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Roma, 5 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Contro la dispersione scolastica un rilevante ausilio è giunto dai fondi comunitari. Eppure, i risultati non si vedono. Lo scrive la stessa Corte dei Conti che, 'nel periodo di programmazione Pon 2007-2013, il totale complessivo delle risorse finanziarie utilizzate per la lotta alla dispersione è stato pari a 309.690.333,10 euro. L'importo programmato per il periodo 2014/2020 è di euro 345.945.951,00'". A dirlo il presidente nazionale del sindacato Anief, Marcello Pacifico.
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ROMA, 4 AGO - "E' emergenza, serve subito un decreto legge o l'anno scolastico partirà malissimo e dall'Europa arriverà una multa salata". Così l'Anief in una nota che chiede a "di chiudere in fretta l'approvazione di un provvedimento salva-scuola che però non corrisponde a quello che si sta realizzando a fatica: dopo quasi quattro mesi dall'accordo di Palazzo Chigi preso dal premier con gli altri sindacati niente è stato fatto per risolvere il problema del precariato in crescita esponenziale, per valorizzare il personale Ata, per adeguare gli stipendi del personale del comparto alla media europea". "Mentre il decreto salva-precari rischia di non arrivare all'attesa approvazione pre-ferragostana da parte del Governo, perché il M5S chiede garanzie sulla serietà delle selezioni riservate, l'inizio del nuovo anno scolastico si avvicina inesorabilmente e nessuno si rende conto che i primi a rimetterci in questa situazione, anche per via delle poche immissioni in ruolo in arrivo, saranno gli otto milioni di alunni che frequentano la scuola. Ancora di più perché dell'accordo del 24 aprile scorso tra il premier e sindacati è rimasto ben poco e nel frattempo la Commissione Europea è tornata a bussare allo Stato Italiano per sempre più evidenti lesioni alle norme che impongono ai Paesi membri di non attuare abuso di precariato", conclude Anief. (ANSA).
"I provvedimenti per la stabilizzazione dei supplenti storici e meritevoli che il governo si appresta ad approvare, probabilmente la prossima settimana, sono tardivi oltre che non risolutivi del problema della supplentite". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief
INTERVISTA RADIO PACIFICO - ANIEF - 02/08/2019 from Anief on Vimeo.
Si comunica che la segreteria nazionale Anief sarà chiusa il 14, il 15 e il 16 agosto. Le regolari attività riprenderanno il 19 agosto.
INTERVISTA PACIFICO 1/08/2019 from Anief on Vimeo.
ROMA, 30 LUG - "Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l'imprevista riduzione di 5 mila posti. Dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con 'la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell'ultimo biennio, connessa con il calo della natalità'. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al Ministero dell'Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che in definitiva cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate". Lo puntualizza in una nota l'Anief. "Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente perché - rileva ancora l'Anief - sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al Ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che - conclude l'associazione - anche oggi il ministro dell'Istruzione ha tenuto a ribadire". (ANSA).
Bisogna assolutamente evitare che si ripeta il blocco quinquennale delle GaE e permettere invece l'inclusione contestuale di tutti i 150 mila abilitati all'insegnamento, senza i quali sono saltate 65 mila immissioni in ruolo negli ultimi anni. Senza dimenticare che 7 mila maestri della scuola dell'infanzia e primaria saranno tra non molto licenziati, pur dopo avere superato l'anno di prova, dando il la in questo modo all'avvio di un'altra battaglia legale. Ma non si dica che è colpa nostra".
Seconda Intervista pacifico 26/7 from Anief on Vimeo.
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"Altro che scuola esclusa in toto dall'autonomia differenziata: il blocco, oggi triennale, e di cui si era a lungo parlato per portarlo a 5 anni, ora si vuole estendere fino a 7 anni. Anief è pronta a ricorrere da subito alla Consulta se non riuscirà in contrattazione integrativa ad ottenere il rispetto della libera circolazione dei lavoratori nel territorio nazionale". È quanto si legge in una nota del sindacato Anief.
