° Sulle procedure di interpello e di convocazione on line degli aspiranti a supplenza
Per la rilevanza pratica delle nuove disposizioni, torniamo sull’argomento, riportando quanto (nota del 20 dicembre 2010, istruzioni e faq) si legge sul sito istruzione.it
Convocazioni
Gli aspiranti che l’anno scorso hanno presentato il modello B per la scelta delle sedi vengono tutti automaticamente iscritti a Vivifacile tramite le istanze on line del MIUR. E’ bene precisare che il personale precario di cui ai DM 68 e 80 del 2010 potrebbe non essere iscritto alle istanze on line in quanto non necessariamente aveva presentato, nel 2009, il modello B. Per omogeneità di trattamento, quindi, la convocazione dalla fascia prioritaria avverrà per tutti con le modalità tradizionali. L’iniziativa è quindi rivolta agli aspiranti presenti nelle graduatorie d’istituto di I, II e III fascia, che riceveranno un messaggio telefonico istantaneo (USSD) di Benvenuto in Vivifacile. Di seguito si descrive il processo delle convocazioni tramite Vivifacile:
la scuola che rileva l’esigenza di coprire un posto che si è reso disponibile per assenza del titolare accede alle funzioni di convocazione. Se la fascia prioritaria è esaurita convocherà dalle graduatorie d’istituto di prima, seconda o terza fascia. Selezionando l’aspirante, o più di uno se si teme una rinuncia, la scuola invierà una e-mail contenente le informazioni sulla natura del posto e, se la convocazione è multipla, la lista di aspiranti convocati. Contestualmente sarà inviato a ciascun aspirante un messaggio USSD che anticipa la convocazione e infine un SMS con l’indicazione della scuola convocante e del relativo numero di telefono. L’obiettivo è evidentemente quello di dare l’informazione più tempestivamente possibile anche a chi non sta consultando la posta elettronica, consentendo, ove necessario, di contattare telefonicamente la scuola. Al momento il processo utilizza la posta elettronica tradizionale, in particolare la casella privata comunicata per la presentazione del modello B, ovvero, ove presente, la casella istituzionale @istruzione.it. A regime il processo utilizzerà la posta elettronica certificata, sia da parte della scuola che convoca sia da parte degli aspiranti convocati. Nella fase di transizione è possibile anche utilizzare un sistema misto.
Miur, Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per il personale scolastico Uff. III
Prot. n. AOODGPER 11052, 20 dicembre 2010
Oggetto: Graduatorie d’istituto del personale docente ed educativo
convocazione dei supplenti tramite SMS.-
Si rende noto che, in collaborazione con il Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, anche la convocazione dei supplenti dalle graduatorie d’istituto rientra nell’ambito del progetto Vivifacile, il portale unico dei servizi della Pubblica Amministrazione. Tale progetto, che ha l’obiettivo di favorire il colloquio fra i cittadini e la Pubblica Amministrazione con l’uso delle più moderne tecnologie, prevede, per la convocazione dei supplenti, i seguenti passi: 1) Ai fini della diffusione dell’iniziativa: messaggi telefonici istantanei; messaggi di posta elettronica agli aspiranti docenti; 2) Al momento della convocazione: messaggi SMS finalizzati ad informare l’aspirante in merito alla convocazione; messaggi di posta elettronica con tutte le informazioni riguardanti la convocazione.
In riferimento a quest’ultimo punto, la convocazione sarà effettuata dalla scuola via e-mail, all’indirizzo di posta comunicato dall’aspirante tramite le istanze on line (o recuperato dalla posta istituzionale @istruzione.it se più recente), e l’aspirante che avrà anche ricevuto un SMS di avviso, potrà contattare la scuola che lo ha convocato, sia per accettare e prendere accordi, sia per rinunciare all’offerta di lavoro proposta. Tutto questo avverrà automaticamente senza chiedere all’aspirante alcuna altra registrazione o iscrizione a servizi. L’iniziativa prevede, nel prossimo futuro, che il meccanismo descritto si avvalga anche della posta elettronica certificata. Infatti, mentre oggi il flusso di e-mail coinvolge caselle di posta elettronica tradizionali, è previsto, a breve, il passaggio alla posta elettronica certificata, ad ulteriore garanzia di una più corretta e sicura gestione dell’intero processo. E’ bene precisare che il personale precario di cui ai DM 68 e 80 del 2010 potrebbe non essere iscritto alle istanze on line in quanto non necessariamente aveva presentato, nel 2009, il modello B. Per omogeneità di trattamento, quindi, la convocazione dalla fascia prioritaria avverrà per tutti con le modalità tradizionali. L’applicazione delle convocazioni, completa del meccanismo di contatto tramite SMS ed e-mail, sarà in linea a decorrere da mercoledì prossimo, 22 dicembre. Da tale data sul sito internet del M.I.U.R., area Istruzione, sarà disponibile un’apposita pagina informativa.
FAQ
1. Come deve fare l’aspirante docente che non abbia ricevuto il messaggio di Benvenuto in Vivifacile e intenda aderire al servizio? Deve verificare se il telefono cellulare indicato sul modello B è corretto. Se fosse diverso
deve procedere alla rettifica secondo le indicazioni di cui alla FAQ n. 2.
2. Come deve fare il docente che abbia cambiato numero di cellulare dopo la presentazione del modello B? Deve chiederne la modifica alla scuola capofila, cioè alla prima preferenza espressa in sede di presentazione del modello B. Per garantire coerenza si suggerisce di apportare la modifica anche sulle Istanze on line in “Variazione numero di telefono cellulare”.
3. Come deve fare il docente che abbia cambiato indirizzo e-mail dopo la presentazione del modello B? Qualora la modifica sia dovuta al passaggio da indirizzo privato a indirizzo istituzionale, non deve essere fatta nessuna operazione, mentre se la modifica è della e-mail privata l’aspirante deve accedere alle Istanze on line e selezionare “Variazione indirizzo e-mail privato”. La variazione sarà automaticamente riportata anche nell’ambito delle
convocazioni.

