La Carta del Docente è ad un passo dalla conferma: il taglio di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 per finanziare la Scuola di Alta Formazione, previsto dal comma 9 dell’articolo 44 del decreto legge 36 contenuto nel PNRR, sta venendo meno grazie ad alcuni emendamenti provvidenziali approvati dalla I e VII commissione del Senato che hanno avuto il via libera del Ministero dell’Economia. Con il probabile salvataggio dei 500 euro annui della Carta Docente, diventa ancora più importante ricorrere al giudice per l’assegnazione della somma anche ai docenti precari: decisiva è, a questo scopo, l’Ordinanza della Corte di Giustizia Europea di alcuni giorni fa che ha esteso a tutti i docenti annuali la fruizione della card.
Su questo tema, su come recuperare fino a 2.500 euro di Carta del docente, nei prossimi giorni si svolgeranno una serie di incontri regionali, aperte a tutto il personale interessato, dal titolo “Carta del docente ai precari, l’Europa ha detto sì”: agli incontri saranno presenti i legali Anief che condurranno l’azione nei vari tribunali italiani. Spiegheranno, in particolare, le modalità per dimostrare al giudice i motivi della discriminazione che lo Stato ha attuato verso i supplenti, alla luce del mancato rispetto della clausola 4 dell’accordo quadro europeo sul lavoro a tempo determinato, e come quindi recuperare fino a 2.500 euro a docente.
Giovedì 23 giugno 2022 dalle ore 16.00 le Regioni coinvolte nell’incontro on line saranno Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto. Il giorno dopo, il 24 giugno 2022, sempre alle ore 16.00, le Regioni coinvolte saranno Abruzzo, Marche, Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria. Martedì 28 giugno, ancora alle ore 16.00, l’incontro illustrativo riguaderà Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia. Due giorni dopo, giovedì 30 giugno 2022, alle ore 16.00, le delucidazioni verranno riservate a Sardegna e Sicilia.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “in assenza di una nuova norma che superi il comma 123 della Buona Scuola, la legge n. 107/15 che ha introdotto il bonus annuale per l’aggiornamento professionale, l’unica strada per chiedere fino a 2.500 euro di bonus per gli ultimi cinque anni rimane però quella di presentare ricorso al giudice. Nel frattempo, ci appelliamo alla sensibilità dei senatori della I e VII commissione di Palazzo Madama perché cancellino il comma 9 dell’articolo 44 del decreto legge 36, attraverso il quale si riducono i fondi pubblici per assegnare la carta docente a tutti coloro che ne hanno pieno diritto”.
LA SENTENZA
La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto anche a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico di euro 500 annui, tramite la cosiddetta “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente. La remissione alla CGUE dell’Unione Europea era stata effettuata dalla Dott. Patrizia Baici del Tribunale di Vercelli, in una causa patrocinata per conto del sindacato Anief dagli avvocati Giovanni Rinaldi, Nicola Zampieri, Fabio Ganci e Walter Miceli, i quali avevano evidenziato il contrasto con il divieto di discriminazione tra i docenti a tempo determinato e i docenti di ruolo del mancato riconoscimento della somma di 500 annui annui, poiché destinata all’acquisto di beni e servizi formativi, finalizzati allo sviluppo delle competenze professionali del personale docente.
IL RICORSO
Per aderire al ricorso che permette di recuperare i 500 euro l’anno negati ai precari per la formazione e l’aggiornamento professionale occorre chiedere di essere soci Anief; aderire al ricorso; inviare la scheda rilevazione dati.
Di seguito, video tutorial e link utili:
VIDEO GUIDA
ADESIONE RICORSO
SCHEDA RILEVAZIONE DATI
PER APPROFONDIMENTI:
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