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° Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione: Un’importante iniziativa di “accompagnamento”.
E’ il Seminario nazionale “Indicazioni per promuovere competenze” - Abano Terme, dal 29 al 30 maggio 2014. Le spese di soggiorno saranno finanziate; quelle di viaggio resteranno a carico delle scuole o degli UU.SS.RR. partecipanti. L’Istituto Alberghiero “Pietro D'Abano” curerà la logistica del Seminario, per conto dell’USR per il Veneto.
Con l’a.s. 2013-2014 sono entrate in vigore le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione (www.indicazioninazionali.it) la cui adozione, da parte delle scuole, è stata accompagnata da un Comitato scientifico nazionale e da staff regionali, grazie al finanziamento di 1.600.000 Euro. Adesso, l’USR per il Veneto e la D.G. per gli Ordinamenti organizzano questo Seminario rivolto a Dirigenti scolastici e a Docenti delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo, di ogni parte d’Italia. Il Seminario sarà un’occasione di riflessione, condivisione e confronto di esperienze sulle Indicazioni 2012, con riguardo alle tematiche seguenti: costruzione dei curricoli, didattica, valutazione per competenze (con riferimento alle 8 competenze chiave europee e al profilo finale dello studente). E’ prevista la partecipazione di 200 tra Dirigenti scolastici, docenti e referenti regionali. In accordo con il Comitato Scientifico Nazionale, la quota riservata al Veneto è stata stabilita in 70 unità, e 130 saranno i partecipanti provenienti dalle altre Regioni, individuati dai competenti UU.SS.RR., in base al numero stabilito (si veda l’allegato 2, Quote regionali di partecipazione). I loro nomi vanno segnalati, entro il 05.04.2014, ad entrambi gli indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Gli UU.SS.RR. dovranno anche segnalare quanto richiesto all’all. 1 (le esperienze più significative condotte nel territorio, attinenti le tematiche dei workshop, e materiali da illustrare in un apposito meeting point). Nel sito del MIUR, si legge il programma di massima della duegiorni e questo elenco delle tematiche e comunicazioni per i workshop e per lo spazio espositivo: - Competenze e curricolo (curricoli verticali per competenze; competenze chiave e competenze di base; integrazione dei saperi; didattiche per le competenze); - Competenze e Ambiente d’apprendimento (organizzazione del gruppo classe; apprendimento sociale e cooperativo; laboratorialità; nuove tecnologie); - Competenze e inclusione (le didattiche per la competenza come spazi per la personalizzazione, l’integrazione e l’inclusione); - Competenze e cittadinanza (formare persone e cittadini autonomi e responsabili; le competenze come fattori di resilienza; percorsi per la costruzione delle competenze metodologiche, metacognitive e sociali); Competenze e valutazione (osservare, verificare e valutare le competenze; valutazione delle competenze e valutazione del profitto; usare i dati della valutazione per migliorare l’apprendimento); - Competenze e verticalità del curricolo 3-13 (Identità, autonomia, competenza. Costruire il profilo finale e valutare competenze dei bambini e delle bambine dalla scuola dell’infanzia al termine del 1° ciclo).

° Automatismi stipendiali del personale della scuola
Saranno finanziati ricorrendo sia ai residui del Fondo di cui al Piano programmatico varato nel 2008, sia al Fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa A.s. 2013-2014. La soluzione è, dunque, una partita di giro nel bilancio della Scuola.
La settimana scorsa, al Senato, la maggioranza politica ha trovato il modo per neutralizzare, per il personale delle scuole, gli effetti residui del decreto n. 78/2010 (prorogato con il DPR n.122/2013). La soluzione sta nel disegno di legge di conversione del decreto legge n.3/2014, che la Camera dei deputati dovrà a sua volta, entro giugno, convertire in legge. Contestualmente, la Commissione ha individuato la copertura finanziaria (quasi 39 milioni) necessaria per consolidare l’incremento stipendiale al personale ATA destinatario delle posizioni stipendiali acquisite con la qualifica a mansioni aggiuntive: si attingerà al Fondo per il funzionamento amministrativo e didattico di ciascuna scuola, per circa 5mila euro. Non era questa la soluzione che poteva soddisfarci, e anche la CGIL esprime disappunto.

