Il Ministero dell’Istruzione sta seriamente valutando importanti modifiche da apportare al sistema informatizzato per l’assegnazione delle supplenze: lo si appreso nell’incontro tra amministrazione centrale e sindacati rappresentativi svolto il 5 ottobre. Durante il confronto, Anief ha illustrato ai dirigenti del Ministero e ai tecnici informatici le modifiche necessarie per rendere più funzionale il sistema delle nomine e garantire l’assegnazione degli incarichi secondo il principio meritocratico.
Sono numerose le criticità sull’assegnazione delle supplenze tramite il sistema informatizzato “INS” (Informatizzazione Nomine Supplenze) che la delegazione ANIEF, formata dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha prospettato al Ministero dell’istruzione unitamente a proposte concrete per la loro risoluzione. “Se per quest’anno il Ministero sembra volersi limitare a interventi di rettifica dei singoli errori di sistema accertati, diverse sono le modifiche all’algoritmo che il sindacato chiede di apportare per l’immediato futuro, così da risolvere con celerità il problema che ha portato ad un numero altissimo di errori nell’attribuzioni delle supplenze e ad un inevitabile aumento del contenzioso”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Il sindacato ha evidenziato come l’elevato numero di rinunce pervenute dopo la nomina tramite “INS”, molto spesso responsabile della mancata assegnazione di incarico sulle preferenze espresse dagli aspiranti con punteggi maggiori in graduatoria, sia imputabile al ritardo con cui molti docenti hanno ottenuto il ruolo per scorrimento oppure la conferma dello stesso: quest’ultimo è stato, ad esempio, il caso degli assunti nel 2021/22 per la stabilizzazione dalla prima fascia GPS Sostegno, che hanno prodotto domanda di supplenza per il 2022/23 in attesa di conoscere l’esito della prova di idoneità finale. Oltre all’impegno ministeriale di garantire tempi più celeri per concludere tali operazioni, ANIEF ha chiesto che sia implementata una funzione che consenta agli aspiranti di ritirare in qualsiasi momento la domanda per le supplenze presentata. In questo modo sarà possibile evitare l’assegnazione di supplenze destinate a rinuncia e il conseguente scavalcamento degli aspiranti con punteggi maggiori sulle preferenze più ambite nelle varie province.
Un’altra modifica richiesta è quella relativa alla gestione di posti di sostegno destinati ai riservisti ex Legge 68/99 e ai beneficiari di precedenza ex Legge 104/92: ANIEF ha chiesto che i turni di nomina su sostegno vengano gestiti in fasi separate per la prima fascia (specializzati), la seconda fascia (triennalisti) e le graduatorie incrociate, individuando di volta in volta i beneficiari di riserva, anche valutando la precedenza all’interno di ciascuna fase. In tal modo sarà possibile garantire il diritto all’inclusione degli studenti disabili attraverso la nomina prioritaria dei docenti specializzati su sostegno. Inoltre, ANIEF ha evidenziato la necessità di automatizzare il completamento cattedra per chi ha ottenuto lo spezzone, operazione che ancora adesso deve essere effettuata a mano dagli uffici scolastici provinciali.
L’incontro è stato anche l’occasione per chiedere nuovamente al Ministero di pubblicare con urgenza, nelle more della ridefinizione delle tabelle titoli, una circolare che chiarisca una volta per tutte quale sia il punteggio cui hanno diritto i docenti di scienze motorie nominati nella scuola Primaria e per chiedere nuovamente una deroga al divieto di presentare MAD per chi è inserito nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. Quest’ultima, come ANIEF ha già più volte avuto occasione di ribadire sin dagli incontri precedenti alla pubblicazione dell’O.M. 112/2022 sulle GPS, è una misura che nuoce alla qualità dell’insegnamento poiché impedisce agli aspiranti in possesso di titoli e con esperienza di insegnamento di presentare domanda di messa a disposizione perché già in GPS. “Ci troviamo a subire un divieto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - non solo inutile ma addirittura dannoso per le scuole e che sta mettendo in difficoltà molti dirigenti scolastici, chiamati a scegliere – una volta esaurite tutte le graduatorie – tra rispetto pedissequo dell’ordinanza ministeriale e qualità della didattica”.
ANIEF ha chiesto anche un intervento sulle nomine a tempo determinato del personale ATA, affinché venga rivista la circolare delle supplenze nella parte che consente a detto personale l’accettazione di ulteriore proposta di supplenza annuale (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), per diverso profilo professionale solo nel caso questa intervenga prima della presa di servizio. La disposizione contrasta con l’art. 7 comma 5 del D.M. del 13 dicembre 2000, n. 430, ove è previsto che le sanzioni per risoluzione anticipata del rapporto di lavoro "non si applicano in caso di mancato perfezionamento o risoluzione anticipata del rapporto di lavoro dovuti a giustificato motivo, che risulti da documentata richiesta dell'interessato" e che ha, dunque, sempre reso possibile accettare una supplenza nel profilo superiore ritenendo un giustificato motivo quello di voler migliorare la propria posizione lavorativa accettandone una più favorevole.
In attesa di eliminare i “difetti” del software di gestione delle supplenze, Anief continua a difendere i docenti danneggiati presentando appositi ricorsi, predisposti proprio per tutelare i loro diritti palesemente lesi da un sistema che continua a fare acqua da tutte le parti.
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