La crisi di Governo e le rigidità dell’amministrazione scolastica stanno facendo passare un’estate difficile ad un milione e mezzo di lavoratori della scuola: “Le incertezze sull’iter di attuazione delle riforme, su reclutamento e formazione, presenti nella Legge 79/22, assieme al perdurante blocco del rinnovo del Contratto nazionale, scaduto da 42 mesi, stanno producendo ulteriori malumori – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - . Come se non bastasse, ci sono le complesse operazioni di immissioni in ruolo e le tante nuove supplenze da affidare, con le prime che se va bene si realizzeranno per metà per l’ottusità del Ministero a non assumere da Gps anche da disciplina comune; e le seconde che vanno seguite passo passo, con alta possibilità che anche quest’anno si tocchi un altro record e che si possano concludere in autunno inoltrato”.
In questo quadro confuso come non mai, sta prendendo il via la campagna elettorale per le elezioni politiche. Anche su questo punto, il presidente Anief ha le idee chiare: “Bisogna pretendere dai politici che si stanno candidando per condurre la nuova legislatura, degli impegni precisi riguardanti il personale dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ma anche la scrittura del decreto Aiuti Bis e della Nota di aggiornamento della prossima Legge di Bilancio, con consistenti risorse per la scuola e per il rinnovo del contratto. Chi chiede il voto al personale della scuola, docenti e Ata, deve impegnarsi su doppio canale di reclutamento, sulla revisione del ‘dimensionamento’ Gelmini-Tremonti che ha tagliato posti, scuole e ore di lezione, più lo stanziamento di risorse aggiuntive per rinnovo del contratto”, mette in chiaro Pacifico.
“In corrispondenza della ripresa delle lezioni a settembre – continua il sindacalista autonomo - bisognerà prevedere anche la scrittura dei decreti attuativi della riforma PNRR, sarà un’operazione importante perché se ben condotta andrebbe in parte a lenire le storture sinora approvate per gestire i finanziamenti europei per la ripresa e la resilienza. La nostra struttura Anief – conclude il suo presidente - c'è e lavorerà come sempre durante questa pausa estiva per realizzare una scuola giusta e sicura”.
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