° Verso il traguardo, la vicenda delle assunzioni in ruolo degli ATA
Il Ministero delle Finanze ha dato l’OK ed è prossimo quello della Funzione pubblica
Le immissioni per l'anno 2013/14 sono 3730, e per il 2014/15 i posti preventivati sono 4.317. Quasi 200 posti sono stati sottratti dalla disponibilità complessiva, e riservati ad altrettanti docenti "inidonei all’insegnamento e idonei ad altri compiti" che hanno optato per le mansioni di assistente amministrativo e di assistente tecnico. (Fonte, Orizzontescuola, 05 – 03 – 2014)

° Edilizia scolastica: prorogato il termine del 28 febbraio, per l’affidamento dei lavori
Il C. dei M. proroga di due mesi i termini entro i quali gli EE.LL. potranno cantierare.
L’entusiasmo giovanile di Renzi è indigesto ad alcuni ma (se seguiranno le realizzazioni) non a noi, pregiudizialmente. Ecco lo “stile Renzi” nelle questioni della Scuola: scrive a ottomila tra sindaci e presidenti di provincia: «Vi chiedo di scegliere all’interno del Comune un edificio scolastico». Un chiacchiericcio superfluo, o un metodo efficace per svegliare il pachiderma burocrazia ? Per le opere edilizie finanziabili con il Piano edilizia scolastica da 150 milioni (decreto “Fare”) si è resa necessaria una proroga, per l’inerzia delle autorità territoriali che, a fine febbraio, avevano affidato soltanto 207 appalti (circa il 30% degli interventi possibili) impegnando 35,7 milioni complessivamente (un quarto delle risorse a disposizione). Non sarà parso vero, a Renzi, di contattare gli ex colleghi (gli amati sindaci), con una lettera intonata al suo linguaggio diretto: «Stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del governo». Per prima cosa, chiede ai sindaci non dettagliati progetti esecutivi ma l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento previste, la tempistica di realizzazione. Palazzo Chigi promette di intervenire con celerità semplificando le procedure di gara e liberando gli appalti approvati, dal computo del patto di stabilità interna. Come per ogni altro vagito del neonato Governo, anche questa lettera ha fatto storcere alcune bocche. Su ItaliaOggi del 4 marzo, Emanuela Micucci precisa: “Renzi chiede ai sindaci info che il Miur ha già… Le informazioni che si cercano a mezzo lettera, il Miur già le possiede, anche se a volte incomplete. L'anagrafe dell'edilizia scolastica, nata nel 1996, proprio censire il patrimonio scolastico e il suo stato di conservazione utilizza i dati forniti da comuni e province a cui ora Renzi chiede le stesse informazioni. Non solo. Il mese scorso l'ex ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza ha dato il via alla riforma dell'anagrafe creando il Sistema nazionale delle anagrafi dell'edilizia scolastica (Snaes), costruito sulla base delle anagrafi regionali, quelle che 11 regioni già si erano date. Un'esigenza nata perché l'anagrafe nazionale non decollava…”. Sullo stesso quotidiano, Alessandra Ricciardi manifesta perplessità: “Il gran ginepraio della sicurezza…. Fondi scarsi e incerti…. Procedure lente, competenze non chiare, fondi che prima si annunciano e poi, fatta la programmazione dell'intervento, si scopre non esistono più. Questo ed altro è quanto succede per gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Una situazione talmente caotica che non esistono neanche stime univoche sul numero di interventi di fare e sui fondi necessari… Il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, parla di un piano straordinario di 4 miliardi, realizzato agendo sul fronte dei mutui garantiti da cassa depositi e prestiti e lo sblocco dei fondi disponibili nelle casse di alcuni enti locali. Sarebbero 5 i miliardi di euro, secondo l'Ance, resi inservibili