 
° Cedolino Unico, da gennaio, per i pubblici dipendenti anche del comparto Scuola
Lo spiega su Avvenire, Vittorio Spinelli, nella rubrica “Pensioni e previdenza”.
Si ricompone il quadro retributivo dei dipendenti pubblici, grazie al Cedolino Unico. Da questo mese tutto il personale – nella Scuola il personale a t.d., il personale a t.i e gli incaricati di RC - percepirà insieme alla retribuzione anche le voci accessorie.
(Fonte: Avvenire, 11 gennaio)

° La nota del Miur n.11052 del 20 dicembre 2010
Confermiamo la notizia data lo scorso 3 gennaio circa le nuove modalità di convocazione degli aspiranti a supplenza inseriti nelle graduatorie di circolo e istituto. Preoccupazione tra i precari che hanno difficoltà ad accedere alla rete.
L’interpello per i contratti ai supplenti arriverà tramite sms e sulla posta elettronica del supplente, quella istituzionale (@istruzione.it) ovvero quella comunicata da ciascun aspirante in occasione dell’iscrizione nelle graduatorie di istituto per il biennio 2009/11. E’ un primo passo che prelude all’adozione della posta elettronica certificata. Dal nuovo sistema sono esclusi i supplenti che hanno diritto alle priorità di cui ai decreti ministeriali n.68 del 30 luglio 2010 e n.80 del 15 settembre 2010, in quanto l’iscrizione negli elenchi prioritari non è avvenuta con procedura on-line.

 
° Finalmente ci si capisce qualcosa sulla sorte degli scatti biennali
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha controfirmato il decreto che li scongela (erano stati congelati in applicazione della legge 122/2010 di conversione del dl 31 maggio 2010, n. 78) e ne dispone il pagamento al personale scolastico; gli scatti maturati nel 2010 saranno utili per la progressione di carriera.
Per il 2010 vengono prelevati 320 milioni dai risparmi che sarebbero dovuti andare a premiare il “merito”; nel 2011 ce ne vorrà il doppio, a copertura del pagamento, e il triplo nel 2012. Saranno presi sempre dal fondo inizialmente per il riconoscimento della professionalità (il 30% dei risparmi ottenuti, nel comparto scuola, con il taglio negli organici): come dire che a pagare sono quei precari di lungo corso che, se gli organici fossero stati preservati, avrebbero potuto ottenere un contratto a t.i. e che, nel migliore dei casi, devono contentarsi di contratti a t.d. E’ quello che la nostra generazione sta dando ai suoi figli: sempre più precariato.

