ANIEF_110719 from Anief on Vimeo.
ANIEF_110719 from Anief on Vimeo.
L'Anief ha inviato le sue proposte ai parlamentari sulla riforma della scuola. Il sindacato chiede di adeguare l'organico di fatto all'organico di diritto, inserire il tetto di numero 20 alunni per classe, di potenziare l'organico Ata del 10%, di stabilizzare l'organico addetto ai servizi di assistente all'autonomia e alla comunicazione, di attribuire le ore di sostegno indicate nel Pei, di garantire l'iscrizione all'ultimo anno della scuola secondaria, di valutare il servizio pre-ruolo svolto su posti di sostegno nei vincoli relativi alla mobilità volontaria
RECLUTAMENTO E IMMISSIONI IN RUOLO from Anief on Vimeo.
RIFORMA DEL SOSTEGNO from Anief on Vimeo.
"A fine estate avremo il record di supplenze annuali, però con più di 200mila precari in lista di attesa e il ministro dell'Istruzione secondo il quale mancano insegnanti. Anief chiede di tornare alla normalità, con un semplice doppio canale di reclutamento e un facile e immediato sistema di attribuzione delle supplenze. Il Miur e i sindacati devono finirla di giocare con l'abuso dei contratti a termine alimentato da una guerra tra poveri e immorali clientele. Attualmente sono cinque le graduatorie dei tanti insegnanti che aspirano a un posto fisso nella scuola (gm, gmre, gae, gi, mad) e si potrebbe aggiungere una sesta (gps)". È quanto si legge in una nota dell'Anief.
anief_12_050719 from Anief on Vimeo.
Nel corso della settimana la Commissione XI Lavoro di Montecitorio svolgerà quindi audizioni informali di rappresentanti delle organizzazioni sindacali delle organizzazioni sindacali ANIEF, CGS, Confintesa e FILP, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante Norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
Il problema delle cattedre scoperte, lanciato dall'Anief per l'anno scolastico in arrivo, si sta sempre più concretizzando: ci sono alcune regioni dove i dirigenti scolastici o i presidi reggenti saranno costretti ad affidare miriadi di posti liberi a docenti non abilitati e persino senza esperienza. Soprattutto al Nord, dove la vacanza di posti è maggiore e quest'anno si è acuita per via dell'incremento di pensionamenti legato all'anticipo permesso da Quota 100, si prevede un massiccio ricorso agli aspiranti docenti individuati con la sola messa a disposizione
intervista marcello 05-07 italia stampa.movie from Anief on Vimeo.
"Ha del paradossale la richiesta formulata al Mef dal ministro dell'Istruzione di assumere in ruolo 58.627 docenti per il prossimo anno scolastico, dei quali 14.552 di sostegno. La verità è che dilatandosi i tempi di uscita e attuazione dei concorsi, visto che anche quello doppio del primo ciclo - ordinario e riservato - risulta in alto mare, considerando la loro lentezza e difficoltà di attuazione, si sta andando dritti spediti verso il record delle 200 mila supplenze annuali, come ha sottolineato pochi giorni fa dalla Corte dei Conti". A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Come se nulla fosse, come se questi problemi fossero “bazzecole” e non macigni su un sistema organizzativo scolastico nazionale che già fa acqua da tutte le parti, dal ministro dell’Istruzione continuano a giungere dichiarazioni rasserenanti: “Stiamo lavorando – dice Marco Bussetti - per concludere con largo anticipo le procedure necessarie per avviare il nuovo anno. Abbiamo anticipato di un mese la mobilità degli insegnanti. Ora procederemo rapidamente con le assunzioni e, subito dopo, con le supplenze”.
“Ma di quali assunzioni in ruolo parla il ministro?”, ribatte Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Se l’anno scorso – prosegue il sindacalista - la maggior parte delle convocazioni degli Uffici scolastici andarono deserte, perché i candidati abilitati, selezionati e formati e pronti a sottoscriverle erano messi ai margini, collocati in graduatorie non utili per le collocazioni a tempo indeterminato, quest’anno potrà solo andare peggio. Prevediamo che 3 immissioni in ruolo su 4 non si realizzeranno e andranno ad aumentare il già altissimo numero di supplenze annuali, anche con ripercussioni negative sulla continuità didattica. Avere anticipato i tempi di qualche settimana non cambia la sostanza delle cose, perché quello che doveva essere fatto, riaprire le GaE e utilizzare anche la seconda fascia delle graduatorie d’istituto per il doppio canale di reclutamento, è rimasto lettera morta”.