dai paletti del patto di Stabilità… Andrà disboscata la selva di norme che spesso ha reso difficile l'accesso ai finanziamenti”. Ancora più drastico, su Il Fatto Quotidiano, l’incipit dell’articolo di Marina Boscaino: “Renzi non ha letto l’annuale rapporto di Legambiente sull’edilizia scolastica, il XIV, pubblicato all’inizio dell’anno, che testa la qualità delle strutture e dei servizi della scuola in 94 capoluoghi di provincia. Non si spiega altrimenti la sua ingenuità”. Dunque, addirittura la parola “ingenuità” che, se la correliamo al titolo dell’articolo (“Edilizia scolastica: la politica del fare e quella degli annunci”, sembra sottintendere una prospettiva nera (per l’Italia): - Renzi c’è o ci fa. Prosegue, impietosa, la Boscaino: “Ecco convergere la politica del fare e la politica degli annunci: non sono in contraddizione, nel mondo dell’effimero, della rapidità che condiziona la nostra percezione e il nostro senso critico, dello smart. In primo luogo, Renzi ha sbandierato ai media l’attivazione di una richiesta di dati di cui la Presidenza del Consiglio è già in possesso; non una parola, poi, sui concreti fondi a disposizione. Nessuna politica ponderata, studiata, che poggi su competenze serie nello specifico complesso campo… L’egemonia del cinguettio, della mail informale…, la rapidità che fa notizia uccidono la riflessione, l’approfondimento. Su tutto, la fa da padrone un impressionante personalismo. È lecito dubitare che queste pratiche demagogiche possano fornire risposte convincenti al quadro tracciato da Legambiente….”. LaRepubblica.it (Francesco Merlo) scrive di Renzi dentro la scuola di Siracusa, come una scena kitsch: “...l’Italia intera lo ha visto ubriaco di lusinghe. Ha cominciato ad abbracciare tutti… A Siracusa non c’è stata la manipolazione sordida tipica dei regimi ma la paideia, il tentativo di ridurre i bambini a protesi ornamentale, di formarli alla piaggeria e all’adulazione”. Marginalmente, segnaliamo che è improprio usare “paideia” nell’accezione dl formazione alla piaggeria e all’adulazione. Da questi giudizi (pregiudizi ???), per adesso ci dissociamo: dopo la sequenza recente di uomini politici senza qualità, speriamo di essere in presenza di una svolta. Un suggerimento a Renzi:nelle scuole vada senza preavviso se vuole conoscerne la condizione.

° Erogazione finanziamenti per progetti delle Consulte Provinciali Studentesche e dei coordinamenti regionali delle CPS.
Nel sito del MIUR è pubblicata, a cura della D.G. per lo studente, l’Integrazione e la Comunicazione la tabella che riporta l’elenco dei Progetti delle Consulte, presentate ai sensi del bando emanato con Nota ministeriale dello scorso Maggio, approvati.
Com’è noto, nella Scuola, l’ordinamento della rappresentanza democratica prevede, a livello nazionale, che gli studenti siano organizzati nel «Forum nazionale delle associazioni studentesche»; a livello locale, sono rappresentati nella Consulta provinciale degli studenti, composta da membri elettivi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della provincia (D.P.R. 567/1996 e D.P.R. 156/1999).

° I maestri diplomati entro l’a.s.2001/2002: Nessuno potrà ripagarli del danno subìto
E’ doveroso dire che questo modo di amministrare poco ha di democratico, e che non è la prima volta che i decisori politici del MIUR, sordi alle tesi ragionevoli dei lavoratori e nella speranza che questi mollino, tirano dritto con provvedimenti privi di fondamento giuridico. La sconfitta più clamorosa, e non l’unica, dall’ANIEF l’hanno avuta sulla questione “pettine/coda” delle graduatorie dei docenti precari ma in quel caso, per tutelare decine di migliaia di colleghi, dovette pronunciarsi la Consulta.