 
° Seminario nazionale per referenti provinciali e regionali per l’intercultura
Il seminario “A scuola di Mediterraneo. Ripensare l’educazione e la formazione in contesti multiculturali” si terrà ad Aci Castello (Catania) nei giorni 9,10,11 Febbraio 2011, indetto dal Miur – D.G. per lo studente, e D.G. per le relazioni internazionali -, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e con il Dottorato di ricerca in pedagogia e sociologia interculturale dell’Università di Messina.
Alla presenza del Direttore generale Usr Sicilia, del Dirigente ufficio integrazione Miur, e del Direttore generale immigrazione Ministero interno, interverranno con relazioni i professori:
Giovanni Ruffino, Università di Palermo (“Mediterraneo, laboratorio di lingue e culture”)
Graziella Giovannini, Università di Bologna (“La via italiana alla scuola interculturale”)
Otto Filtzinger, Università di Meinz (“L’integrazione degli allievi stranieri in Europa. Modelli e nuove sfide”)
Elena Besozzi, Università cattolica di Milano (“Perché meno bravi?, perché più bravi?ll successo scolastico e formativo dei minori stranieri tra prima e seconda generazione”)
Vincenzo Cesareo, Direttore scientifico ISMU ( Istituto studi sulla multietnicità ) (“Un progetto interregionale per l’integrazione degli allievi stranieri”)
Pan Shili, pedagogista, Cina (“Scambiando si impara. Le scuole italiane sulla via della seta”)
Vinicio Ongini, Direzione generale per lo studente, Miur (“L’ intercultura è un racconto. In viaggio con le Fiabe italiane di Italo Calvino”)
Sobhi Tawil, Unesco, Parigi e Abdeljalil Akkari, Università di Ginevra (“Educazione, diversità e coesione sociale nel Mediterraneo occidentale”)
Dorothy L. Zinn, Università della Basilicata (“I linguaggi dell’arte e l’intercultura. Una rete nazionale”).
Sono in programma 7 laboratori tematici, introdotti con riferimento ad esperienze in vari Paesi.
1 Il Mediterraneo e l’Europa,coordina Silvana Mosca, Usr Piemonte, Fiorella Casciato, DG Relazioni Internazionali; intervengono Carmelo Galioto, Flaminia Bizzarri, Filomena Casamassa.
2 La formazione interculturale degli insegnanti e dei dirigenticoordinaLuigi Torchio, Usr Friuli; intervengono Karim Hannachi, Alida Misso, Laura Bampi.
3 Percorsi, esiti e valutazione scolastica degli studenti stranieri ,coordina Maurizio Gentile, Usr Sicilia; intervengono Massimiliano Fiorucci, Rosalba Rotondo, Laura Tieghi.
4 Letteratura, lettura e biblioteche scolastiche, coordina Simona Inserra; intervengono Giorgio Odasso, Ornella Castellano.
5 Arte, musica, media e intercultura,coordina Erasmo Treglia, etnomusicologo e musicista degli Acquaragia Drom; intervengono Silvia Tavazzani, Antonio Luongo.
6 Matematica, scienze e intercultura,coordinaMassimo Spagnolo,Un. Palermo, interviene Maria Omodeo
7 Fare patti con il territorio: Enti Locali, associazioni, volontariato,coordina Giovanna Criscione, Usr Sicilia; intervengono Michela Possamai, Maria Tomarchio, Daniela Mercante.

° Il concorso a d.s.
Il bando tarda, ma la necessità di emanarlo c’è tutta.
Sono con un preside “reggente” (in condivisione con altra scuola) o con un docente incaricato della presidenza circa 1700 scuole, sul totale di 10mila scuole in Italia; le percentuali più critiche si registrano al Nord (in particolare, in Lombardia il 25%). Tuttoscuola commenta: “A questo punto è impensabile che i nuovi dirigenti che usciranno dal concorso possano assumere servizio dal prossimo settembre….Dal settembre 2010 hanno lasciato il servizio, anche per effetto dei tagli previsti dalla manovra finanziaria, ben 1.106 dirigenti, per una quota pari al 10% dell’intero organico”. Col settembre 2011 potrebbero andare in pensione altri 800 dd.ss.
Non è difficile ipotizzare che l’ostacolo all’emanazione del bando sia, ancora una volta, di carattere economico (che le scuole siano dirette in reggenza, consente all’erario di economizzare). Una remora rappresenta, anche, la graduatoria scaturita dal pasticciaccio brutto del concorso 2004 Sicilia (che ha esportato dd.ss. in varie regioni della Penisola, sicchè il quadro delle sedi da considerare scoperte non è del tutto chiaro); ma la cosa si chiarirà a breve perché lodevolmente il Ministro ha aperto l’attività normativa nel nuovo anno firmando il provvedimento (D.M. n.2 del 3 gennaio 2011) che dispone di rinnovare entro 30 giorni la procedura concorsuale per i presidi siciliani “congelati”. Quali che siano gli ostacoli, resta palese l’urgenza di indire il concorso nazionale a dd.ss., perché circa 2000 sedi sono rimaste vacanti col primo settembre 2010, in seguito alla richiesta dl pensionamento di centinaia di dirigenti scolastici. Pensionamento massiccio che, in certo senso, il governo stesso ha indirettamente sollecitato, con la manovra finanziaria, lo scorso anno ha esteso a tutti i dipendenti statali il Trattamento di Fine Rapporto (con le modalità in vigore nel settore privato, per i dipendenti pubblici assunti dal gennaio 2000, e per quelli assunti a t.d.), al posto del Trattamento di Fine Servizio. Questo costituiva per i dd.ss. una panacea, perché all’atto del pensionamento ha permesso il calcolo della indennità di buonuscita sull’ultima retribuzione; e l’ultima retribuzione di un d.s. è molto superiore alla retribuzione che percepiva da insegnante.