Il presidente del sindacato della scuola Anief, Marcello Pacifico, risponde alla lettera inviata dai governatori della Lombardia e del Veneto. Per Pacifico, che continua a reclamare "un decreto urgente per salvare la scuola dal caos sicuro di inizio del prossimo anno scolastico, le parole dei due governatori rappresentano un evidente tentativo di mettere il premier con le spalle al muro".
Sono fuori dalla graduatorie ad esaurimento per l'immissione in ruolo nella scuola le maestre diplomate che non hanno partecipato alle sessioni di abilitazione o ai concorsi. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno respinto il ricorso di un nutrito gruppo di diplomati magistrali contro la sentenza del Consiglio di Stato che a fine 2017 aveva gettato nello sconforto migliaia di persone. Secondo i sindacati quella decisione ha riguardato molti di coloro che avevano avuto nomine annuali dalle Gae e 7mila insegnati già in cattedra. L'adunanza plenaria del Consiglio di Stato a dicembre 2017 ha respinto i ricorsi contro una decisione del Tar del Lazio che a sua volta ha ritenuto legittimo il decreto col quale il Ministero dell'Istruzione, nel 2014, aveva aggiornato le graduatorie ad esaurimento (Gae) escludendo dagli elenchi per la messa in ruolo degli insegnanti della scuola materna e delle elementari coloro che sono in possesso del solo diploma magistrale.
INTERVISTA RADIO - PACIFICO 21 Luglio 2019 from Anief on Vimeo.
È in uscita il bando del concorso ordinario della scuola d'infanzia e primaria, per quasi 17 mila posti. Appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà impugnato dal sindacato Anief che contesta l'esclusione degli educatori, la mancata valutazione del servizio tra i titoli, il calcolo errato degli ammessi agli scritti dopo l'eventuale preselettiva e il limite del 10% degli idonei già impugnato negli altri bandi.
Ultima settimana per approvare il decreto legge per non compromettere l'anno scolastico, in Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva. Se si vuole evitare di lasciare scoperte anche le 60 delle 200 mila cattedre che dovranno essere affidate ai supplenti lasciando fuori, docenti abilitati, vincitori di concorso e precari storici, serve un decreto urgente che permetta di attingere direttamente dalla seconda e terza fascia delle graduatorie d’istituto e da quelle di merito degli idonei dei concorsi ordinari e straordinari, confermando chi ha avuto i ruoli con riserva.
Marcello Pacifico (Anief): Se si vuole evitare il ridicolo con altre decine di migliaia di nuove cattedre scoperte dopo le 50 mila dell'ultimo triennio, bisogna garantire l'assunzione di tutto il personale abilitato all'insegnamento, da anni supplente della scuola, persino assunto in ruolo dopo il superamento dell'anno di prova o vincitore di concorso.
