Continua l’opera di restituzione ai docenti della retribuzione professionale docenti precari: la somma, pari a 174.50 euro al mese, negata a tutti gli insegnanti precari (come pure la Cia al personale Ata), viene sistematicamente negata dallo Stato, ma da qualche tempo ci pensano i giudici a mettere le cose a posto, almeno su questo versante, indennizzando tanti precari già penalizzati da buste paga ridotte perché private degli scatti automatici invece accordati ai colleghi di ruolo. Negli ultimi mesi sono innumerevoli le sentenze che hanno accordato la restituzione dei 174,50 euro al mese, per mancata assegnazione della cosiddetta Rpd: si era espresso favorevolmente a febbraio il tribunale di Forlì, poi quello di Modena, quindi di Catania, in primavera abbiamo avuto la sentenza favorevole di Paola. E ancora, nella provincia di Cosenza, dove una maestra ha recuperato quasi 2mila euro più interessi e un’altra quasi 2.900 euro, poi a Verona, dove il giudice del lavoro ha accordato 1.200 euro per un solo anno di supplenza annuale svolto.