 
° Tirocini in Commissione europea
Il compenso è di 1.047 euro al mese (un quarto della retribuzione di un funzionario UE) . Domande entro il 31 gennaio.
Anche nel 2011 i neolaureati possono ottenere di effettuare stage a Bruxelles, per conoscere i meccanismi della politica comunitaria. I tirocini partono ad ottobre 2011 e durano da tre a cinque mesi. La domanda si inoltra online (http:IIec.europa.eu/stages/index_en.htm).
Requisiti: una laurea, l’ottima padronanza di una lingua (inglese, francese, tedesco, e il non avere fruito i precedenza di analoga opportunità.
(Fonte: ItaliaOggi Sette – 10 gennaio 2010)
 
° Lettore di lingua italiana all’estero per l’a.s. 2011/2012. Scadenza il prossimo 14.
279 posti di professore assistente (per 12 ore settimanali) in scuole di Paesi dell’UE. Occorre non aver compiuto il trentesimo anno, alla scadenza dell’avviso (14 gennaio)
La Francia ha richiesto 180 assistenti, la Germania 30, il Regno Unito 25, la Spagna 23, l’Austria 12, l’Irlanda 6 e il Belgio 3. Requisiti: essere iscritti o laureati a un corso di laurea specialistica o magistrale, a Scuola di specializzazione o Master o Dottorato; non avere obblighi militari e da rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione da settembre 2011 a maggio 2012; non avere fruito i precedenza di analoga opportunità o non averla rifiutata senza giustificato motivo, dopo la nomina. L’incarico è retribuito con cifre, varianti da Paese a Paese, da dai 780 euro in Francia a oltre 1000 in Austria e Inghilterra; nessuna indennità è prevista per viaggio, soggiorno, vitto. Può essere richiesta una sola destinazione, compilando la domanda on-line, come da modello pubblicato su www.trampi.istruzione.it/asl./ I richiedenti che siano stati ammessi nella graduatoria provvisoria (prevista entro il 21 gennaio) dovranno riprendere il contatto informatico, e infine inoltrare con raccomandata a/r la domanda cartacea che apparirà al termine della procedura. INFO: 06-58493777 (fax 06-58492776), dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle 15,00, esclusi prefestivi.
(Fonte: Il Giornale di Brescia – 10 gennaio 2010)
 

