Il sindacato non ha dubbi: la norma presente nel decreto Sostegni bis, ora all'esame del Senato e tra alcuni giorni convertita definitivamente in legge, è palesemente incostituzionale perché in maniera irragionevole valuta un requisito di servizio non richiesto per l'inserimento nella suddetta graduatoria per i contratti a tempo determinato. E appare tanto più discriminatoria nell'esigere la prestazione di tale servizio soltanto su posto comune e non di sostegno. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Siamo pronti a portare in tribunale le ragioni di chi ha svolto tre anni di supplenze e ora rimane con un pugno di mosche in mano. L’Italia sta ancora una volta calpestando le norme comunitarie e noi questo non lo possiamo permettere, ancora di più perché si sta andando verso la mancata immissione in ruolo di un numero inaudito di cattedre, probabilmente anche 80mila”. Per questi motivi, Anief avvia le specifiche azioni legali.
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