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Sulla fase transitoria del reclutamento dei docenti precari della scuola, prevista dal Decreto Sostegni-bis approvato dal Governo, il Parlamento deve intervenire per cambiare il testo: a chiederlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista a Italia Oggi. “Va bene l’assunzione da Gps, però va attuata da tutte le graduatorie, non solo dalla prima, quindi anche dalla seconda fascia. Noi vorremmo, in pratica, che anche la terza fascia GI, che ora a livello provinciale è la seconda fascia Gps, fosse utile a questo scopo. E poi non si possono mettere dei ‘paletti’: perché per essere individuati come candidati per l’immissione in ruolo bisogna avere 36 mesi di servizio? E perché solo nella scuola statale?”, ha chiesto il sindacalista. Pacifico ha anche contestato la mancata considerazione, ai fini dell’individuazione per l’assunzione in ruolo, per diversi profili di precariato.
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Sui trasferimenti del personale scolastico, il Decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei Ministri non ha portato la novità che chiedevano le organizzazioni sindacali: niente assegnazioni provvisorie nell’anno scolastico 2021/22 e solo una riduzione del vincolo sulla sede di assunzione da cinque a tre anni. Il Decreto dovrà adesso seguire l’iter parlamentare e potranno dunque essere apportate delle modifiche, ma di base la volontà politica di trovare una soluzione immediata alla problematica non è emersa, scrive Orizzonte Scuola.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, si rivolge proprio a quei politici che non hanno dato seguito agli emendamenti promossi dal giovane sindacato: “Il vincolo quinquennale non ha motivo di esistere in periodi non di emergenza, figuriamoci ora con il Covid19. Va bene la decisione di sopprimere il vincolo quinquennale sulla mobilità voluto con la Legge 145/2018, ma non è soddisfacente averlo portato a tre anni. Chiedevamo, alla luce della pandemia e dell’esigenza di operare in sicurezza, limitando al massimo gli spostamenti per raggiungere le proprie famiglie, una deroga già da quest'anno, attraverso l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione annuale. Stiamo al lavoro, con nuovi emendamenti da proporre in sede di conversione del decreto, per presentare un nuovo emendamento al decreto legge, per cancellare questo insensato divieto al riavvicinamento alla famiglia, introducendo almeno la possibilità perla deroga alla mobilità annuale, come pure per estendere l’immissione in ruolo da Gps ai precari della seconda fascia con tre anni di servizio”.
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“Con il Decreto Sostegni bis finalmente oggi si recluta da Graduatorie provinciali per le supplenze. Ma la norma si deve corregge. Questo provvedimento deve cambiare: assumere solo da prima fascia è sbagliato, non risolve il problema. Bisogna poi andare oltre le supplenze solo nelle statali. E non va bene l’esame dopo l’anno di prova”. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso della diretta dal proprio profilo Facebook. Il sindacalista ha ricordato che l’ultima volta che si era deciso di immettere in ruolo con una modalità simile era il 2012: “accadde – ha detto Pacifico – con un emendamento che riapriva le GaE proprio su proposta dell’Anief. Noi abbiamo sempre detto di riaprirle, ora si chiamano Gps. Ma noi avevamo detto anche di aprire alla tre fasce per il ruolo. Bisognava dare accesso almeno alla seconda, perché i precari vanno chiamati tutti per i ruoli”.
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In vista del nuovo anno scolastico, da avviare nella massima sicurezza, diventa imprescindibile revisionare gli organici del personale scolastico, ripristinare i plessi scolastici cancellati e ridurre il rapporto alunni-docenti: a sostenerlo sono Cisal e Anief, che – all’indomani del Patto per la Scuola sottoscritto a Palazzo Chigi - hanno presentato specifici emendamenti al decreto legge n. 59 del 6 maggio scorso sulle “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, già fatti pervenire alla V Commissione del Senato. L’obiettivo è quello di arrivare alla “riduzione del numero di alunni per classe e per istituzioni scolastiche, a partire dal prossimo anno scolastico, alla luce dell'andamento demografico della popolazione, finalizzato le risorse per migliorare il servizio e favorire la diffusione del tempo pieno" Le risorse serviranno anche, a regime, a finanziare quanto previsto per le scuole normodimensionate ai sensi del comma 978 dell'articolo 1 della legge 178/2020.

Marcello Pacifico ricorda, come è stato detto anche alla Conferenza Stato-Regioni, che se si vuole tornare a scuola tutti in presenze e in sicurezza “è importante rivedere il rapporto alunni-classi, alunni-plessi scolastici, alunni-insegnanti: è la chiave per sconfiggere il grande male della dispersione scolastica, acuito con la pandemia. Anche nella scuola dell’infanzia, le famiglie hanno portato sempre meno i loro bambini a scuola, ma il problema riguarda tutti, anche la scuola superiore dove il tasso di abbandono è aumentato. Solo con gli organici differenziati e riducendo il numero di alunni per classe si può mettere il docente nella possibilità, in concerto con le azioni di recupero, di incidere sul progetto di crescita degli apprendimenti di ogni studente, a partire da quelli che hanno più difficoltà. Ecco a cosa serve il miliardo che ora chiediamo”.
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