Sulla Carta del docente ai precari valgono “i principi espressi da Cass 29961/2023” e “l’orientamento pressochè unanime della giurisprudenza di merito, espresso dall’ Ufficio fin dalla prima sentenza n. 59/2023 est Bortot in causa RG n. 1560/2022”: non ha dubbi nemmeno il Tribunale di Venezia nell’assegnare ad una insegnante i 1.500 euro chiesti, attraverso i legali Anief, per essersi formato a proprie spese tra il 2018 e il 2021.
In tale sentenza, il giudice del lavoro aveva a sua volta ricordato che pure secondo il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, “non può dubitarsi che, nella misura in cui la P.A. si serve di personale docente non di ruolo per l’erogazione del servizio scolastico, deve curare la formazione anche di tale personale, al fine di garantire la qualità dell’insegnamento fornito agli studenti. Ne deriva che “il diritto-dovere di formazione professionale e aggiornamento grava su tutto il personale docente e non solo su un’aliquota di esso”.
È anche indicativo che lo stesso Consiglio di Stato abbia ravvisato un evidente “contrasto con gli artt. 3, 35 e 97 Costituzione” che “può essere superato mediante un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 1, commi 121 ss., legge cit.: mancando nella specie una norma innovativa rispetto al d.lgs. n. 165/2001, la materia della formazione professionale dei docenti è ancora rimessa alla contrattazione collettiva di categoria, che agli artt. 63 e 64 del Ccnl di riferimento pone a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” (così il comma 1 dell’art. 63 cit.)”.
Infine, ha ancora ricordato il giudice del lavoro, “sulla conformità di questa disposizione rispetto alla disciplina eurounitaria è successivamente intervenuta la Corte di Giustizia dell’Unione europea (ordinanza 10.5.2022 nella causa C-450/2021): la Corte ha ritenuto che “la clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali», mediante la c.d. carta elettronica del docente”. In conclusione, per il giudice del tribunale veneto “così ricostruito il quadro normativo e giurisprudenziale, deve affermarsi in linea generale che anche il docente assunto a tempo determinato ha diritto a ricevere la Carta Elettronica, trovandosi in una situazione analoga a quella del docente di ruolo”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è ormai conclamato che la formazione in servizio è permanente e riguarda indistintamente tutto il personale. Un Paese moderno che discrimina il personale precario non ha colto questo importante principio di diritto, che anche l’Unione europea impone, avendolo ribadito con l’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022. E pure la nostra giurisprudenza ha messo in chiaro, con la sentenza n. 1842/2022 del Consiglio di Stato e quella più recente, la 29961/2023 della Corte di Cassazione, che il contratto annuale non è motivo di esclusione dall’assegnazione dei 500 euro annui per la formazione. Chi non avesse ancora provveduto a fare ricorso al giudice, con altissime possibilità di riuscita, può ancora farlo rivolgendosi alle nostre strutture oppure ad aderire direttamente on lie al ricorso Anief”.
a risposta favorevole dei giudici del lavoro al nostro ricorso, finalizzato a recuperare per intero gli ultimi 5 anni di supplenze svolti senza ricevere la Carta del docente da una parte ci dà conforto sulle nostre ragioni e sulla validità dell’azione dei nostri legali in difesa dei lavoratori, ma dall’altra fa pensare su come il legislatore possa essere incappato in una dimenticanza così grave. Sulla chiara discriminazione si sono espressi in tanti: valgono più di tutti
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI VENEZIA
pqm
contrariis reiectis, definitivamente decidendo, così provvede:
1. dichiara il diritto della ricorrente per gli aass 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021 al beneficio di cui all’art. 1, comma 121, legge n. 107 del 2015, usufruendo dell’importo di € 500 annui tramite “Carta elettronica”, e condanna il Ministero dell’Istruzione all’adozione d’ogni atto necessario per consentirne il godimento;
2. condanna il medesimo Ministero dell’Istruzione alla rifusione delle spese di lite, liquidate, al netto di accessori di legge, in euro 1.000,00 , oltre a CU se versato e con distrazione a favore del difensore anticipatario se richiesta.
Così deciso in Venezia, 4.4.2024
Il Giudice
PER APPROFONDIMENTI:
SCUOLA - La “buona amministrazione” pubblica non esclude mai i precari dalla formazione: anche a Treviso il Tribunale dice sì alla Carta del docente al supplente che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA - Carta del docente ai precari, va a tutti coloro che hanno fatto supplenze negli ultimi 5 anni anche se oggi non insegnano più o sono stati immessi in ruolo: a Nocera inferiore 2.000 euro all’insegnante che ha fatto ricorso con Anief
ISTRUZIONE - A Foggia 1.500 di Carta del Docente alla maestra di scuola primaria, Pacifico (Anief): abbiamo centinaia di migliaia di docenti che possono fare altrettanto
SCUOLA - Carta docente, la Cassazione ha detto che va data a tutti i precari con supplenza fino al 30 giugno: a Messina 2.500 euro all’insegnante che ha presentato ricorso con Anief
SCUOLA – Negare la Carta del docente ai precari rischia di compromettere il buon andamento dalla PA: a Treviso altri 1.000 euro assegnati a un supplente grazie ai legali Anief
SCUOLA - Niente Carta docente ai precari, uno “scivolone” del legislatore: a Trieste 1.500 euro al supplente che ha fatto ricorso, lo dice la Costituzione e confermato da Corte di Giustizia UE, Consiglio di Stato e Cassazione
SCUOLA - Carte docente, il contratto di lavoro parla chiaro: va pure ai precari. A Treviso 1.000 euro al supplente fino al 30 giugno che ha fatto ricorso con Anief: l’amministrazione è obbligata a garantire gli strumenti per formare tutti
SCUOLA - I 500 euro annuali della Carta docente più interessi vanno pure ai supplenti di sostegno privi di specializzazione: a Verona il giudice cita la Cassazione e accoglie il ricorso Anief in difesa di una supplente annuale senza titolo
CARTA DEL DOCENTE - Non assegnarla ai supplenti significa calpestare l’ordinamento eurounitario, a Tivoli il giudice applica i pareri di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte Ue: 1.000 euro al precario ...