Chiamata a esprimere parere consultivo su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, lo scorso settembre, la seconda sezione del Consiglio di Stato ha stabilito che il diploma di scuola o di istituto magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 ha “ex lege” valore abilitante. Per effetto di questo parere, i maestri che hanno presentato ricorso saranno inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto. Da parecchio tempo, il nostro presidente, Marcello Pacifico, ha posto, e per primo, la questione del buon diritto di questa categoria di precari diplomatisi prima del 2001/02, ai quali negli ultimi cinque anni è stato negato di inserirsi nelle graduatorie permanenti, poi trasformate in GE: per l’errata interpretazione della norma, in circa 50 mila non più giovanissimi colleghi si vedono esclusi dalle graduatorie di II fascia d’istituto (riservate agli abilitati) e tenuti in terza fascia; di conseguenza, sono stati privati di chance lavorative alle quali hanno diritto. Adesso, il diritto riconosciuto dal C. di S. ai 220 ricorrenti dovrà essere esteso a tutti costoro, con sostanziale rimaneggiamento delle graduatorie. Sulla questione c’era già stata una pronuncia in sede U.E., che riconosceva il pieno valore abilitante di questi diplomati. Adesso sono trascorsi sei mesi dal parere della Consulta senza che il MIUR abbia attivato le contromisure necessarie a prevenire ulteriori danni a questi diplomati-abilitati. E’ lecito, pertanto, chiedersi se al MIUR dormano o siano inerti o siano indolenti o si nascondano alle proprie responsabilità. In tutti i casi, occorrerebbe studiare seriamente come fare pagare i danni, non all’erario, in solidum ai decisori politici e amministrativi che vengono meno così clamorosamente alle proprie funzioni. Quando l’ANIEF auspica un rinnovamento della politica scolastica, intende che si scelgano persone non solo esperte in materia di Scuola ma anche sensibili al diritto; occorre, infatti, che la presa delle decisioni politiche rispetti l’equilibrio democratico tra i poteri: se l’Amministrazione disconosce il buon diritto dei cittadini crea squilibrio tra i poteri istituzionali, e se nicchia dinanzi alle sentenze giudiziarie, lede i diritti dei cittadini. A questi colleghi, i cui diritti sono stati calpestati da governanti insulsi, il danno non potrà mai essere ristorato, perché indietro nel tempo non si torna, e chi è stato gravato sotto il peso dell’ingiustizia, questa soma se la porterà sempre. Vogliamo dirigenti politici leali, sensibili culturalmente e pronti alle regole della democrazia. Finché questo non sarà, l’ANIEF dovrà continuare sulla strada fin qui percorsa della difesa giudiziaria del personale della scuola.
Doverosamente segnaliamo che il M5S si è mosso sul piano parlamentare denunciando come “incomprensibile”, il comportamento tenuto da Miur ed evidenziandone un ulteriore effetto: “Ora per migliaia di aspiranti maestri con quel diploma non ha più senso frequentare i Pas… Il ministero dell’Istruzione, infatti, aveva l’obbligo, una volta uscita la sentenza, di dare ad essa la massima pubblicità e di produrre atti conformi nell’arco massimo di 30 giorni. Inoltre in base alla Legge Brunetta (69 del 2009), è previsto che il parere del Consiglio di Stato sia vincolante… Con il pronunciamento della Consulta è stato dunque sciolto un altro groviglio burocratico-economico in quanto diventa superflua, se non addirittura ridondante, la partecipazione ai Pas, dal momento che i docenti”. Siamo d’accordo, e riteniamo che M5S sia al corrente che l’ANIEF aveva posto il problema per prima e solitaria.

° Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A., per l'a.s. 2014/15.
Gli insegnanti presenteranno le domande entro il 29.03.2014; il personale ATA potrà farlo dall’11 marzo al 9 aprile. Bando e allegati, nel sito del MIUR: www.istruzione.it
L’O.M. n.32 del 28.02.2014, la prima a firma Giannini, è articolata come riportiamo in abstract.
TITOLO I DISPOSIZIONI COMUNI. - ART. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE, DURATA E DECORRENZA DELL'ORDINANZA. (omissis…). - ART. 2 - TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITA’. 1. Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale docente ed educativo è fissato al 28 febbraio 2014 ed il termine ultimo è fissato al 29 marzo 2014 . Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale A.T.A. è all’11 marzo 2014 ed il termine ultimo al 9 aprile 2014. 2. I termini per le successive operazioni e la ….(omissis…).
