Un flop clamoroso. Non può descriversi in altro modo l’esito dei concorsi predisposti dal ministero dell’Istruzione per selezionare e assumere in ruolo nuovi docenti nella scuola. Le sette procedure attivate non hanno ridotto il numero di supplenti e anche quest’anno almeno la metà delle immissioni in ruolo autorizzate dal Ministero dell’Economia andranno perse. Sui singoli concorsi il resoconto è a dir poco fallimentare: in quello per l’infanzia e la primaria, 4 posti di sostegno su 5 resteranno vacanti, ben 5.389 cattedre, pari al 78% dei 6.913 a concorso; per il concorso della scuola secondaria siamo al paradosso, perché a distanza di oltre due anni dal bando si è conclusa solo una sessione su tre (appena 592 su 1.453), oltre il 90% dei partecipanti è stato respinto e più di 6mila posti rimarranno vacanti. I dati, aggiornati a questi giorni, sono stati prodotti dalla rivista Tuttoscuola
Anief è sconcertata per la leggerezza con cui si è arrivati ad organizzare le procedure concorsuali e le conseguenti immissioni in ruolo: “Sarebbe bastato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato - essere meno selettivi, riflettendo sul fatto che in molti casi questi docenti esclusi sono gli stessi che insegnano da anni, formano e giudicano i nostri alunni da tempo. Sono docenti che si sono formati sul campo, non possono essere dei professionisti a scuola e dei dilettanti al momento delle prove di concorso. Per evitare di trovarci in questa situazione, che anche quest’anno ci farà registrare un altro record di supplenze annuali, secondo le nostre previsioni vicino alle 200mila, bastava affiancare ai concorsi il canale delle assunzioni da Gps. Come pure inserire nelle graduatorie di merito tutti i partecipanti del concorso Straordinario bis, da utilizzare peraltro fino al loro completo esaurimento: sono delle ingiustizie, quest’ultime, per la quale abbiamo anche attivato un contenzioso. E sono questi pure i motivi che martedì mattina porteranno Anief in piazza a Roma”.
LO STUDIO SU INFANZIA E PRIMARIA
Tuttoscuola rileva che “per quanto riguarda i posti comuni di infanzia e primaria tutti i posti a concorso (non molti, a dire il vero) sono stati coperti da vincitori, mentre per i posti di sostegno – nota dolente di tutti i concorsi – si registrano posti vacanti sia nell’infanzia (462) che nella scuola primaria (4.927). Nella scuola dell’infanzia il maggior numero di posti di sostegno vacanti si è registrato in Lombardia (174) e in Piemonte (187), dove, in quest’ultima regione, fin dall’inizio il numero dei candidati iscritti (90) era inferiore al numero dei posti (214). Ancora più clamorosa la situazione dei posti di sostegno vacanti nel concorso di scuola primaria, dove, soprattutto nelle regioni settentrionali, il numero dei candidati iscritti era già in partenza inferiore al numero dei posti. In Lombardia, a fronte di 2.086 posti concorrevano 721 candidati, di cui hanno superato le prove soltanto 194, determinando una vacanza di 1.892 posti. Analogamente, in Piemonte hanno superato il concorso soltanto 46 dei 143 candidati iscritti che concorrevano per 964 posti: 918 posti rimasti vacanti; in Veneto i 926 posti rimasti vacanti sono dovuti a 114 candidati vincitori dei 368 iscritti per 1.040 posti. Situazioni simili in Emilia-Romagna con 493 posti rimasti vacanti, in Toscana 319, in Liguria 256”. Il risultato è che “quasi 7mila posti che a settembre non verranno stabilizzati e che saranno assegnati a supplenti annuali”.
LO STUDIO SULLA SECONDARIA
La rivista specializzata ha anche fatto il punto sui tanti concorsi della scuola secondaria “tuttora in fase di svolgimento e, in particolare, il concorso ordinario di scuola secondaria bandito più di due anni fa”. Dopo l’avvio del concorso Stem, “i posti complessivi del concorso sono diventati 28.556, rispetto ai 33mila previsti inizialmente al momento del bando”, ma “soltanto 8.278 di quei 14.663 posti saranno coperti da vincitori (56,5%)”. Quindi si arriverà a “poco più del 40%, con l’assegnazione di 14.663 posti (la metà di quelli attesi). Conseguentemente risultano già vacanti 6.385 posti”. A fare riflettere è anche “l’alta selezione dei candidati. Molte graduatorie di merito sono completate anche da candidati idonei (7.454) che portano complessivamente a 15.732 il numero di candidati che hanno superato positivamente tutte le prove concorsuali. Ma, considerato che nelle 592 procedure concorsuali concluse avevano presentato domanda di partecipazione 185.798 candidati, quei 15.732 tra vincitori e idonei ne rappresentano soltanto l’8,5%. Ciò significa che, tra assenti e bocciati, sono stati esclusi 170.066 candidati, pari al 91,5%”.
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