CARTA DEL DOCENTE - A Velletri 2.500 euro più interessi al supplente perché svolge un "lavoro identico o simile" agli insegnanti di ruolo
SCUOLA - Carta del docente ai precari pure se fanno orario settimanale ridotto o insegnano su sostegno senza specializzazione: il giudice di Verona fa avere alla supplente 2.000 euro più interessi
SCUOLA - Carta del docente, per averla bastano 5 mesi di supplenze per anno scolastico: a Padova il giudice spiega i motivi e assegna 2.000 euro a un’insegnante che ha presentato ricorso gratuito con Anief
SCUOLA - Carta del docente ai precari, bastano pochi mesi per averla: a Pordenone mille euro alla supplente che a giugno aveva fatto ricorso con Anief: per avere la card servono 150 giorni l’anno di servizio a tempo determinato
SCUOLA – Rimborso record a Treviso per la Carta del docente: 3.000 euro ad una precaria per delle supplenze come Itp e su sostegno
SCUOLA - Carta del docente, ai precari che fanno ricorso 500 euro l’anno più interessi: a Verona il giudice del lavoro non ha dubbi
SCUOLA - Supplente per poche ore settimanali, su sostegno senza specializzazione e beneficiario di più periodi di malattia: ha diritto alla Carta del docente, a Verona un insegnante risarcito con 3.000 euro
SCUOLA – Sulla Carta del Docente ai precari le aule dei tribunali hanno fatto giurisprudenza: anche a Rovigo il giudice è d’accordo con il ricorso Anief, 1.500 euro al prof supplente per tre anni
SCUOLA - A Trieste il supplente recupera 1.500 della Carta del docente grazie a un ricorso presentato dall’Anief: per il giudice “la formazione dei docenti, senza distinzione di categorie, è obbligatoria, permanente e strutturale”
SCUOLA – A Udine il tribunale applica sentenze e pareri di alto rango: sì alla Carta del docente ai precari annuali, 2mila euro di risarcimento alla supplente che per quattro si è aggiornata a proprie spese
SCUOLA - Carta del docente ai precari, la soglia per avere i 500 euro è svolgere almeno 150 giorni per anno scolastico: a Padova il giudice risarcisce una maestra di sostegno della scuola primaria
SCUOLA – Carta docente anche ai precari brevi e saltuari, a Pisa il Tribunale spiega che bastano 180 giorni di servizio: non interessa quale contratto ha il supplente, 2.500 euro di risarcimento a una prof
SCUOLA - L’obbligo di formazione vale per tutti i docenti, anche ai precari va la Carta del docente: 3.000 euro recuperati da un insegnante, lo decide il tribunale di Livorno su ricorso Anief
SCUOLA - Lo Stato deve fornire anche ai supplenti “molteplici strumenti e servizi idonei alla formazione e all’aggiornamento”: 2.000 euro a un docente precario dal Tribunale di Padova, vincente il ricorso Anief
SCUOLA - L’aggiornamento è un diritto del lavoratore di ruolo e precario, a Cosenza 1.500 euro al supplente per la Carta del docente negatagli tra il 2018 e il 2021: Anief ancora vincente
SCUOLA - Carta del docente, la ottiene anche un precario di Velletri: l’amministrazione scolastica è tenuta a fornire gli strumenti, le risorse e le opportunità per formarlo
SCUOLA - Il contratto di lavoro dice che non vi sono docenti di serie B, l’amministrazione è obbligata a fornire strumenti per aggiornare tutto il personale: la Carta del docente va pure ai precari, a Velletri altri 2.000 euro ad una prof
ISTRUZIONE - Carta del docente, i 250mila supplenti in servizio quest’anno hanno pieno diritto ad avere i 500 euro: a Marsala il giudice ricorda al legislatore che bastava leggere il Testo Unico della scuola del 1994
ISTRUZIONE - A scuola non possono esserci insegnanti meno formati di altri, la Carta del docente va pure ai precari: a Messina 2.500 euro alla supplente che ha lavorato fino al 30 giugno anche per meno ore settimanali
SCUOLA - Carta del docente, non esistono ragioni oggettive per negarla ai precari: lo dice il Tribunale di Vicenza nel risarcire una supplente con 2.500 euro chiesti dai legali Anief
SCUOLA – Non c’è differenza tra docente di ruolo e precario: a Vicenza il giudice ricorda la “comparabilità” dei supplenti coi colleghi di ruolo e condanna il Ministero a risarcire con 2.000 euro un insegnante a tempo determinato