Lo sostiene l’Anief, che attraverso un emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola ha chiesto alla VII Commissione del Senato di modificare il comma 3 dell’articolo 2 dello stesso decreto già approvato dal CdM. Il giovane sindacato ha spiegato, anche nell’audizione tenuta in questi giorni presso la stessa commissione Cultura di Palazzo Madama, che il personale docente assicura solo “ove possibile” e non sempre e “comunque” le “prestazioni didattiche nelle modalità a distanza” adottate con gli “strumenti informatici o tecnologici a disposizione” fino al termine del periodo emergenziale derivante dal pericolo di contagio del coronavirus. Inoltre, la realizzazione di sessioni formative in modalità telematica comporta degli oneri, a livello temporale e di organizzazione, molto diversi da quelli comuni, senza dimenticare le nuove modalità di prevenzione dei rischi alla salute: si tratta di tematiche che necessitano di passare per i tavoli contrattuali, anziché farle imporre direttamente dal legislatore.
Marcello Pacifico (Anief): “Pensare di rendere obbligatoria la didattica ignorando che una parte dei docenti può essere priva degli strumenti tecnologici adeguati per realizzarla è una contraddizione in termini. Ci sono tanti precari, soprattutto i più giovani, che non possono attuare questo genere di didattica perché esclusi dai benefici del bonus della carta docente: visto che lo Stato li lascia fuori dall’aggiornamento professionale annuo obbligatorio introdotto con la Legge 107/2015, negando loro i 500 euro della formazione annua con i quali il resto del personale può dotarsi di computer, tablet, microfoni e di tutta la strumentazione utile a crearsi una postazione telematica, perché ora li deve obbligare a portare avanti la DaD interamente a loro spese?”.
Domani, venerdì 24 aprile, alle ore 17, avrà luogo un incontro, organizzato dall’Università telematica Pegaso, dal titolo "L'impatto delle misure anticrisi sul mondo del lavoro", attraverso una diretta su Facebook. Tra coloro che interverranno anche il presidente nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico
Il Decreto Legge 18 del 17/03/2020 ha disposto che negli uffici pubblici la presenza del personale debba essere limitata esclusivamente alle attività indifferibili. Purtroppo, però, giungono alle nostre sedi territoriali continue segnalazioni da parte del personale scolastico che riferiscono della riapertura di alcune scuole in modo ormai costante, con la conseguente presenza in servizio giornaliera di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, Dsga come nulla fosse, nonostante le misure del Decreto Cura Italia siano ancora in vigore
Chiediamo a tutto il personale scolastico, alle RSU e ai terminali associativi sindacali di segnalare alle sedi territoriali ANIEF tutte le situazioni di potenziale rischio per i lavoratori, affinché sia possibile intervenire prontamente
Nel Parlamento italiano non sono solo le forze d’opposizione a chiedere di ascoltare i sindacati, di non riprendere la scuola con i solito “balletto” di supplenti che si avvicendano, di assumere in ruolo i precari senza più indugi e di riaprire subito le graduatorie d’istituto, oltre che affrontare i problemi irrisolti per il sostegno agli alunni disabili: è di oggi la nota dei senatori Pd Francesco Verducci e Vanna Iori, rispettivamente vice presidente e capogruppo Commissione Cultura e Istruzione del Senato a margine delle audizioni svoltesi ieri sul Decreto Legge n. 22 sulla Scuola, tra cui quella tenuta dal presidente di Anief Marcello Pacifico proprio in VII Commissione.
“Siamo sempre più felici che le nostre convinzioni siano ormai diventati i leitmotiv non solo degli altri sindacati rappresentativi – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma anche di un numero sempre maggiore di parlamentari appartenenti a schieramenti che fanno parte del Governo. Significa dare il giusto merito al nostro sindacato, che è cresciuto non solo nei numeri, tanto da raggiungere la rappresentatività ai tavoli di contrattazione, ma anche nell’azione e nella credibilità. La morale è chiara: il pensiero dell’Anief sta entrando nei palazzi della politica. E di fronte all’emergenza che viviamo non si può continuare a traccheggiare”.
Nel pomeriggio, tavolo tecnico di confronto in materia di Smart Working nel lavoro pubblico, a seguito dell’emergenza Covid-19, al ministero per la pubblica amministrazione, titolare Fabiana Dadone. Per Marcello Pacifico, segretario organizzativo, bisogna subito riaprire i tavoli per la contrattazione, ridefinire organici, luoghi di erogazioni del servizio per tutelare la salute e i diritti dei lavoratori, siano essi dirigenti che dipendenti, e degli utenti. No didattica a distanza h24, bisogna regolare con norme pattizie la materia
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