- ART. 3 - PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. 1. Il personale docente, educativo ed A.T.A. deve indirizzare le domande di trasferimento e di passaggio, redatte in conformità degli appositi modelli riportati negli allegati alla presente Ordinanza e corredate dalla relativa documentazione, all’U.S.R. – Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia di titolarità e presentarle al dirigente scolastico dell’istituto o dell’ufficio presso cui presta servizio. …
2. Il personale che presta servizio presso uffici di amministrazioni statali, presenta la domanda di trasferimento al dirigente scolastico dell’istituto di titolarità. 3. Il personale, il cui rientro e restituzione al ruolo di provenienza viene disciplinato dall’art. 5, commi 1 e 2, del C.C.N.I. sulla mobilità, deve presentare domanda all’U.S.R. – Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia scelta per il rientro, entro il 14 marzo 2014 nel caso di personale
docente, entro il 26 marzo 2014 nel caso di personale A.T.A., ai fini dell’assegnazione di sede di titolarità prima delle operazioni di mobilità. Nell’impossibilità di ottenere le sedi richieste, per mancanza di disponibilità, gli interessati sono riammessi nei termini e possono presentare domanda di mobilità al predetto ufficio, il quale la acquisisce al sistema informativo per l’assegnazione della sede definitiva nel corso delle operazioni di movimento. 4. Le domande dei docenti appartenenti ai ruoli della Val d’Aosta, intese ad ottenere il trasferimento o il passaggio nelle scuole del rimanente territorio nazionale, debbono essere inviate all’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. 5. (omissis…). 6. I docenti devono redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità dei seguenti allegati e secondo le istruzioni riferite agli allegati medesimi: - scuole dell’infanzia, modelli A1, A3 (allegati G/1 e G/2); - scuole primarie, modelli B1, B4 (allegati H/1 e H/2) - istituti istruzione secondaria di I grado, modelli C1, C2, C3 (allegati I/1, I/2, I/8);
- istituti istruzione secondaria di II grado, modelli D1,D2,D3 (allegati J/1, J/2,J/12). 7. I docenti che chiedono contemporaneamente il trasferimento ed il passaggio debbono presentare una domanda per il trasferimento e tante domande quanti sono i passaggi richiesti. Le domande di passaggio di ruolo possono essere presentate per un ruolo.
8. In caso di richiesta contemporanea di trasferimento e di passaggio è consentito documentare una sola delle domande, essendo sufficiente per l'altra il riferimento alla documentazione allegata alla prima… 9. (omissis…). 10. Il personale educativo deve redigere le domande di trasferimento e di passaggio, in conformità degli allegati A) e B) .
11. Il personale A.T.A. deve redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità dei modelli MN e PN degli allegati B1 e C1…. 12. (omissis…). 13. (omissis…). 14. (omissis…). 15 (omissis…). 16 (omissis…).
- ART. 4 - DOCUMENTAZIONE DELLE DOMANDE. 1. Le domande sono prese in esame solo se redatte utilizzando l’apposito modulo disponibile nella rete INTRANET ed INTERNET o predisposto nell’area POLIS da utilizzare per la presentazione on line delle domande… 2. Le domande vanno corredate dalle dichiarazioni dei servizi prestati, redatte in
conformità ai modelli D ed E riportati negli allegati alla presente ordinanza o a quelli predisposti nell’area POLIS…
3. (omissis…) 4. (omissis…) 5 (omissis…) 6 (omissis…). 7. Il personale che chiede il passaggio deve dichiarare di possedere l’abilitazione o l’idoneità richiesta. 8. I docenti che, nell'anno scolastico precedente a quello cui sono riferite le operazioni di mobilità professionale, sono utilizzati su altra classe di concorso, diversa da quella di titolarità, per la quale hanno l'abilitazione, devono allegare una dichiarazione personale, resa sotto la propria responsabilità, con la quale attestano tale utilizzazione, indicando la classe di concorso di titolarità e quella di utilizzazione. 9. (omissis…). 10. (omissis…). 11. Per la documentazione e le certificazioni …, gli UU.SS.RR. e le istituzioni scolastiche sono tenuti all’osservanza delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive … 12 (omissis…). 13 (omissis…).
- ART. 5 - RETTIFICHE, REVOCHE E RINUNCE. 1. Successivamente alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio non è più consentito integrare o modificare (anche per quanto riguarda l’ordine) le preferenze già espresse, né la documentazione allegata. 2. E' consentita la revoca delle domande….
3 (omissis…). 4 (omissis…). 5. Non è ammessa la rinuncia, a domanda, del trasferimento concesso, salvo che tale
rinuncia sia richiesta per gravi motivi sopravvenuti debitamente comprovati e a condizione che il posto di provenienza sia rimasto vacante e che la rinuncia non incida negativamente sulle operazioni di gestione dell’organico di fatto….
- ART. 6 -ORGANI COMPETENTI A DISPORRE I TRASFERIMENTI ED I PASSAGGI - ART. 7 - FASCICOLO PERSONALE.
TITOLO II - PERSONALE DOCENTE. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI - ART. 8 - DOMANDA DI TRASFERIMENTO E DI PASSAGGIO DI CATTEDRA (omissis…). - ART. 9 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE. 1…..
