Tutte le notizie

L’accordo sul contratto collettivo nazione della scuola è stato raggiunto all’Aran da poche ore: insegnanti e personale Ata avranno un aumento del 4,22% con l’impegno di integrare le risorse già nei prossimi mesi. Anief guarda però avanti e si proietta al CCNL 2022/2024, già oggi: l’Ufficio Studi del giovane sindacato rappresentativo, sulla base del tasso di inflazione programmata passato e futuro calcolato dal ministero dell’Economia, ha calcolato che per allineare gli stipendi della scuola al costo della vita servirà aumentarli non meno del 20%. “È una cifra che sfiora i 30 miliardi di euro – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e se vogliamo adeguare le buste paga di docenti e Ata all’Ue il Governo dovrà trovare le risorse. Altrimenti parliamo sempre di programmi e mai di fatti”.
Leggi il comunicato integrale.

Il ministero dell’istruzione ha presentato ai sindacati la bozza di circolare sull’anno di prova del personale docente neo immesso in ruolo. Confermato lo schema generale disegnato dal D.M. 226/2022 che, ricordiamo, ha introdotto alcuni cambiamenti rispetto agli anni precedenti.

Il percorso avrà una durata di almeno 50 ore così suddivise:

6 ore per gli incontri propedeutici e di restituzione finale
12 ore per i laboratori formativi
12 ore di attività peer to peer con il tutor
20 ore di formazione on line

Leggi il comunicato integrale.


“Gli aumenti da dare a dicembre agli inseganti e al personale Ata erano necessari, perché purtroppo l’inflazione è forte, è arrivata al 12%, e con gli attuali stipendi del 2018 non si arriva neanche a fine mese. Li avevamo chiesti già a maggio, con un contratto ponte, che adesso è arrivato”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: il sindacalista, intervistato dalla Tecnica della Scuola, si dice soddisfatto per l’esito del confronto con il ministro Giuseppe Valditara, che in due soli incontri ha creato le condizioni per sottoscrivere il Ccnl 2019-2021, che ora andrà sotto esame degli organismi di controllo. “Quelli approvati venerdì all’Aran – spiega Pacifico - sono incrementi del 4,22%, una percentuale più alta del contratto precedente, del 3,48%. Sono tra i 100 e i 110 euro lordi per i docenti, mentre per il personale ATA si tratta di 60-70 euro, dipende dal profilo professionale. Gli arretrati dovrebbero quantificarsi attorno ai 2.000 euro: qualche lavoratore avrà 2.500 euro, altri 1.500. Tutti avranno una tassazione più favorevole, perché sono stati assegnati per un periodo già trascorso. Sono sempre pochi e insufficienti”.
Leggi il comunicato integrale.