 per poi giungere ad una progressiva diminuzione…. Per quanto riguarda gli studenti che hanno conseguito un diploma di laurea presso le università telematiche, si può notare come quest’ultimo dato sia progressivamente aumentato sino all’a.a. 2010-2011 per poi diminuire… Criticità del sistema consistono nell’accreditamento ex ante senza verifica dello svolgimento dell’attività di ricerca; la non idoneità delle modalità di svolgimento degli esami profitto e della relativa attribuzione dei CFU a garantire il raggiungimento delle previste competenze; l’inesistenza o assoluta inadeguatezza delle attività di laboratorio; l’attribuzione di CFU per attività lavorative pregresse non sostenuta da adeguati criteri; la rilevata minore preparazione posseduta dai laureati presso le Università telematiche rispetto a quella conseguita dai laureati delle Università convenzionali. A detta del CUN, queste sarebbero le proposte da attuare ai fini di una revisione del sistema: esclusione dal novero dei corsi di studio impartibili a distanza di alcune tipologie di corsi di studio; introduzione della previsione che le Univer ità telematiche debbano possedere personale docente proprio in modo da coprire ogni corso di studio inserito nella propria offerta formativa; introduzione dell’obbligo per le Università telematiche di svolgere attività di ricerca sia tematica, sia sulle metodologie della didattica a distanza; previsione di modalità di verifica ex post sulla qualità della preparazione dei laureati delle Università in questione rispetto a quella dei laureati presso Atenei tradizionali; statuizione che presso le sedi delle Università telematiche non possano svolgersi esami per l’abilitazione alle professioni regolamentate. Condivisibile, infine, è parso altresì il suggerimento circa l’opportunità di istituire un sistema di valutazione, come rappresentato dall’ANVUR, calibrato sulle specificità di tali Atenei che preveda visite in loco almeno annuali e verifichi, in particolare, il raggiungimento dei learning outcomes dichiarati come obiettivi formativi, le modalità con cui si svolgono gli esami di profitto e la prova finale, le condizioni di occupabilità dei laureati, le modalità di reclutamento e di trattamento dei ricercatori. La revisione degli indicatori di valutazione in itinere ed ex-post appare l’unico strumento a disposizione per razionalizzare l’attuale panorama delle Università telematiche. Un panorama che, peraltro, con alcune eccezioni, suscita non poche perplessità circa la sua stessa efficienza ed efficacia, considerato il numero bassissimo di iscritti e di laureati, drammaticamente calato… La Commissione ha, altresì, riscontrato che le maggiori criticità riguardanti le Università telematiche attengono alla carenza quantitativa di personale docente e al mancato svolgimento dell’attività di ricerca. Di converso, non può non suscitare preoccupazione, sia per la fragilità degli assetti, sia per taluni travalicamenti delle norme sullo stato giuridico recentemente segnalati, il massiccio ricorso a personale ricercatore a tempo determinato. Al termine di questa relazione è opportuno avanzare alcuni suggerimenti a fronte delle numerose criticità sin qui descritte. In primo luogo, si segnala la necessità di rendere omogenea la disciplina relativa alle Università telematiche rispetto a quella vigente in materia di Università tradizionali… In secondo luogo, la Commissione, al fine di raggiungere l’obiettivo di garantire la qualità dell’offerta formativa, ritiene indispensabile stabilire un termine entro il quale le Università telematiche debbano soddisfare i requisiti quantitativi relativi al personale docente previsti dalla normativa per le Università non-statali, con particolare riguardo per la presenza di personale di ruolo a tempo indeterminato, a pena di estinzione dell’Università stessa. Anche in tal caso il mancato soddisfacimento deve condurre all’immediata estinzione del corso di studi. In terzo luogo, si rileva la necessità di introdurre un preciso obbligo, per il personale docente di queste Università, a svolgere attività di ricerca giungendo a prevedere, anche per le Università telematiche, che i finanziamenti pubblici vengano assegnati, analogamente a quanto stabilito per le altre istituzioni universitarie, in ragione della qualità dell’attività didattica e dell’attività di ricerca. L’ANVUR dovrebbe prevedere specifiche schede SUA, tenuto conto delle specificità che caratterizzano le offerte formative per via telematica. In quarto luogo, si ritiene indispensabile che, a partire dal nuovo Piano triennale 2013-15, siano previsti, in generale, criteri più stringenti e la creazione, conferma o cassazione di corsi di studi… Quanto ai relativi strumenti di riforma, in considerazione anche della necessaria sincronizzazione de l’intervento proposto con l’imminente conclusione dell’abilitazione scientifica nazionale prevista per la fine del mese di novembre 2013, la Commissione ha individuato due possibili strumenti alternativi: a) un intervento legislativo che attribuisca al Ministro una nuova delega al riordino della normativa vigente in materia di Università telematiche; b) la predisposizione del regolamento, al momento non emanato, previsto dall’art.2, comma 148, del D.L. n. 262 del 2006”.
Avanziamo una costatazione (che non vuol essere una valutazione nel merito): La vigilanza ministeriale che, nei tempi delle vacche grasse, ha valutato in modo favorevole le università telematiche, si è fatta via via più occhiuta, di pari passo col declinare delle iscrizioni e dello stato di salute economico delle università non telematiche. Tutto ovvio: di questi tempi, il rigore non è un optional. A fiuto, tuttavia, riteniamo che il livello delle università telematiche e il numero dei loro docenti siano calati, in questo lustro, non più marcatamente che quelli delle università tutte, e siano calati in correlazione al declino della istruzione e formazione tutta, del comparto Cultura, di pari passo con il declino dell’economia nazionale. Direi: Parcere victis.