2. Le preferenze possono essere del seguente tipo: a) scuola; b) circolo (1); c) distretto; d) comune; e) provincia;
f) dotazione organica provinciale; g) dotazione organica di sostegno (D.O.S.), per la scuola secondaria superiore;
h) centri territoriali (corsi per l’istruzione e la formazione dell’età adulta). 3. Gli insegnanti aspiranti al movimento hanno, quindi, la possibilità di chiedere, con una sola preferenza, usando le indicazioni di cui alle lettere c), d) ed e), tutti gli istituti ubicati rispettivamente nell'area territoriale del distretto, del comune o della provincia. In tal caso possono essere assegnati anche alle unità scolastiche autorizzate successivamente alla presentazione della domanda di movimento e comprese nelle preferenze medesime. 4. Le indicazioni sintetiche di cui alle lett. c), d) e) comportano, pertanto, che l'assegnazione può essere disposta indifferentemente per uno qualsiasi degli istituti, scuole o circoli (o plessi nei casi previsti) compresi, rispettivamente, nel distretto, nel comune o nella provincia…. 5 e segg… (omissis…).
- ART 10 - ADEMPIMENTI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI … (omissis…). CAPO II – DISPOSIZIONI SPECIFICHE - ART. 11 – POSTI IN ORGANICO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. - ART. 12 - POSTI DELL’ORGANICO DI CIRCOLO NELLA SCUOLA PRIMARIA (omissis…). - ART. 13 -POSTI PRESSO CONVITTI NAZIONALI…
CAPO III - MOBILITA’ PROFESSIONALE. - ART. 14 - DISPOSIZIONI GENERALI SUI PASSAGGI DI RUOLO. 1. Il passaggio di ruolo può essere richiesto per un solo grado di scuola (dell’infanzia, primaria, scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado) e per una sola provincia; il passaggio di ruolo per la scuola secondaria di II grado può essere richiesto anche per più province. Nell’ambito del singolo ruolo, il passaggio può essere richiesto per più classi di concorso appartenenti allo stesso ordine e grado di scuola. Nel caso di presentazione di domande di trasferimento, di passaggio di cattedra e di passaggio di ruolo, il conseguimento del passaggio di ruolo rende inefficace la domanda di trasferimento, di passaggio di cattedra o trasferimento o passaggio di cattedra eventualmente disposto.
ART. 14 BIS PASSAGGI DEL PERSONALE COLLOCATO FUORI RUOLO. 1. Il personale docente in servizio presso le istituzioni scolastiche e culturali all’estero, il personale della scuola primaria che cessi dal collocamento fuori ruolo…
- ART. 15 -MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI PASSAGGIO DI RUOLO. (omissis…). - ART. 16 -
DISPOSIZIONI TRANSITORIE PER I PASSAGGI DI CATTEDRA ALLE CLASSI DI CONCORSO DI CUI ALLA C.M. N. 215 DEL 23/6/95 E RELATIVA C.M. N. 70 DEL 23/2/98. 1. Relativamente alle classi di concorso contemplate nella circolare n. 215/95 e circolare n. 70/98, prima dell'inizio delle operazioni di trasferimento in ambito provinciale, gli Uffici territorialmente competenti devono procedere all'effettuazione dei passaggi sulla base delle singole graduatorie d'istituto per i posti risultanti in organico di diritto del medesimo istituto….. 2. Per le classi di concorso medesime non si effettuano trasferimenti interprovinciali per le province dove non risulti esaurita la relativa graduatoria provinciale…
TITOLO III - PERSONALE EDUCATIVO. - ART. 17 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE. 1. Le domande di trasferimento e di passaggio ruolo possono essere presentate per non più di tre province entro i termini fissati dall’art. 2. Le domande di passaggio di ruolo possono essere presentate per un solo ruolo. 2.3.4.5.6.7 (omissis…) - ART. 18 ADEMPIMENTI DEI DD.SS. E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI (omissis…). -ART. 19 –ASSEGNAZIONI DEFINITIVE SEDE
TITOLO IV - PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO ED AUSILIARIO. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. - ART. 20 -
AVVERTENZE E TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITÀ. 1. Le disposizioni relative alla mobilità, contenute nel presente titolo si applicano al personale A.T.A., appartenente al ruolo provinciale, con rapporto di lavoro a t.i. alla data di presentazione della domanda, ai sensi delle vigenti disposizioni. 2. (omissis…). 3. I trasferimenti degli assistenti tecnici vengono disposti sulla base della tabella di corrispondenza aree-laboratori-titoli. Il possesso dei titoli di accesso delle prescritte patenti ove richiesto, deve essere documentato esclusivamente in presenza di domanda di trasferimento per aree diverse da quella cui appartiene il laboratorio di titolarità dell'aspirante al trasferimento…
- ART. 21 - DOMANDA DI PASSAGGIO AD ALTRO PROFILO. 1. La domanda di passaggio ad altro profilo della stessa area é presentata entro gli stessi termini previsti dal precedente art. 2 e secondo le stesse modalità utilizzando
l'apposito modulo di cui all'all. C1. In particolare, nel caso di richiesta di trasferimento interprovinciale e di passaggio di profilo per provincia diversa da quella di titolarità, l'individuazione della seconda provincia deve coincidere….