A proposito della questione stipendiale e delle possibili gabbie salariali che l’autonomia differenziata comporterebbe, con “200/300 euro di aumento in regioni dove il costo della vita é superiore di 1/3 rispetto alle altre regioni”, oggi il parlamentare grillino ha detto che regionalizzare i salari indebolirebbe “i lavoratori e i loro diritti proprio mentre Luigi Di Maio ha fatto misure che stanno riducendo il precariato e vuole rispondere ai bassi salari con il salario minimo. La considererei una misura contro gli italiani. Un piccolo vantaggio immediato per qualcuno diventerebbe un grande danno per tutti dopo pochi anni”. Di conseguenza, “la contrattazione nazionale deve restare”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, approvare la regionalizzazione significherebbe tornare indietro di cento anni. Senza più garanzie sul salario minimo e anche sull’orario e i carichi di lavoro, oltre che sulla libertà d’insegnamento. Perché ogni regione potrebbe imporre la sua linea localistica, sganciandola dall’unitarietà nazionale che è oggi garanzia di un’offerta formativa di qualità e senza intromissioni di parte.
Si comunica che la segreteria Nazionale oggi giorno 02 luglio 2019 chiuderà alle ore 17:00
intervista_dsga_02_07_19 from Anief on Vimeo.
INTERVISTA_messina_270619 from Anief on Vimeo.
intervista_marcello_anief_270619 from Anief on Vimeo.
intervista_marcello_260619 from Anief on Vimeo.
presidio_COBAS_Marcello_Pacifico_Anief_NSP from Anief on Vimeo.
"Il Governo è pronto da aprile, a seguito dell'accordo, a incrementare la retribuzione di un milione di insegnanti e Ata, ma i ritardi nella definizione del contratto quadro sulla rappresentatività e le nuove risorse che devono essere approntate per evitare la procedura d'infrazione dell'Europa potrebbero far saltare tutto".
DSGA IN ONDA from Anief on Vimeo.
Molte le sigle sindacali, tra i quali And, Adida, Cobas, Unicobas e Anief, che saranno presenti alla manifestazione nazionale domani, a piazza Montecitorio a Roma, per dire "No alla regionalizzazione scolastica e difendere la Scuola di Stato". Tra gli interventi anche quello del presidente del giovane sindacato Anief Marcello Pacifico: "Confermo l'adesione all'evento. La scuola è di tutti, è un bene comune di cui devono fruire indistintamente, con le medesime modalità, gli stessi servizi e con un'offerta formativa che prenda ispirazioni dalle Indicazioni Nazionali, tutti gli studenti italiani. Ci siamo opposti sempre alla regionalizzazione scolastica e siamo pronti a urlare forte il nostro dissenso a Roma, capitale della Repubblica Italiana. Forse è il caso di ricordarlo a chi pare lo abbia dimenticato".
"A parole il Governo sembrerebbe intenzionato al confronto con il sindacato. Ad aprire ai rappresentanti dei lavoratori è stato il vicepremier e ministro dell'Interno della Lega, nel giorno in cui a Reggio Calabria la piazza chiedeva garanzie per il Sud e si schierava contro la regionalizzazione. Il titolare del Viminale ha annunciato la sua intenzione di ricevere i sindacati al Viminale per un confronto sulla manovra di autunno" e a "Salvini vorremmo chiedere tante cose, ad esempio come mai nella scuola si lasciano per strada due precari su tre, si continua a discriminarli rispetto a chi è di ruolo e si abbandonano gli Ata". A dirlo è il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico.
"Il servizio svolto da supplenti è come quello dei colleghi di ruolo, lo ha stabilito una sentenza a Trento. Ora lo Stato ripari il danno con tanto di arretrati". Lo afferma Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief)
Sul personale Ata della scuola siamo alle solite. Ieri, mentre l’Anief illustrava all’Aran una situazione professionale non più tollerabile, perché mancano all’appello decine di migliaia di posti, gli stipendi sono indegni per un lavoratore dello Stato e le possibilità di salire di profilo sono ridotte al minimo, al ministero dell’Istruzione si faceva l’ennesimo buco nell’acqua: alla richiesta, formulata dagli sindacati maggiori, di realizzare “un puntuale impegno al rispetto dell’intesa di palazzo Chigi relativamente al tema della valorizzazione di tutto il personale ATA, nonché per assicurare il riconoscimento dell’esperienza di quei tanti assistenti amministrativi che in questi anni hanno svolto le funzioni di Dsga”, il Miur ha replicato parlando di “molteplici difficoltà di carattere normativo e giuridico a individuare procedure riservate per accedere al profilo di Dsga da parte degli assistenti amministrativi sprovvisti di titolo di studio specifico”. Che fine ha fatto, allora, l’intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile che indicava di favorire i passaggi su profilo superiore?
“A oggi – replica Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - quell’accordo rimane lettera morta. Anzi, siccome c’è anche chi intravede tagli di 100 milioni alla scuola, perché si deve dimostrare all’Unione Europea che l’Italia sa tenere i conti in ordine, a breve il governo potrebbe dirci che le buone intenzioni sono state vanificate dalle esigenze di non incorrere nella pericolosissima procedura di infrazione che Bruxelles si accingerebbe a produrre per via del debito pubblico in crescita. Si tratterebbe, è chiaro, di una ipotesi che non vogliamo nemmeno prendere in considerazione”.