Il giovane sindacato, nel trasmettere gli auguri di buon lavoro ai neo ministri dell’Istruzione e dell’Università, chiede un incontro urgente ad entrambi, per affrontare le tante emergenze, prime fra tutte la precarietà e il rinnovo del contratto. Per il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, “lo spacchettamento del Miur deve rappresentare un segnale di cambiamento che metta l'istruzione e la ricerca al centro della politica del Governo: basta supplentite, basta risparmi. Abbiamo bisogno di investimenti, abbiamo il dovere di scommettere in un rilancio di questi settori”.
"Siamo pronti a partecipare a tavoli risolutivi - continua il leader del sindacato autonomo -: aspettiamo le convocazioni al Ministero per porre soluzioni ragionevoli, rapide e innovative. Non c'è più tempo da perdere. Il primo obiettivo è rivedere ruoli, profili professionali e piante organiche, al fine di sconfiggere una precarietà che ha assunto dimensioni inaudite. Per realizzare questo, ci aspettiamo vere risorse nel prossimo DEF, per poter riscrivere il contratto collettivo nazionale"
I ministri Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi hanno giurato al Quirinale, davanti al presidente del Consiglio e al capo dello Stato. Quanto alle priorità del nuovo ministro dell'istruzione, pubblicate subito dopo, Anief ritiene opportuno che sui concorsi sia ampliata la categoria dei partecipanti a quello riservato ed estesa ai docenti di religione, dell'infanzia e primaria, con corsi abilitanti aperti a tutti e senza il blocco quinquennale sulla mobilità, con la partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzioni senza laurea al concorso per Dsga e con una riserva di posti per i dirigenti tecnici attualmente in servizio. Non va poi dimenticato l’avvio immediato di un piano massiccio di immissione in ruolo per il personale Ata, anche nei profili professionali superiori mai attivati pur essendo previsti dal contratto.
Per quanto riguarda la specializzazione su sostegno, deve essere garantito l'accesso libero a chi ha insegnato senza titolo e adeguato il numero programmato all'effettivo fabbisogno dei posti. Nel mettere mano ai decreti attuativi del decreto scuola, bisognare retrodatare l'assunzione degli idonei di Insegnamento di religione cattolica al 2008, anno del blocco dello scorrimento delle graduatorie, mentre sul sostegno deve essere adeguato l'organico di fatto a quello di diritto con posti in deroga in base relegati ad eccezionali necessità, garantendo la determinazione degli organici in base alle richieste del PEI. Su formazione e valorizzazione del personale, siamo pronti ad ascoltare le proposte, ma per rinnovare il contratto ci vogliono a priori le risorse adeguate, al fine di recuperare almeno l'inflazione cresciuta negli ultimi dieci anni.
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