2. (omissis…) 3. Il personale A.T.A. può richiedere, qualora risulti in possesso dei titoli richiesti, il passaggio a più profili della stessa qualifica. Ll'interessato deve produrre tante domande quanti sono i profili richiesti fino max di tre….
- ART 22 - POSTI RICHIEDIBILI. 1. Gli istituti comprensivi comprendenti sezioni di scuola dell’infanzia e/o scuola
primaria e classi di scuola secondaria di I grado e quelli istituiti a seguito dei piani di dimensionamento attuati negli anni precedenti sono considerati, nei codici sintetic espressi… sia come primarie sia come secondarie di I grado…..
- ART. 23 – PREFERENZE. 1. Le preferenze, in numero non superiore a 15, debbono essere indicate nell'apposita
sezione dei moduli domanda. Le preferenze possono essere del seguente tipo: a) scuola; b) distretto;c) comune;
d) provincia; e) centro territoriale. 2. (omissis…). 3. Le preferenze sintetiche, provincia o distretto intercomunale, pur comprendendo il comune di ricongiungimento o riavvicinamento al coniuge, o alla famiglia, non danno luogo automaticamente al punteggio suppletivo. 4. Tale punteggio viene attribuito soltanto se l'aspirante ha indicato anche… nella sezione I -preferenze- il codice del comune di ricongiungimento o riavvicinamento. - ART. 24 - INDICAZIONI DELLE PREFERENZE-MODALITÀ. 1. Il personale A.T.A. di ruolo può chiedere il trasferimento ad altre sedi nell'ambito della provincia di titolarità o per sedi di una sola altra provincia (diversa da quella in cui è titolare) o congiuntamente per entrambe. 2. Qualora intenda avvalersi di entrambe le facoltà, deve presentare congiuntamente le due domande…. 3.4.5. (omissis…). 6. Per il personale soprannumerario che, ai sensi del secondo comma dell’art. 48 del contratto sulla mobilità, presenti domanda di trasferimento condizionandola al permanere dello stato di soprannumerarietà, vengono considerate valide le preferenze del tipo sintetico anche se comprensive della scuola in cui figura titolare, con l'avvertenza che, qualora il personale predetto abbia espresso come preferenza sintetica il comune o il distretto di titolarità, è graduato, per queste ultime preferenze, secondo il punteggio spettante a domanda. 7. 8. (omissis…).
CAPO II - ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI. - ART. 25 - ADEMPIMENTI DEI DD.SS. E DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI

° Anche nella nomina dei sottosegretari, rispettata la tradizione
Sembra uno scherzo: Neanche per sbaglio ne capita mai uno che abbia conoscenza e esperienza di Scuola. Stando così le cose, per questo giro non aspettiamoci novità.
Continuità: il giovane fiorentino, già dirigente di cooperative, Toccafondi Gabriele (ma non era in quota PDL ? Eletto nel Popolo della Libertà dal 2008 al 2013). Un intruso ? No, affatto ! Evidentemente il nuovo governo terrà fermi due fondamentali dei precedenti governi: la “Libertà di educazione” (locuzione ipocrita che si traduce: finanziamento alle scuole pubbliche non statali, cioè alle scuole paritarie). Ecco un fermo proposito, di vecchia data: “da sempre”, ferma posizione: “Da sempre ripeto, anche alzando la voce, che il contributo non è un “regalo” fatto a queste scuole, erroneamente definite private, come invece qualcuno continua a dipingerlo in manifestazioni di piazza, ma un aiuto per garantire la vera libertà di educazione”. Fu lui, lo scorso anno in settima commissione al Senato, a confermare la sorte degli “inidonei”.