Roma, 19 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Anche per il personale Ata della scuola, il governo e l'amministrazione scolastica non hanno alcuna intenzione di cancellare il precariato. L'amministrazione ha appena comunicato ai sindacati che le immissioni in ruolo di questa estate, per l'anno scolastico 2019/2020, copriranno il turn over: si tratta di appena 8.408 posti. Ma siccome i dati si riferiscono alle uscite certificate dall'Inps fino all'11 luglio scorso, è praticamente scontato che vi saranno diversi posti ancora non considerati, come quelli residui per Quota 100 e le domande di pensionamento che l'istituto di previdenza sta ancora valutando, che andranno ad incrementare le supplenze annuali. Le quali, ufficialmente si collocano, ha riferito il Miur, quasi a 20 mila unità, per l'esattezza 19.942". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Anief, che ha sempre contrastato in tutte le sedi l'introduzione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, plaude all'approvazione del progetto di legge voluto dal Movimento 5 Stelle. "Per vincere il precariato occorre prima di tutto adottare la massima trasparenza, alla base della quale vanno considerati titoli conseguiti e servizi svolti. È da questi elementi che derivano merito e competenze. Inoltre, la scelta soggettiva di un insegnante non è nemmeno compatibile con il reclutamento previsto per legge nella pubblica amministrazione e nemmeno per la scelta dei docenti precari: la scuola pubblica non è un'azienda, non prevede amministratori delegati né capi del personale. L'incontro tra domanda e offerta, se possiamo così chiamarle, deriva dalla corretta organizzazione delle graduatorie", dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il ddl approvato motiva la decisione di sopprimere la chiamata diretta degli insegnanti "perché considerata eccessivamente discrezionale". "Tra l'altro - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si tratta di una procedura che ha fatto riscontrare forti difficoltà di attuazione, con molti dirigenti scolastici che hanno interpretato la norma in modo fortemente diverso da altri. La verità è che i docenti della scuola pubblica non potevano essere selezionati alla stregua dei colloqui delle aziende private. Era una pretesa assurda di chi ha introdotto, contro il volere di tutti, la riforma della Buona Scuola, con le conseguenze fatali per quel Governo targato Pd che infatti poi tutti conosciamo". "È anche importante - continua il sindacalista autonomo - che gli insegnanti tornino tutti, indistintamente, ad essere titolari nella loro scuola e non a essere soggetti a contratti triennali nell'ambito territoriale. Si tratta, tuttavia, solo della cancellazione dei una delle nefandezze approvate da quella riforma: attendiamo - conclude Pacifico - che il Governo giallo-verde dia seguito alla promessa di smantellare del tutto la legge 107 del 2015".
Roma, 16 lug. (AdnKronos) - È quanto lamenta l'Anief ricordando che a seguito dei pensionamenti con Quota 100, si liberano ancora 20 mila cattedre e unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario: peccato che andranno in supplenza e non alle immissioni in ruolo. Tutto, prosegue l'Anief, per colpa dell'incapacità della burocrazia ministeriale e del Governo di autorizzare le assunzioni a tempo indeterminato dal prossimo 1° settembre.
Roma, 14 lug. (AdnKronos) - "Possiamo dire che, con i dovuti paragoni, che quest'anno vivremo la Caporetto del precariato scolastico italiano". A dirlo è Marcello Pacifico dell'Anief sottolineando che "ci sono da coprire i 64 mila posti vacanti segnalati dal Miur, a cui ne vanno aggiunti più del doppio tra gli 50 mila di sostegno in deroga e quelli che si continuano ad 'imboscare' in modo illegittimo su organico di fatto".
ROMA, 16 LUG - A seguito dei pensionamenti con Quota 100, si liberano ancora 20 mila cattedre e unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario: peccato che andranno in supplenza e non alle immissioni in ruolo. A sostenerlo è il sindacato Anief, che accusa di incapacità il ministero e il Governo che non autorizzano assunzioni a tempo indeterminato dal prossimo 1 settembre. "È una vergogna - dice Marcello Pacifico, leader del sindacato -, perché il numero delle domande si conosce da diversi mesi. Poi ci si lamenta se qualcuno non ci sta e ricorre in tribunale. Noi citeremo questa volta chi ha prodotto questo danno, per responsabilità dirigenziale erariale alla Corte dei Conti e vigileremo se i posti liberati dai pensionamenti saranno attribuiti come annuali o solo fino al termine delle attività didattiche. Bisogna finirla di governare sulla pelle dei lavoratori precari".
Pacifico (Anief): “Con le nostre proposte puntiamo a migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa, con l’armonizzazione delle regole comuni ai settori pubblico e privato, relative all’accesso delle organizzazioni sindacali rappresentative, anche se non firmatarie del contratto collettivo nazionale di comparto, alla contrattazione collettiva integrativa”