° Nonsololicei. L’esercizio del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Alternative vecchie e nuove si prospettano agli studenti e alle loro famiglie sempre più in difficoltà nel coniugare il titolo di studio acquisito e le competenze che il mondo del lavoro richiede ai giovani. Le iscrizioni non decollano nei nuovi tecnici né nei nuovi professionali; permane la diffidenza e il giudizio favorevole ai licei.
Francamente desidereremmo che l’istruzione tecnico-professionale (che in molti Paesi all’avanguardia copre metà dell’utenza) fosse riqualificata, com’era nei piani del ministro Luigi Berlinguer, e com’è nelle aspettative di Confindustria) e apprezzata dagli utenti; l’ANIEF, al riguardo avrebbe qualche proposta. Non si giustifica (anche se se ne capiscono le ragioni storiche e sociali) che questi ordini della istruzione secondaria superiore, quinquennali al pari dei licei, non debbano essere configurati in modo tale da dare una qualità di istruzione e formazione pari a quella che i licei danno. La Riforma Gelmini ci pare contraddittoria, al riguardo: per un verso, taglia le ore di lezione nelle prime e nelle classi intermadie, appesantisce il rapporto numerico docente-studenti e, considerando l’apprendistato al 15° anno di età utile all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, fa da sponda, circa il limite minimo di età per l’accesso al lavoro, al “collegato lavoro 2011”; per il verso opposto, la riforma razionalizza virtuosamente e ammoderna il quadro dell’offerta formativa. Gli Istituti Tecnicicomprendono due settori soltanto,l’Economico e il Tecnologico, e non pochi indirizzi innovativi, e anche 2 e rinnovati sono i settori degliIstituti Professionali, Servizi, e Industria e artigianato. Interessante ci sembra, anche, la istituzione nel campo dei piani regionali di istruzione post secondaria non universitaria di Corsi Its per il conseguimento del diploma di tecnico superiore.
A partire dell’a.s. 2011-012, potranno contribuire a ridurre il divario tra preparazione scolastica, atenei e imprese, realizzando un modello biennale che affianca, senza sostituirli, i non ancore pienamente fioriti IFTS. I 50 ITS programmati specializzeranno in settori strategici della tecnologia (Fonte: ItaliaOggi – 4 gennaio 2011), quali: Efficienza energetica (Aquila, Ancona, Nuoro, Enna, Siena, Padova); Mobilità sostenibile (Napoli, Caserta, Latina, Genova, Varese, Torino, Brindisi Catania, Verona); Nuove tecnologie per il Made in Italy: Sistema della Meccanica, Sistema Moda, Sistema Casa, Sistema Alimentare, Servizi alle imprese (Chieti, Teramo, Udine, Viterbo, Latina, La Spezia, Brescia, Pavia, Bergamo, Macerata, Fermo, Campobasso, Biella, Bari, Messina, Firenze, Livorno, Perugia, Padova, Vicenza, Treviso); Nuove tecnologie della vita (Latina, Bergamo, Como), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali (Roma, Catania, Siracusa, Venezia), Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Pordenone, Roma, Genova, Milano, Torino).
Anche per la formazione regionale di livello secondario occorrerebbero novità e un riassetto in ottica qualitativa; ma occorrerebbe crederci politicamente, partendo col focalizzare il senso della cultura. Lo scorso 15 giugno, un decreto interministeriale (Miur e Ministero del Lavoro) ha definito le 21 qualifiche dei percorsi regionali triennali IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) da realizzarsi per iniziativa e con gestione delle Regioni, a norma del D.M. 29 novembre 2007. Lo scorso 16 dicembre, in sede di Conferenza unificata, le Regioni, le province autonome Trento e Bolzano, gli EE.LL, il Miur e il Ministero del lavoro e delle politiche socialihanno posto le premesse perché negli istituti professionalistatali si attivino, a cominciare dal 2011-12, interventi integrativi per gli studenti che frequentano i corsi regionali di qualifica professionale e che aspirano a proseguire col biennio che porta al diploma. Di converso, gli alunni che si iscrivono agli istituti professionali statali potranno frequentare corsi triennali per il conseguimento della qualifica professionale regionale. Una sussidiarietà, questa tra formazione statale e regionale, che potrà favorire l’osmosi tra i sistemi, dando all’uno concretezza di competenze lavorative e all’altro lo spessore della cultura scientifica e letteraria.

 
° Il decreto per la riforma universitaria
La Ministro dichiara che il Governo proporrà correttivi recependo le osservazioni del Presidente della Repubblica (Fonte: Il Sole 24Ore – 7 gennaio 2010)
Le modifiche dovrebbero riguardare: 1) la riserva del 10% dei fondi per il merito agli studenti che risiedono nello luogo stesso dell’ateneo; 2) l’errore formale della doppia modifica alla legge Moratti del 2005 sui professori aggregati; 3) la norma sui lettori di lingua straniera; 4) il requisito di un reddito di 40mila euro nei contratti per gli esperti (connesso, secondo la Gelmini, al problema di evitare che i contratti per l’insegnamento diventino precariato).

