La riforma non ha sanato la carenza di docenti: il rapporto uno a due, insegnanti-studenti, ribadito dalla Corte Costituzionale, rimane solo teorico. Anche il Miur ammette che già oggi ci sono almeno 25mila posti da assegnare in più. Nel frattempo, assisteremo alla ormai solita miriade di denunce da parte delle famiglie e delle scuole per mancanza di docenti, che tardano ad essere nominati pur in presenza di precise richieste di sostegno avanzate dalle commissioni mediche.
Marcello Pacifico, presidente Anief: pure nel 2016, dopo la Buona Scuola, saremo in questa situazione. A meno che se non si superino gli attuali vincoli normativi. Eppure, quegli alunni a cui verrà assegnato il docente di sostegno col solito inevitabile ritardo e con tanto di cambio di docente in corso d’anno, hanno gli stessi diritti degli altri: i posti in deroga, stabili a tutti gli effetti, sono un tecnicismo che è giunta l’ora di superare coi fatti. Infatti, Anief, nei prossimi giorni, rilancerà la campagna ‘Sostegno, non un'ora di meno!’. Gli interessati possono nel frattempo scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.