Imprenditore: la senatrice barese di Monti per l’Italia (ora, scissionista in Gruppo per l’Italia) Angela D'Onghia, a 25 anni già amministratore delegato nell’azienda manifatturiera di famiglia; ora anche dirigente in Confindustria. Un’altra signora che si applicherà a studiare la Scuola. Sindaco. Roberto Reggi, ingegnere e già sindaco di Piacenza. Ora, nel direttivo dell’ANCI. Per Renzi: un fratello. Studierà la Scuola insieme all’imprenditrice. Sembra uno scherzo: gente di scuola, al MIUR, proprio che non ce ne vogliono. Comincio a pensare che non ce ne vogliano gente di scuola neanche a scuola. La pensano, forse, come quel Papa…: ”Chi non sa, insegna”.

° Iscrizioni scolastiche: Un marzo denso di adempimenti
Il MIUR li elenca, nella nota n.595/14 ai dirigenti degli uffici periferici e delle scuole
- Fino all’8 marzo, le scuole di destinazione possono ultimare l’inserimento delle domande di iscrizione ricevute e rimaste in sospeso, accedendo ad “IscrizioniOnLine“. - Fino al 15 marzo, sul SIDI, la gestione delle domande pervenute (scuole di destinazione), e la comunicazione delle scelte dei percorsi degli alunni frequentanti l’ultimo anno della Secondaria di I grado che non hanno effettuato l’iscrizione nel sistema scolastico (scuole di provenienza). - Dal 1 marzo, le scuole paritarie hanno a disposizione, nel SIDI, la funzione di “Iscrizione diretta” per inserire le domande raccolte in formato cartaceo. - Dal 17 marzo al 22 marzo, il Ministero provvede a definire l’accettazione di tutte le domande di iscrizione inoltrate alle scuole, ma che non sono state accettate o smistate dalle scuole stesse. Durante questo periodo le segreterie scolastiche non possono operare sulla funzione Gestione iscrizioni. Dal 24 marzo: le scuole di provenienza continuano ad operare sull’anno scolastico corrente e quindi sulla rete scolastica di riferimento nell’anno 2013/2014; le scuole di destinazione statali, con riferimento alle iscrizioni, operano nell’anno scolastico 2014/2015, sulla nuova rete scolastica; Le scuole di destinazione paritarie continuano a gestire le iscrizioni SIDI operando nell’anno scolastico corrente (2013/2014). Per ogni chiarimento è possibile contattare il numero verde 800.903.080, o il Servizio Statistico.

° E’ iniziato il lavorio sotterraneo per scavare sotto i piedi del nuovo governo
Tra le talpe scorgiamo il volto dell’ex ministro Carrozza. Già ha nostalgia?
Ecco che cosa, intervistata, la Carrozza (notoriamente, dotata di solida esperienza e conoscenza di Scuola) consiglia al suo successore al Miur, Stefania Giannini: “Sarebbe meglio essere più prudenti all'inizio bisogna conoscere la situazione. Io ci ho messo un po' di tempo. Prima bisogna capire bene i problemi, poi proporre una politica, anche nuova" (sic !) … "Giannini giustamente (sic !) vuole stabilire una sua linea ma deve imparare (sic !) a essere prudente perché ( sic !) alla scuola sono interessati milioni di cittadini". Questa la dichiarazione tra rosico e nostalgia della Carrozza; e conclude: “Io resto a disposizione del Paese. Ho fatto il ministro, ma mi considero prima di tutto un servitore dello Stato". A volte ritornano !
(Fonte: tuttoscuola.com – 2 marzo 2014)

° Sulla Scuola ci tocca prendere lezioni dagli USA
Le P-Tech (Pathways in Technology early college high school) prolungano gli studi
Da qualche anno sono nate scuole secondarie che invece dei classici quattro anni di high school, propongono un ciclo di studi della durata di sei anni; il biennio extra serve per coseguire l'associate's degree: un titolo di studio che fornisce competenze lavorative, in partnership con le aziende che mettono a disposizione tutor. (Fonte: latecnicadellascuola – 1.03.2014)