°Si prospetta un’iniziativa referendaria con l’obiettivo di abrogare la riforma universitaria
La proposta muove dalle colonne de Il Manifesto ed è rivolta innanzitutto al mondo universitario e al Movimento studentesco, come “risposta politica alta e intransigente”. Fa eco L’espresso (6 gennaio 2010) che la proposta la inserisce in una più articolata strategia insieme ad altri quattro punti: - in difesa dell’autonomia universitaria, insidiata dai “fitti e pervasivi” controlli ministeriali programmati dalla riforma; - in difesa dell’università pubblica, che si vuole smantellare “a favore delle università private…… Si può avere un titolo universitario anche frequentando atenei senza docenti e senza alcuna idea si cosa siano cultura e ricerca”; - per smascherare “la grande favola della meritocrazia… L’introduzione di un organo indipendente di valutazione degli atenei è fumo negli occhi”; - per il recupero della quota tradizionale di finanziamento ordinario.

 
°Nell’ambito del PON R&C 2007-2013, finanziati due bandi per 915 mnl.
Nell’ambito del Programma operativo nazionale “Ricerca e Competitività”, sono previste due azioni, una finalizzata all’innovazione nell’hi-tec, l’altra all’aggregazione tra pubblico e privato. Interessate solo le regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Le due azioni, denominate “Distretti tecnologici e relative reti” e “Laboratori pubblico-privati e relative reti”, sono destinate ad aggregazioni pubblico-private tra imprese, università ed enti di ricerca che propongano piani di sviluppo scientifico-tecnologico, progetti per di distretti di alta tecnologia e per laboratori. Potranno ottenere un finanziamento a fondo perduto che copre fino all’80% della spesa preventivabile. La presentazione (che dovrà farsi tramite i servizi dello sportello telematico “Sirio”) dei progetti e degli studi di fattibilità deve avvenire entro le ore 12.00 del prossimo 15 febbraio. (Fonte: ItaliaOggi – 4 gennaio 2011)

 
°Il Miur rinnova la procedura concorsuale per i presidi siciliani “congelati”
Col D.M. n.2 del 3 gennaio 2011, la Gelmini dispone che, entro 30 giorni, si rinnovino le procedure concorsuali annullate dal Consiglio di Giustizia Amministrativa. Alcuni dei candidati che erano stati bocciati alla prova critta del concorso annullato si oppongono al decreto del Ministro, in quanto se ne ritengono danneggiati, e annunziano di volersi nuovamente rivolgere alla giustizia amministrativa.
Coloro che, vincitori del concorso del 2004 annullato, sono già in servizio come dd.ss., saranno confermati nelle sedi, previo superamento di una prova scritta che verterà su esperienze compiute nelle scuole che hanno diretto. Un po’ meno semplice sarà il percorso concorsuale per coloro che erano risultati idonei nel concorso del 2004, ma con i quali l’Amministrazione non aveva stipulato contratto a t.i.: come prova d’esame, elaboreranno un progetto su un argomento a scelta tra quelli studiati nel corso di formazione; superata la prova, potranno accedere a eventuale nomina sui posti residuali. Una speranza si apre anche ai candidati che non superarono le prove concorsuali indette nel 2004: la commissione d’esame operante adesso provvederà a una nuova valutazione degli elaborati da essi prodotti per il concorso annullato; qualora la valutazione dovesse essere, questa volta, positiva, gli interessati saranno ammessi al corso di formazione (sei mesi) che prelude a eventuale nomina sui posti disponibili.

 
°Risparmi ottenuti con i tagli nel comparto Scuola, e riconoscimento del “merito”
Secondo TuttoscuolaNews, la Clausola di salvaguardia ha dimezzato la cifra con cui si sarebbe dovuto finanziare il premio per merito. Riportiamo i dati forniti dal periodico
Considerando che, tra il 2009 e il 2010, era previsto un risparmio complessivo di 2.106 milioni (con conseguente quota virtuale del 30%, pari a 631,8 milioni da riservare alla premialità), ma che dai calcoli della Ragioneria Generale dello Stato risulta disponibile effettivamente per le finalità del 30%, a quanto sembra, una somma utile di 351 milioni, si deve constatare che i tagli di organico sono stati inferiori all’attesa e i risparmi mancati hanno fatto scattare la clausola di salvaguardia. Secondo la clausola di salvaguardia, i quasi 281 milioni mancanti (631,8 - 351) avrebbero dovuto colpire il bilancio del Miur in capitoli vitali; invece, con tutta probabilità, si è scelto il male minore, dirottando gli effetti negativi sui contenuti del 30% che, in questo modo, ne è uscito con le “ossa rotte”, passando dal virtuale 30% al più modesto 16,7% dei risparmi da destinare al personale: persa quasi la metà”.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 465, 29 novembre 2010)