Succede nella scuola primaria di Cardano al Campo, in provincia di Varese, dove tredici famiglie di una classe hanno deciso di lasciare a casa i propri figli di otto anni, nonostante la scuola dell’obbligo.
Per Marcello Pacifico, presidente Anief, “è arrivato il momento per la politica di passare dai proclami contro le classi pollaio, ai fatti, partendo proprio dalla revisione della Legge di bilancio che secondo la nota di aggiornamento del DEF addirittura riduce la spesa pubblica per l’Istruzione rispetto al Pil, fino al 2035, dal 4% al 3,2%”
Gli investimenti per la Scuola e l’Università si confermano in calo, soprattutto al Sud: lo dice, chiaramente, il rapporto Svimez 2019 sull’economia e la società del Mezzogiorno, presentato oggi a Montecitorio, a Roma, proprio nelle ore in cui la manovra inizia al Senato il suo percorso parlamentare. Istruzione, Innovazione, Ambiente e Lavoro risultano tra le priorità emerse dal Rapporto nazionale, con il dato sulla formazione dei giovani che risulta ormai collocato stabilmente tra i comparti che riservano risparmi pubblici.
Marcello Pacifico, presidente Anief, rivendica “organici aggiuntivi per gli istituti collocati in zone ad alto rischio dispersione scolastica, l’eliminazione delle classi pollaio, ad iniziare da quelle con alunni disabili e con problemi di apprendimento. Laddove gli enti locali e i territori non danno alcuna spinta agli istituti scolastici, è indispensabile che nella scuola si agisca introducendo propri anticorpi, come gli organici maggiorati, anche di personale Ata che in condizioni sempre più sottodimensionate svolge un prezioso lavoro di raccordo e di sorveglianza, il ritorno delle compresenze, l’ampliamento del tempo pieno, l’eliminazione dell’organico di fatto e la riduzione del numero di alunni per classe. Si deve poi prevedere, inoltre, uno stanziamento di risorse straordinarie, anche per favorire l’orientamento, considerando il sempre troppo alto numero di abbandoni precoci dei banchi. Sono tutte disposizioni che necessitano di investimenti corposi e non di certo dei tagli al settore previsti fino al 2035”.
Domani e dopodomani, 5 e 6 novembre, avranno luogo le prove scritte del concorso Dsga, a cui parteciperanno circa 6mila candidati. Il giovane sindacato ricorre per ottenere la correzione della prova teorico-pratica del concorso Dsga di tutti i candidati che hanno ottenuto un punteggio di almeno 18/30 alla prova scritta, ma che non sono rientrati nel numero degli ammessi allo scritto. Il ricorso è riservato ai candidati all'ammissione al concorso che otterranno alla prova scritta un punteggio di almeno 18/30, pari alla sufficienza, ma inferiore a 21/30, punteggio ritenuto utile dal bando per ottenere la correzione della successiva prova teorico-pratica
Pacifico, presidente nazionale Anief: Avevamo chiesto al ministro Fioramonti, al contrario, un piano straordinario di rientro nella propria regione. Chiederemo durante lo sciopero del 12 novembre un emendamento in Parlamento per eliminare, per tutti, gli attuali vincoli ai trasferimenti. La continuità didattica si lotta con la stabilizzazione degli organici e con incentivi al personale per rimanere nei posti attribuiti diversi dai luoghi di residenza
I fatti di cronaca e la recente disgrazia del bambino morto a Milano, cadendo dalla tromba delle scale dell’Istituto Pirelli, hanno messo in evidenza anche per l'ex responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero, il problema degli organici del personale Ata, nettamente inferiori al fabbisogno e lontani da quei requisiti minimi anche per i servizi di sorveglianza degli studenti. Marcello Pacifico: Coi tagli si mette in dubbio la sicurezza. Le nuove tecnologie non possono sostituire le persone come in un'azienda per realizzare risparmi. Bisogna partire dal ripristinare gli organici tagliati dieci anni fa